giovedì 2 febbraio 2023

RECENSIONE "Le guerriere che sfidarono l'oscurità" di Namina Forna

 



TITOLO: Le guerriere che sfidarono l'oscurità
TITOLO ORIGINALE: The Merciless Ones
SERIE: #2 Deathless
AUTORE: Namina Forna
DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 Febbraio 2023
EDITORE: Mondadori
GENERE: fantasy
TRADUTTORE: Daniele Valentina






TRAMA

Le dee sono vasti corpi eterei fatti di energia e luce di stelle, ognuno così grande da poter contenere un intero universo, eppure così piccolo da stare sul suo trono dorato. Sono illimitate, contraddittorie. E sono le mie madri. Sono passati ormai sei mesi da quando Deka ha liberato da un sonno secolare le antiche divinità di Otera, scoprendo al contempo la verità su di sé e il proprio scopo nel mondo. Ora nel regno imperversa la guerra, ma la battaglia è soltanto all'inizio. Esiste infatti una forza oscura, sinistra e senza pietà, che minaccia l'umanità intera e Deka e le sue sorelle di sangue devono fermarla a tutti i costi. Ma, a mano a mano che sviluppa nuove abilità, la ragazza è costretta a fare i conti con una verità scomoda: lei potrebbe essere al contempo la chiave per la salvezza di Otera ma anche la sua più grande minaccia. E questo non è l'unico segreto che le dee le hanno tenuto nascosto...

RECENSIONE

Le guerriere che sfidarono l'oscurità è il secondo volume della serie Deathless di Namina Forna. Nel primo volume Le guerriere dal sangue d’oro abbiamo conosciuto la protagonista Deka, una giovane ragazza dalla pelle nera che si sente fuori posto poiché vive in un villaggio la cui popolazione ha la pelle chiarissima, i capelli biondi e gli occhi azzurri. Solo il rituale della purezza potrà conferirle la sicurezza che da sempre ricerca. Ma quel giorno scopre qualcosa di inaspettato che cambierà per sempre la sua vita. In questo secondo volume scopriamo una Deka cambiata, segnata dagli eventi del passato. Non è più la ragazzina debole e fragile di un anno e mezzo prima. Ora è una Nuru, l'unica vera figlia del sangue delle madri, creata da loro per liberare gridamorte e alaki dalla tirannia degli jatu. Ha liberato le guerriere dal sangue d’oro dalla loro prigionia sulle montagne e ha condotto l’Unico Regno in una nuova era. Ora è una guerriera addestrata: ogni centimetro del suo corpo è un’arma che usa di conseguenza. Ha la capacità di prendere il controllo delle menti delle sue sorelle, se lo desidera, e di riuscire a vedere i punti deboli delle persone. Eppure nonostante la sua forza e tutti i suoi tentativi di essere forte e degna del compito che le è stato assegnato è afflitta ancora dalla debolezza umana. La sua mente si aggrappa sempre alle cose più insignificanti per distrarsi dai ricordi dolorosi e dai sensi di colpa. Deka si convince che deve compiere azioni che ritiene giuste senza pensare quello che le dicono gli altri. Essere una persona migliore, dare il meglio di se stessa. Tutto cambierà nel momento in cui scopre che c’è una forza oscura che minaccia le guerriere dal sangue d’oro e l’umanità intera. Lei e le sue sorelle di sangue devono fermarla a tutti i costi. Namina Forna ha creato una serie in cui l’universo magico si fonda su leggende, folclore, miti e misteri di ispirazione africana. I personaggi sono ben caratterizzati, nessuno è bianco e nessuno è nero, le sfumature contraddistinguono ogni soggetto della storia. Il romanzo è ricco di metafore e spunti di riflessione filosofici, è ambizioso e non lo nasconde, ma non sempre riesce a mantenere alto il livello di coinvolgimento del lettore. A volte la Forna si perde in eccessive descrizioni e ripetitive battaglie quando in realtà avrebbe benissimo potuto rendere più snello lo scritto e ancora più scorrevole la prosa. La sua scrittura cattura il lettore fin da subito, grazie anche alla narrazione affidata al punto di vista in prima persona della protagonista e alle scene d'azione che rendono più dinamica la storia. I temi sono forti e importanti: violenza sulle donne, abusi, discriminazione razziale, mondo queer e lotta di classe permeano le pagine di questa serie. Nel complesso sembra un ottimo testo con personaggi complessi e un’ambientazione affascinante.




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