martedì 6 aprile 2021

RECENSIONE "La donna dalla gonna viola" di Imamura Natsuko

 



TITOLO: La donna dalla gonna viola
TITOLO ORIGINALE: Murasaki no sukaato no onna
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Imamura Natsuko
DATA D’USCITA: 18 Marzo 2021
EDITORE: Salani Editore
GENERE: narrativa contemporanea
AMBIENTAZIONE: Giappone
FINALE: chiuso





TRAMA

Tutti i pomeriggi la donna dalla gonna viola si siede sulla stessa panchina del parco di una grande e anonima città giapponese e mangia una brioche alla crema, mentre i ragazzini che giocano lì intorno fanno a gara per attirare la sua attenzione. La donna dalla gonna viola non lo sa, ma ogni suo movimento è seguito di nascosto dalla donna dal cardigan giallo, la voce narrante, sempre attenta a controllare che cosa mangia, dove va, con chi parla. La donna dalla gonna viola è single, abita in un piccolo appartamento di periferia e svolge lavori temporanei, proprio come la donna dal cardigan giallo, a cui nessuno, però, sembra prestare attenzione. Chi sono davvero queste due donne, i cui unici tratti comuni sembrano essere la precarietà e la solitudine? Con la scusa di voler diventare sua amica, la donna dal cardigan giallo riesce a far assumere la donna dalla gonna viola nella sua stessa agenzia di pulizie che lavora per un hotel. E qui le loro strade si intersecano in modo drammatico e imprevedibile… Il racconto sottile e inquietante di un’ossessione, una storia che, in un crescendo di tensione, assume via via i toni del thriller, in una spirale di desideri inespressi, solitudine, dinamiche di potere e condizione femminile, disperato desiderio di rendersi visibili, di essere considerati e amati.

RECENSIONE

La donna dalla gonna viola è il libro di narrativa contemporanea scritto da Imamura Natsuko ed edito Salani Editore. Con questo libro l’autrice ha vinto nel 2019 il prestigioso premio letterario giapponese Akutagawa. La storia è narrata in prima persona dalla donna dal cardigan giallo che non appare quasi mai ma che ha un interesse quasi ossessivo per la donna dalla gonna viola. È proprio quest’ultima ad avere il centro della scena grazie alla donna dal cardigan giallo che la osserva da vicino a tal punto da scrivere un diario su di lei. Fin dall’inizio il lettore vede la narratrice una vera e propria stalker che ha un’ossessione per la donna dalla gonna viola, ma man mano che andiamo avanti ci rendiamo conto che il loro rapporto e il modo in cui si evolve è molto più complesso di quanto ci si potrebbe aspettare. La donna dalla gonna viola ha un’età indeterminata, vive da sola, non ha amici, lavora con discontinuità e suscita interesse e divertimento nelle persone del quartiere in cui abita. Segue ogni giorno la sua routine fino a quando la donna dal cardigan giallo riesce a farle trovare un posto nella ditta di pulizie che lavora per un hotel. Tutto questo viene fatto in modo anonimo poiché la narratrice vuole semplicemente essere sua amica, ma in realtà non ha il coraggio di parlare con la donna dalla gonna viola. Man mano che andiamo avanti la vicenda assume i toni di un thriller inquietante rivelando poco a poco piccoli dettagli della narratrice che ha tenuto nascosti fino alla fine. Ma è davvero l’amicizia che vuole dalla donna dalla gonna viola? Dove finisce la donna dalla gonna viola e inizia la donna dal cardigan giallo? Con la sua scrittura semplice e scorrevole, Imamura Natsuko ha creato una storia impregnata di mistero che si legge tutta d’un fiato grazie alla sua brevità e alla presenza di un unico capitolo che racchiude tutta la vicenda. Ciò che inizia come un ritratto leggero e comico della donna dalla gonna viola diventa un quadro inquietante e oscuro, drammatico e profondo, dai toni surreali, che analizza un personaggio complesso e che cela nel profondo una critica sociale. Un libro che ci parla della solitudine, della malinconia, della condizione femminile, dei pettegolezzi maligni e del desiderio di non essere più invisibili agli occhi del prossimo. La donna dalla gonna viola è un piccolo pezzo di una letteratura giapponese che ci lascia pensare a lungo dopo aver chiuso l’ultima pagina.


Raffaella



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