giovedì 21 ottobre 2021

RECENSIONE "Non dimenticarlo mai" di Federica Bosco

 




TITOLO:
 
Non dimenticarlo mai
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Federica Bosco
DATA DI PUBBLICAZIONE: 21 Ottobre 2021
EDITORE: Garzanti
GENERE: narrativa contemporanea
AMBIENTAZIONE: Italia
FINALE: chiuso






TRAMA

La mattina del suo quarantanovesimo compleanno Giulia è seduta sullo sgabello della cucina a bere un caffè e, mentre contempla la nebbia dell’inverno milanese, viene travolta da un attacco di panico in piena regola. Lei, giornalista di costume in una rivista di grido, con una vita scandita da mille impegni, avverte all’improvviso la consapevolezza che la sua esistenza così com’è sembra non avere più alcun senso. Un compagno da quattro anni, Massimo, anch’egli giornalista con una forte propensione all’indipendenza, una madre giocatrice incallita dalla personalità crudele e affascinante da cui ha imparato a guardarsi le spalle, qualche amica con cui condividere sfilate e pettegolezzi, un fratellastro amatissimo, un padre artista e sognatore, e questo è tutto. Ciò che la sconvolge, però, è l’impellente desiderio di maternità mai provato prima, giunto molto oltre i tempi supplementari, che adesso le sembra l’unica ragione di vita. Le reazioni delle persone vicino a lei non sono incoraggianti e, accompagnata da un coro di «ma tu non ne hai mai voluti», Giulia si accinge non senza difficoltà a convincere il compagno a imbarcarsi nel complicato mondo delle cure per la fertilità, ispirata da un’idea di famiglia in cui crede ancora nonostante la sua infanzia passata a giocare a Barbie sotto i tavoli verdi. Massimo però si rivela un partner imprevedibile, che la porta un giorno in un paradiso di mille premure e quello dopo nell’inferno dell’indifferenza, facendola sentire ancora più sola. Così Giulia, quasi senza alleati, decide di abbandonare per sempre la sua zona di confort e di spiccare un salto nel vuoto. Alternando ironia e malinconia col suo stile inconfondibile, Federica Bosco ci trascina in un crescendo di emozioni e colpi di scena raccontando una storia in cui tutti possiamo riconoscerci, perché e non è mai troppo tardi per prendere una decisione folle, se è quella che ti può rendere felice.

RECENSIONE

Non dimenticarlo mai è il nuovo romanzo di Federica Bosco che torna con una delle tematiche universali e attuali che sto leggendo spesso nei libri: la maternità. Quante volte ci siamo sentite dire che la donna è completa solo quando sforna figli? Quante volte noi donne ci siamo sentite giudicate dal prossimo per questo motivo? Ancora oggi gli sguardi taglienti, le parole sussurrate e le imposizioni mascherate da consigli non permettono alla donna di essere libera di lavorare, fare carriera e scegliere se mettere o meno al mondo un figlio. Perché si crede ancora che una donna diventa completa solo quando fa un figlio. Ma non è assolutamente così. Ognuna di noi può scegliere ciò che è giusto per sé e nessuno dovrebbe imporre nulla all’altro. Ogni donna ha i suoi tempi per ogni passo e scelta che vuole compiere. La protagonista della storia è Giulia, una donna in carriera, realizzata e appagata. Ha un lavoro che la soddisfa, una relazione altalenante da quattro anni con Massimo e una vita che procede in modo soddisfacente. Ma arrivata alla mattina del suo quarantanovesimo compleanno si rende conto che le manca qualcosa: un figlio. Inizia a sentire una strana inquietudine addosso, un’ansia che le attanaglia la gola e che non riesce a mandare via. Ha il desiderio impellente di fare un figlio, di diventare madre; un desiderio giunto ad un’età tarda e difficile. Così decide di imbarcarsi nel mondo delle cure della fertilità fatto di alti e bassi, di attese e visite, una strada lunga e difficile da intraprendere, ma solo se si hanno accanto le persone giuste. E Giulia può contare sulle dita di una mano le persone che le daranno un supporto sincero. Non dimenticarlo mai è un romanzo intimo, intenso e commovente che porta alla luce le sensazioni, le emozioni e gli stati d’animo di una donna che vuole scegliere ciò che ritiene giusto. Attraverso la narrazione in prima persona di Giulia, capiamo la sofferenza, la forza, la fragilità, le scelte e il coraggio di una donna in cui tutte noi possiamo immedesimarci. Un libro che va assaporato lentamente, a piccoli sorsi, che ci offre molti spunti di riflessione su una tematica importantissima che ci riguarda tutti da vicino, che dà voce ai percorsi dolorosi di alcune donne, alle emozioni che tutte noi proviamo. Non dimenticarlo mai. Non dimenticare di essere felice. Di scegliere ciò che vi fa stare bene.




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