mercoledì 29 settembre 2021

RECENSIONE "La tatuatrice gentile" di Lucille Ninivaggi

 



TITOLO:
 
La tatuatrice gentile
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Lucille Ninivaggi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 Settembre 2021
EDITORE: Mondadori
GENERE: narrativa contemporanea
FINALE: chiuso








TRAMA

Lara ha sempre amato disegnare, inventare nuovi mondi dove rifugiarsi nei momenti più bui. Per lei, la fantasia è stata l'antidoto ai tanti dolori che hanno segnato la sua vita fin dall'infanzia. Ora, diventata donna, ha trovato il coraggio di lasciare un lavoro che non sentiva giusto per sé, trasformando la sua passione in un mestiere che finalmente le dà gioia, la tatuatrice. Ma Lara non si limita a tatuare e basta. Lei, quando qualcuno, per lo più donne, la contatta per farsi fare un tatuaggio, prima di tutto chiede che le racconti la sua storia. Lei la ascolta con attenzione e se ne prende cura, con la stessa gentilezza e il medesimo rispetto che l'adorata nonna Ada riservava alle sue amatissime piante. E poi traduce quei racconti di vite spesso offese in tatuaggi meravigliosi, trasformando così il dolore in bellezza, e quindi in forza. Come se, attraverso quei tatuaggi, Lara aiutasse le donne che si rivolgono a lei a tirare una riga – una riga bellissima, fitta di colori, volti e fiori – su ciò che sono state e a segnare il punto della rinascita. Ogni volta che accade questo miracolo di empatia e di rinascita, il piccolo studio di Lara si riempie di nuova luce e si realizza quello che nonna Ada le diceva sempre, «ci sono volte in cui fare qualcosa per gli altri equivale a farlo per se stessi». Perché le storie di cui si fa custode e interprete Lara, storie di donne coraggiose che non vogliono permettere al male che le ha investite di fermarle, aiutano anche lei a guarire, a sentirsi meno sola e finalmente al sicuro. E a preparare gli occhi e il cuore ai nuovi sogni che verranno.

RECENSIONE

Avete tatuaggi? Ogni tatuaggio, anche il più piccolo, ha un significato specifico e una storia. Lara è una giovane ragazza milanese che gestisce un negozio di tatuaggi. Non si limita solo a disegnare sulla pelle dei suoi clienti, ma ascolta le loro storie, li comprende e dà forma a quello che loro desiderano. Entra nella loro mente, capisce il loro dolore e crea un qualcosa di indelebile che rimarrà per sempre sulla loro pelle e che rappresenta le loro cicatrici interiori. Lara parla a quelle cicatrici del cuore invisibili all’occhio umano che rimangono per sempre incise sulla nostra anima. In ogni lavoro deve esserci passione e Lara lo dimostra in ogni momento. Difatti lei non ha avuto una vita facile: è stata abbandonata dal padre e vive con il fratello e la madre. Spesso ama rifugiarsi dalla sua amata nonna, una presenza costante nella sua vita che la sprona e la incoraggia a inseguire la sua passione: il disegno. Un’arte speciale che le ha permesso di fuggire dal mondo e rifugiarsi nella fantasia, dando vita a linee armoniche in grado di dar forma ad un disegno. Per arrivare dove si trova ora, Lara ha dovuto lottare e non arrendersi, capire il dono dell’ascolto e quanto sia importante essere gentile. Perché ognuno di noi ha un passato da cui fugge o che deve affrontare. Una cicatrice che si trasforma in un tatuaggio indelebile sulla pelle. Nel negozio di Lara entrano per la maggior parte donne come noi, guerriere, bambine, che devono trovare il coraggio di uscire dal buio e trasformarlo in forza per andare avanti nella vita. In queste pagine è racchiusa la gentilezza, l’amore per se stessi, il dolore e un pizzico di speranza. Un romanzo delicato di poco più di 100 pagine che vi rapirà il cuore.





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