venerdì 5 agosto 2022

RECENSIONE "Le ragazze della libreria Bloomsbury" di Natalie Jenner

 


TITOLO: Le ragazze della libreria Bloomsbury
TITOLO ORIGINALE: Bloomsbury Girls
SERIE: #1 Jane Austem Society
AUTORE: Natalie Jenner
DATA D’USCITA: 12 Luglio 2022
EDITORE: Mondadori
TRADUTTORE: Manuela Faimali
GENERE: narrativa storica
AMBIENTAZIONE: Inghilterra
FINALE: chiuso





TRAMA

È il 1949 e Londra guarda con fiducia alla ripresa economica del dopoguerra. In Lamb's Conduit Street, nel centro della città, la libreria Bloomsbury sembra ancorata saldamente al passato: gestita con piglio severo e conservatore dal direttore Herbert Dutton, è organizzata secondo cinquantuno regole inviolabili e una gestione tutta al maschile che non dà alcuno spazio alle tre straordinarie commesse che ci lavorano. Vivien è rimasta sola dopo che il fidanzato è stato ucciso in guerra, e la sua vita è resa ancora più complicata dall'insopportabile spocchia di Alec McDonough, responsabile del reparto narrativa. Grazie al lavoro in libreria, Grace mantiene la famiglia, barcamenandosi tra l'esaurimento del marito, il senso del dovere e i suoi sogni irrealizzati. Evie è l'ultima arrivata: tra le prime donne a laurearsi a Cambridge, si è vista negare un ruolo accademico in favore di un collega – maschio – meno promettente di lei. Tre donne brillanti e intraprendenti che hanno la strada continuamente sbarrata da uomini meno capaci e più arroganti di loro. Finché un improvviso malore del direttore e il ritrovamento di un prezioso libro non forniscono l'occasione per un radicale e fantasioso cambio della guardia. Attraverso il microcosmo della libreria Bloomsbury, Natalie Jenner parla del magico potere delle donne e di come, oggi non meno di allora, faticano a farsi largo in ambienti ritagliati a misura d'uomo. E racconta gli atti rivoluzionari di cui è capace il sodalizio femminile, senza dimenticare mai il potere dei libri e della letteratura che, come un filo prezioso, tesse una rete indistruttibile di conforto e sicurezza.

RECENSIONE

Le ragazze della libreria Bloomsbury è il secondo volume della serie Jane Austen Society composta da storie tutte autoconclusive. Ci troviamo in una Londra cinque anni dopo il secondo dopoguerra, in una Inghilterra in lenta ripresa economica dopo le conseguenze di un conflitto devastante. Durante la guerra le donne hanno visto il loro valore crescere, ma con il ritorno degli uomini dal fronte la società impone loro di occupare il posto del focolare domestico. In Lamb’s Conduit Street, nel centro della capitale inglese, esiste da anni la libreria Bloomsbury dove lavorano due donne, Vivien e Grace, ognuna con una storia diversa da raccontare. Vivien è rimasta sola dopo che ha perso il promesso sposo durante la guerra e ha scelto di essere indipendente. Grace è intrappolata in un matrimonio infelice, con un marito che da quando è tornato dalla guerra non è più lo stesso. Alle due se ne aggiunge presto un’altra, Evie Stone, una delle prime donne laureatasi a Cambridge, fatta fuori dal posto di dottorato, nonostante le sue doti di ricercatrice, a causa del maschilismo imperante il mondo accademico. Tre donne intelligenti, caparbie e determinate ad affermare il loro posto nel mondo, a dispetto degli uomini della libreria: il direttore generale Dutton con le sue imprescindibili regole, l’esperto di libri rari Allen, il capitano di lungo corso Scott e Alec, responsabile della narrativa. In mezzo a questi uomini padroni, retrogradi e spaventati dalle capacità delle donne, figurano due persone del tutto diverse: Ash, responsabile del reparto di scienze naturali e il proprietario dell’immobile e della libreria, Lord Baskin. Le ragazze della libreria Bloomsbury è un libro breve che si divora in un pomeriggio e che è in grado di parlare a chiunque. La prosa dell’autrice è semplice e diretta, non ci risparmia il lato duro della vita delle sue protagoniste per sottolineare un problema che la donna vive ancora oggi, ovvero la difficoltà di accedere a posizioni che storicamente vengono associate agli uomini. Una lettura femminista che ci racconta uno spaccato di storia, toccando tematiche ancora attuali.




Nessun commento:

Posta un commento