lunedì 19 aprile 2021

RECENSIONE "I fratelli Bishop" di Bart Yates

Buonasera lettori, Manuela ci parla de I fratelli Bishop, il romanzo contemporaneo mm di Bart Yates edito Triskell Edizioni. Una storia non facile che tocca tematiche disturbanti e che ci narra uno spaccato dell’animo umano in maniera introspettiva e tagliente per la capacità dell’autore di presentare il tutto in maniera disincantata e priva di giudizi.


TITOLO: I fratelli Bishop
TITOLO ORIGINALE: The Brothers Bishop
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Bart Yates
DATA D’USCITA: 31 Marzo 2021
EDITORE: Triskell Edizioni
GENERE: contemporaneo mm
AMBIENTAZIONE: America
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Tommy e Nathan, fratelli.



TRAMA

Tommy e Nathan Bishop sono due fratelli profondamente diversi. Tommy, imprudente e sconsiderato, è il vincente che seduce un uomo dopo l’altro grazie al suo sorriso e altrettanto velocemente si dimentica di loro. Nessuno riesce a resistergli. E nessuno riesce a controllarlo. Questo aspetto del suo carattere non passa certo inosservato a suo fratello. Nathan è ossessionato dal controllo. A trentun anni è tanto cupo e complicato quanto Tommy è semplice e rilassato, e la sua amarezza è antica.
Tommy è partito verso l’emozionante New York, mentre Nathan è rimasto a casa e insegna inglese nel liceo della cittadina di provincia in cui sono cresciuti, circondato dai ricordi della tragica storia della loro famiglia e dalla rabbia che lo segna come una cicatrice.
Adesso, Tommy è ritornato per passare l’estate nel cottage di famiglia, portandosi dietro un entourage sessualmente instabile ed esplosivo come polvere da sparo. E con lui sono arrivati gli echi lontani del loro tumultuoso passato famigliare.

Warning: presenza di temi forti come incesto, sesso con un ragazzo minorenne, violenza famigliare, suicidio.

RECENSIONE

Recensire questo libro non è per niente facile sia perché non è un romance classico MM con un lieto fine, ma piuttosto un libro di narrativa lgbt, sia per le tematiche che vengono affrontate: abusi fisici ed emotivi, incesto, sesso con minorenni di dubbio consenso, suicidio, che presi tutti insieme costituiscono un bello shock per il lettore.
Eppure è un libro che attira in maniera quasi morbosa grazie allo stile dello scrittore che ha scelto come tecnica narrativa quella del flusso di coscienza in prima persona inframmezzato da flashback che ci permettono di entrare nella storia di questi due fratelli e di condividere il loro rapporto simbiotico. All’inizio la narrazione sembra monocorde e talmente oggettiva da risultare fredda, ma man mano che la storia procede e si entra nello stile dello scrittore si viene catturati dalla sua abilità nel presentare tematiche forti in maniera disincantata e senza alcun giudizio. Proprio questo fa sì che gli argomenti siano esposti in maniera talmente forte e netta da far impattare il lettore con forza con il dolore e “l’orrore” che racchiudono. Se a ciò ci aggiungete il tono struggente e drammatico, ma anche poetico con cui viene narrata la storia capirete perché il libro abbia un suo fascino. Certo la sua lettura non è adatta a tutti per le tematiche disturbanti che affronta, ma non si può dire che non sia scritto bene. 
La storia parla del rapporto di amore e odio tra due fratelli che hanno vissuto una vita difficile a causa della prematura morte della madre, che li ha costretti a vivere con un padre dispotico e crudele che ha dimenticato cosa voglia dire amare e dimostrare amore ai propri figli. Tutto ciò ha fatto si che i due ragazzi fossero costretti a vivere in un ambiente pieno di violenza, in cui la loro unica via di fuga è stata quella di cercare sostegno l’uno nell’altro in un rapporto simbiotico e disfunzionale. Una vita passata ad odiare il padre, ritenuto da tutti una buona persona, che ha fatto si che i due fratelli si unissero e cercassero rifugio in un amore malato per sopravvivere alle cattiverie, ai soprusi, alle punizioni ingiuste e crudeli inferte loro dal padre. Eppure in maniera distorta entrambi provano in fondo al loro cuore una sorta di affetto per lui.
Il loro rapporto malato e simbiotico inizia a sgretolarsi con la morte del padre e entrambi porteranno avanti un rapporto di amore e odio in quanto tanto erano uniti nell’odio contro di lui, tanto si “odiano” in quanto uno ricorda all’altro fatti ed eventi del passato e li obbliga a prendere coscienza di quello che è successo e di che effetto ha avuto sulle loro vite. Il ritorno di Tommy per passare l’estate nel cottage di famiglia innesca tutta una serie di avvenimenti inimmaginabili e una serie di drammi e di comportamenti fuori dalle regole che stravolgono la vita di entrambi i fratelli e delle persone che sono loro vicine. Eventi che apriranno ferite che non si rimargineranno mai e che al tempo stesso lasceranno cicatrici indelebili in un circolo vizioso da cui non riusciranno ad uscire. 
Ci troviamo quindi di fronte a una storia che ci presenta in maniera cruda e tagliente uno spaccato dell’animo umano che è di difficile comprensione e lettura e che provoca nel lettore emozioni contrastanti di rifiuto e orrore perché mette a nudo dei tabù che nessuno è preparato ad affrontare, e al tempo stesso di “fascino morboso” per una storia che è davvero ben costruita ma che lascia allibito e perplesso il lettore. Proprio per questo ne consiglio la lettura a persone dalla mente aperta che non si aspettano il classico romance con lieto fine, ma un libro di narrativa lgbt con molti warning.


Manuela







Nessun commento:

Posta un commento