venerdì 30 settembre 2022

RECENSIONE "La sorella minore vol. 2" di Catherine Hubback

 




TITOLO: La sorella minore II
SERIE: #2 La sorella minore
AUTORE: Catherine Hubback
DATA DI PUBBLICAZIONE: 1 Settembre 2022
EDITORE: Vintage Editore
TRADUTTORE: Maria Elena Salvatore
GENERE: regency
AMBIENTAZIONE: Inghilterra
FINALE: aperto





TRAMA

Anche nel secondo volume di questa storia sarà la morte di un personaggio a rimescolare le carte e definire la sorte degli altri. La morte del vecchio Mr Watson, infatti, oltre a spezzare il cuore dei propri cari, porterà inevitabilmente a rivoluzionare il destino già incerto dei figli, in particolare quello delle quattro figlie ancora senza marito. Con la morte del padre, Emma rivive lo stesso dolore della perdita dell’amato zio e ne subisce le identiche drammatiche conseguenze. Ancora una volta tutto è destinato a cambiare e di nuovo nulla può essere certo per una fanciulla in età da marito che non è disposta a cedere al dovere e che reclama la propria indipendenza. In una società rinomata per le proprie rigide e insindacabili regole, però, potrà mai una giovane donna decidere del proprio destino con uno spirito d’indipendenza completamente sconosciuto all'universo femminile del tempo?

RECENSIONE

La sorella minore II è il secondo di tre volumi scritti dall’autrice Catherine Hubback. La famosa e amata scrittrice Jane Austen non è mai riuscita a finire il libro I Watsons. Così sua nipote Catherine Hubback decise di ripercorrere i primi cinque capitoli della storia narrata ne I Watson rielaborare la storia e di pubblicarlo con il titolo The Young Sister, seguendo le indicazioni della zia e facendo in modo che la protagonista Emma sposasse Mr. Howard. Con una scrittura magistrale, fedele allo stile austeniano e aderente al linguaggio dell’epoca l’autrice ci catapulta nella sua stessa epoca, facendoci conoscere gli usi e i costumi, le tradizioni e l’etichetta rigida di quel tempo, portando a termine, a modo suo, un’opera rimasta incompiuta. Nel corso della storia vedremo come la Hubback influenza la storia con elementi dell’era vittoriana in cui lei stessa ha vissuto, discostandosi da quella regency della zia di sessant’anni prima e rivolgendosi direttamente al lettore come voce narrante per esporre gli aspetti tra un’epoca e l’altra. Nel primo volume abbiamo conosciuto la protagonista Emma, una giovane donna genuina, generosa e risoluta, cresciuta dagli zii benestanti che l’hanno istruita e l’hanno fatta vivere negli agi. È determinata, desidera l’indipendenza e non ha alcuna intenzione di sposarsi se non per amore. Al suo ritorno alla casa paterna dove conoscerà uno stile di vita diverso da quello che ha sempre vissuto, la attende suo padre e la sorella maggiore, Elizabeth, dei quali ha un ricordo un po’ sbiadito poiché è vissuta lontano da loro. In questo volume ritroviamo Emma con un padre passato a miglior vita e un futuro in bilico perché non ancora maritata. Inoltre, a tutto ciò si aggiungono le difficoltà che le sue sorelle riscontrano con i loro fidanzamenti andati a monte. Nonostante il dolore, Emma non si arrende né si piega alla sofferenza, ma mostra una forza di carattere degna di nota. Devo fare un doveroso complimento alla casa editrice per aver portato in Italia un pezzo di storia importante che appartiene ad una delle grandi autrici di sempre, Jane Austen, e alla bravissima traduttrice che è riuscita a darci un testo perfettamente tradotto nonostante i lunghi periodi arzigogolati dell’epoca e il linguaggio complesso dell’epoca.







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