lunedì 15 febbraio 2021

RECENSIONE "Mi sposo a Las Vegas" di Jana Aston

Buon pomeriggio lettori, Ester ci parla di Mi sposo a Las Vegas, il secondo volume della serie Vegas Billionaires di Jana Aston uscito la settimana scorsa con Newton Compton. Non è molto saggio vivere a Las Vegas e bere fino allo stordirsi con un bell’uomo accanto. C’è il rischio che quando riprendi consapevolezza di te stessa, ti ritrovi sposata. E ovviamente è proprio quello che succede a Payton. E se per Vince il matrimonio fosse stato un errore e cambiasse idea?



TITOLO: Mi sposo a Las Vegas
TITOLO ORIGINALE: Good Time
SERIE: #2 Vegas Billionaires
AUTORE: Jana Aston
DATA DI PUBBLICAZIONE: 8 Febbraio 2021
EDITORE: Newton Compton
GENERE: rosa contemporaneo
AMBIENTAZIONE: America
FINALE: chiuso
PROTAGONISTIPayton, donna sopra le righe; Vince, marito accidentale di Payton.




TRAMA

Sposare uno sconosciuto è la prima cosa da non fare a Las Vegas, ma l’ho fatta lo stesso. Tutta la serata è stata una mia idea. Sono stata io a suggerire una notte di follie. E invece mi sono svegliata con un anello al dito e Vince Rossi nel letto. Non l'avrei mai detto, ma Vince è completamente diverso da come mi aspettavo, ed è tutto quello di cui avevo bisogno. Mi sono ritrovata a innamorarmi perdutamente del mio marito accidentale, e l’idea di sciogliere il vincolo è l’ultima cosa che voglio. Voglio che sia per sempre. Che importa se ci conosciamo appena? Statisticamente parlando, abbiamo le stesse probabilità di successo di chiunque altro. Almeno finché i documenti per l’annullamento non hanno bussato alla mia porta.

RECENSIONE

Mi sposo a Las Vegas inizia riprendendo alcuni eventi del primo libro dedicato a Lydia e Rhys e precisamente torniamo indietro in un momento particolare e da quell’attimo, cominciamo a conoscere meglio Payton Tanner, la coinquilina e amica di Lydia finché le due storie si intrecciano.
Le due ragazze sono agli antipodi, ma funzionano alla grande. Payton ha ventidue anni, ha un cervello bizzarro ed è sopra le righe. Una notte beve fino allo stordirsi e la mattina dopo si ritrova sposata. Accanto a lei c’è Vince Rossi, un uomo raffinato, bellissimo e riservato. Tra i due inizia un qualcosa difficile da definire, ma il passare del tempo insieme consente alla ragazza di innamorarsi di lui. Ma sono così diversi… e se lui si rendesse conto che il matrimonio è stato un errore e cambiasse idea? Infatti un giorno le vengono consegnati i documenti per l’annullamento e per lei è un colpo al cuore. Jana Aston ha una scrittura scoppiettante. Ogni singolo dialogo è un concentrato di parlantina, pensieri folli, battute e doppi sensi. Payton e Vince sono agli antipodi: lui serio e lei fuori da tutti gli schemi, lui posato e lei un tornado. Già dal loro primo incontro, che è esilarante, capiamo come funzionerà tra i due. Payton è incredibile, non ha alcun filtro quando parla, ma nel suo, è coerente: è incredibile seguire i suoi ragionamenti che comunque alla fine hanno un significato e una spiegazione, tutto personale senza alcun dubbio, ma a ogni modo hanno senso. Però non è superficiale perché quando riceve i documenti inizia a crescere, pensare e meditare, tanto da rivalutare alcune cose. Il punto di vista esclusivamente femminile non ci permette di conoscere Vince nel profondo che rimane un mistero. Si capisce però quanto sia combattuto tra quello che è veramente e ciò che sta vivendo con Payton. Nel corso della storia ha degli atteggiamenti ambigui che ci portano a farci delle idee che spesso vengono smontate.
Leggendo infatti, lo conosciamo e scopriamo talmente tanto di lui da capire perché la ragazza ne sia follemente innamorata. Ci sono diversi personaggi minori simpatici, che gravitano intorno ai protagonisti: Canon, Lawson, Mark e Lydia. Tuttavia nel romanzo ci sono sempre e solo Payton e Vince. L’attrazione tra i due è potente fin dal loro primo incontro e ci sono diverse scene sensuali non volgari. Leggiamo anche conversazioni spinte e a volte sopra le righe, senza però essere troppo esagerate e fuori luogo. Mi sposo a Las Vegas è una storia invertita che non segue le regole. Tra giochi da tavola, opzione “a” contro opzione “b”, conosciamo due ragazzi che non hanno nulla in comune e che non possono essere più diversi, eppure basta una notte per cambiare le loro vite. In meglio. Perché insieme, per quanto possano sembrare decisamente incompatibili, sono perfetti. E mi ci sono affezionata! 
Buona lettura.


Ester







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