TITOLO: La sorella minore
SERIE: #1 La sorella minore
AUTORE: Catherine Hubback
EDITORE: Vintage Editore
GENERE: regency
AMBIENTAZIONE: Inghilterra
FINALE: aperto
PROTAGONISTA: Emma, giovane donna.
TRAMA
Cresciuta dai suoi ricchi zii, Emma Watson ha vissuto una vita molto diversa dalle sue sorelle e dai suoi fratelli. Ma dopo la morte dell’amato zio e le seconde nozze della sconsiderata zia, si troverà costretta a far ritorno nella più modesta casa paterna, dove avrà modo di conoscere la propria famiglia e confrontarsi con uno stile di vita e una mentalità completamente diverse dalle sue. In una famiglia di umili condizioni, in cui il matrimonio sembra essere l’unica speranza di salvezza per le sorelle, l’orgoglio di Emma non mancherà di creare stupore e ammirazione. La sua bellezza e il suo carattere deciso la metteranno fin da subito sotto gli occhi attenti dei giovanotti del circondario, arrivando a stuzzicare l’interesse anche dei membri della society. Ma se gli occhi possono essere accecati dal bagliore dello sfarzo, al cuore a volte basta un sussurro sincero per cedere definitivamente...
RECENSIONE
La sorella minore è il primo di tre volumi dell’autrice Catherine Hubback portato in Italia per la prima volta dalla casa editrice Vintage Editore. Jane Austen non è mai riuscita a finire il libro I Watsons. Così sua nipote Catherine Hubback decise di ripercorrere i primi cinque capitoli della storia narrata ne I Watson rielaborare la storia e di pubblicarlo con il titolo The Young Sister, seguendo le indicazioni della zia e facendo in modo che la protagonista Emma sposasse Mr. Howard. Con una scrittura magistrale e consona con il linguaggio dell’epoca l’autrice ci catapulta nella sua stessa epoca, facendoci conoscere gli usi e i costumi, le tradizioni e l’etichetta rigida di quel tempo, portando a termine, a modo suo, un’opera rimasta incompiuta. Nel corso della storia vedremo come la Hubback influenza la storia con elementi dell’era vittoriana in cui lei stessa ha vissuto, discostandosi da quella regency della zia di sessant’anni prima e rivolgendosi direttamente al lettore come voce narrante per esporre gli aspetti tra un’epoca e l’altra. La protagonista della storia è Emma Watson, la figlia minore di Mr Watson rimasto vedovo con sei figli a carico. Emma è una giovane donna genuina, generosa e risoluta, cresciuta dagli zii benestanti che l’hanno istruita e l’hanno fatta vivere negli agi. Non ha alcuna intenzione di sposarsi se non per amore. Al suo ritorno alla casa paterna dove conoscerà uno stile di vita diverso da quello che ha sempre vissuto, la attende suo padre e la sorella maggiore, Elizabeth, dei quali ha un ricordo un po’ sbiadito poiché è vissuta lontano da loro. In occasione del ballo di Natale, Emma farà la conoscenza di diversi personaggi tra cui Mr Musgrove, Lord Osburne e infine Mr Howard, un giovane sacerdote molto a modo e tutore di quest’ultimo. Seguiamo Emma alle prese con la sua nuova vita e vediamo come costruisce il legame con Elizabeth e il padre. Il ritmo del romanzo è abbastanza lento e costante poiché ci catapulta nel cuore della vita di quel tempo, tra casa, serate danzanti, inviti pomeridiani da tè, pranzi e cene. Devo fare un doveroso complimento alla casa editrice per aver portato in Italia un pezzo di storia importante che appartiene ad una delle grandi autrici di sempre, Jane Austen, e alla bravissima traduttrice che è riuscita a darci un testo perfettamente tradotto nonostante i lunghi periodi arzigogolati dell’epoca e il linguaggio complesso dell’epoca. Chissà cosa ci aspetta nei prossimi volumi, sono curiosa di conoscere meglio Mr Howard e assistere all’evoluzione di Emma.
Raffaella
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