martedì 2 febbraio 2021

RECENSIONE "Storia di Shuggie Bain" di Douglas Stuart

 


TITOLO: Storia di Shuggie Bain
TITOLO ORIGINALE: Shuggie Bain
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Douglas Stuart
DATA DI PUBBLICAZIONE: 19 Gennaio 2021
EDITORE: Mondadori
GENERE: narrativa storica
AMBIENTAZIONE: Scozia
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Shuggie, bambino che si prende cura della madre.



TRAMA

È il 1981: Glasgow, un tempo fiorente città mineraria, sta morendo sotto i colpi del thatcherismo e i suoi abitanti lottano per sopravvivere. Agnes Bain si aspettava di più dalla vita, ha sempre sognato e desiderato una casa tutta sua e un'esistenza che non fosse precaria. Lei, che un tempo è stata bellissima, è ormai una donna delusa avvolta in una pelliccia di visone spelacchiata. Quando il marito, tassista e donnaiolo impenitente, la abbandona, si ritrova con i suoi tre figli in balia di una città devastata dalla crisi economica. Mentre la donna si rifugia sempre più spesso nell'alcol, i figli fanno del loro meglio per prendersene cura, ma a uno a uno sono costretti ad abbandonarla, per riuscire quantomeno a salvare se stessi. A non perdere la speranza rimane solo Shuggie, il figlio minore, da sempre protettore e vittima di Agnes, che si muove circospetto in mezzo ai deliri etilici della madre. Ma anche Shuggie ha i suoi problemi: nonostante si sforzi di essere come gli altri, lui è diverso: ben educato, esigente, pignolo e un po' snob, è una creatura completamente fuori luogo nello squallore disperato della Glasgow di quegli anni, uno strano bambino che parla come un principe. I figli dei minatori lo prendono di mira perché gay, gli adulti lo rimproverano e ne sono infastiditi, e lui finisce per convincersi che se farà del suo meglio per essere "normale" potrà aiutare Agnes a fuggire da questa città senza più speranza. Shuggie e Agnes si ritrovano entrambi messi ai margini: lei ostracizzata dalle altre donne e usata dagli uomini, lui vittima del bullismo e del machismo. Ma la storia al centro del romanzo, oltre a essere il ritratto indimenticabile di una città, di una famiglia e di una donna in difficoltà, è soprattutto una struggente, straordinaria storia d'amore, di quel sentimento fortissimo che solo un figlio può nutrire.

RECENSIONE

Storia di Shuggie Bain è un libro di formazione intenso e cupo che offre molti spunti di riflessione e che vi consiglio se volete leggere una storia impegnativa ma bellissima. Veniamo catapultati negli anni ‘80 in Scozia, in una Glasgow tetra e fumosa, sotto la corrente politico-economico della leader del partito conservatore Margaret Thatcher che ha portato al crollo dell’industria, alla chiusura delle miniere, alla disoccupazione e alla dipendenza da droga. Il periodo è afflitto dalla disoccupazione della classe operaia e dalle conseguenze del thatcherismo. L’autore è stato bravissimo nel descriverci l’atmosfera di quel tempo, la povertà degli abitanti per la mancanza di lavoro e il ritratto spiegato e straziante di una delle tante famiglie di Glasgow. Agnes Bain è una donna segnata dal tempo che cerca di trovare la felicità in una vita che va fuori dal suo controllo e che purtroppo non è riuscita a realizzare i suoi sogni così da annegare le sue pene nell’alcol. Con un padre assente e due fratelli maggiori che l’hanno abbandonata, Shuggie Bain è un bambino diverso, sensibile e sfuggente che cresce sentendosi responsabile di sua madre, cercando di sostenerla e iniziando a prendersi cura di lei in un’età in cui dovrebbe solo giocare. Oltre ad assistere la madre combatte contro il bullismo e il suo bisogno di essere normale e viene a patti con la sua sessualità. Ma nonostante tutto, Shuggie ama in modo totalizzante la madre e cerca di proteggerla a qualunque costo. Douglas Stuart ci racconta la storia di un bambino che si assume una responsabilità che non dovrebbe assumersi alla sua età, di una madre la cui felicità dipende dagli uomini con cui sta, in un quartiere che va a fondo a causa del crollo delle industrie. La scrittura dell’autore è forte, potente, un vero pugno nello stomaco, dipinge un affresco tetro, lugubre e brutale dell’epoca e affronta tematiche difficili come la violenza sessuale, il bullismo, i pregiudizi, anche se sono presenti piccoli squarci di speranza, amore, empatia e perdono. La caratterizzazione dei personaggi è perfetta e curata in ogni minimo dettaglio dalle azioni agli sguardi. Storia di Shuggie Bain è un romanzo cupo, angosciante, tragico e straziante che mostra un affresco in bianco e nero dell’epoca del thatcherismo in tutte le sue sfumature.


Raffaella




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