SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Valeria Usala
DATA DI PUBBLICAZIONE: 26 Aprile 2021
EDITORE: Garzanti
GENERE: narrativa contemporanea
AMBIENTAZIONE: Sardegna
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Teresa, donna che lotta contro i pregiudizi.
TRAMA
Senza un uomo accanto, una donna non è nulla. Teresa ha sempre sentito l’eco di questa frase, come il vento durante la tempesta, ma non ci ha mai creduto. Lei che è quiete e fuoco, rabbia e tenerezza, lotta contro il pregiudizio da quando è nata. Rimasta orfana, non ha avuto nessuno a proteggerla dalla propria intelligenza, oltre che dalla propria bellezza. Un intero paese la rinnega, impaurito di fronte alla sua indipendenza, alle sue parole e alle sue azioni. Perché in fondo sono solo queste a renderla diversa dalle altre donne. Neanche aver creato una famiglia con l’uomo che ama ha messo a tacere le malelingue e i pettegolezzi. Nessuno crede che la sua fortuna, derivante da un emporio e una taverna che ha costruito e gestisce con le sue forze, sia frutto di fatica e tenacia. Ma le voci sono sempre rimaste solo voci, anche quando a rispondere a tono è Maria, la bruja del villaggio, che vaga per le strade senza una meta precisa. Quando tutto cambia, Teresa deve difendere ciò che ha conquistato e dimostrare che può farcela da sola. Che non rinunciare a sé stessa significa essere libera. Vuole dare a quel vento, pieno di parole feroci, un afflato nuovo; ma il pregiudizio è forte e saldo, come una radice ancorata alla terra. Valeria Usala ha scelto di dare voce a una donna dimenticata, una donna che ha deciso di resistere contro tutto e tutti. Una giovane autrice rompe il silenzio che avvolge una storia che ha molto da raccontare. Una storia in cui la Sardegna è protagonista attraverso la sua natura, le sue leggende e le sue contraddizioni. Una storia di coraggio e rinuncia. Una storia di amore e potere. Una storia di rinascita e di speranza.
RECENSIONE
La rinnegata è il libro di Valeria Usala che tratta delle tematiche delicate ed estremamente attuali. Ci troviamo a Lolai, un piccolo paesino sardo dove tutti sanno tutto di tutti e dove le malelingue spargono cattiveria gratuita. Facciamo la conoscenza di Teresa, una donna forte, determinata e instancabile che vive con suo marito Bruno e i loro tre figli. Lotta fin da quando era piccola, non si è mai arresa e continua a combattere contro i pregiudizi e i giudizi non richiesti della gente che cerca di farla sentire inadeguata e sbagliata, solo perché lavora e si guadagna il pane con sacrificio e sudore, solo perché madre natura l’ha resa bella. Come se la bellezza fosse una colpa da portare addosso per tutta la vita. Teresa è abituata agli sguardi taglienti dei suoi compaesani, alle parole sussurrate e a quelle dette per giudicarla. Le persone su cui può contare sono poche ma vere: c’è Tore, il suo amico d’infanzia, Gavina e poi per ultima Maria, la bruja del paese. Attraverso una narrazione appassionante da cui difficilmente si riesce a staccarsi, l’autrice ci narra dell’infanzia di Teresa, delle sue lotte quotidiane, della sua forza inarrestabile, del primo incontro con Bruno e poi ancora i sacrifici che ha compiuto, la fierezza e l’orgoglio che la caratterizza. Leggiamo del muro di falsità che le donne del suo paese hanno eretto, gli sguardi e le attenzioni maschili che la fanno sentire violata. La rinnegata è un romanzo forte che ci mostra quanto siano pericolosi le malelingue e il finto perbenismo e quanta ipocrisia ci sia intorno a noi che si nasconde tra le persone più insospettabili e tra quelle che si reputano cristiani e cattolici e sono i primi a sparlare male di qualcuno. Un libro che ho assorbito completamente, che si è insidiato dentro le ossa e messo di fronte ad una realtà vicina e sempre attuale. Tra le sue pagine troverete un dipinto autentico di molti paesini italiani, dell’invidia che nasce tra i compaesani e tra le stesse donne che invece di supportarsi sparlano male una dell’altra per il solo gusto di ferire e giudicare. Leggetelo e riflettete!
Raffaella
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