Ciao readers, oggi Maddalena vi parla di Distruggimi, secondo volume della serie dark Blood Bonds di Chiara Cilli, che ha come protagonisti la coraggiosa Aleksandra Nikolayev ed il tenebroso Henri Lamaze. Come li avevamo lasciati?
TITOLO: Distruggimi
AUTRICE: Chiara Cilli
SERIE: #2 Blood Bonds serie
DATA D'USCITA: 6 Dicembre 2015
EDITORE: self publishing
GENERE: dark romance
AMBIENTAZIONE: Romania
NARRAZIONE: pov femminile e maschile alternati in prima persona alternati
CATEGORIA: odio/amore
FINALE: no cliffhanger
COPPIA: Henri Lamaze, uomo oscuro; Aleksandra Nikolayev, donna distrutta da Henri.
TRAMA
Credevo di essere sopravvissuta all'orrore. Mi sbagliavo. Credeva di potermi sfuggire. Ma non ha scampo da me. Non riesco a liberarmi di lui. Non le permetterò di cacciarmi dalla sua mente. È nella mia testa, nel mio sangue, nelle mie ossa. È un mostro che vuole impossessarsi della mia anima e farla a brandelli. Henri Lamaze è l'incubo di morte da cui non sarò mai in grado di svegliarmi. Aleksandra Nikolayev è l'ultimo demone che devo sconfiggere. Questa volta non riuscirò a contrastare il suo veleno. Questa volta sarò io a non sopravvivere a lei. È finita. E non posso accettarlo.
**Attenzione** Romanzo dark contemporaneo
Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente, linguaggio forte e rapporti sessuali di dubbio consenso o non consensuali. Non adatto a persone sensibili al dolore e alla schiavitù.
RECENSIONE
Come avevamo lasciato Aleksandra e il tenebroso Henri Lamaze? Lei che scappa mentre lui resta ad osservarla agonizzante con un colpo di pistola nella spalla. La nostra protagonista raggiungerà finalmente la sua casa, nella speranza di trovare le dovute risposte alle mille domande che l’attanagliano la mente. Purtroppo non tutto va nel verso che si desidera e questo Aleksandra sta per scoprirlo. Al suo rientro troverà un padre che, nonostante il rapimento della figlia, non si è pentito delle violenze indotte. Anzi, sembrerebbe proprio che il nostro Henri non sia uscito dalla sua mente malsana. Così litigano, minacciandosi a vicenda. La ripresa mentale della nostra eroina non sarà facile: sarà colpita da vari incubi e d’attacchi di panico che non le lasceranno possibilità di dimenticare, di dimenticarlo.
Perché lei ormai sa che lui è dentro di lei. La madre vedendo la sofferenza della figlia, decide di dare una festa per distrarla, in suo onore. Ma potrebbe mai filare tutto liscio? A sorpresa arrivano i nostri cari fratelli Lamaze. Henri non si dà pace da quando Aleksandra è scappata in quanto non ha portato a termina la sua vendetta, l’unica ragione per la quale continua a sopravvivere. Ma non solo per questo. Non riesce ad ammetterlo a se stesso, ma la nostra protagonista gli è entrata nella pelle, nelle ossa, nella mente e non riesce a liberarsene. È divenuta la sua ossessione e come tale deve essere sua. Così, quando i due s’incontrano, la passione, l’attrazione, gl’istinti, la profondità di questi sentimenti si uniscono in una danza armonica che avrà come colonna sonora la canzone di Kelly Clarkson: “Addicted”. Qui, Henri potrà fare i conti con il suo passato, distruggerlo, annientarlo. Liberare finalmente la sua mente. La scena del confronto con il padre di Aleksandra è forse una delle più delicate trattate fino adesso. Incontriamo un uomo che ha di fronte colui che ha distrutto la sua infanzia, violentato la sua anima fino a renderla impermeabile all’emozioni umane. Mr. Nikolayev è per eccellenza l’antagonista non solo di questa storia, ma di tutta la serie in generale. Un uomo che abusa di bambini senza pentirsene non può neanche essere definito uomo. Ma torniamo alla storia. Henri lo affronta, lo ammazza e, dulcis in fondo, si riprende Aleksandra. Questo rapporto insano e malsano crea non poche preoccupazioni ad Armand, fratello maggiore della famiglia Lamaze, a tal punto che decide d’intervenire in difesa della nostra protagonista in maniera tale da salvare entrambi. Soprattutto quando la ritrova riversa sul pavimento, sanguinante, a causa di una pugnalata affitta dallo stesso Henri. Henri non è d’accordo. Lei è sua. È la sua ossessione, la sua pazzia, il suo inferno e il suo paradiso. I fratelli discutono fin quando Henri sembrerebbe accettare la decisione di suo fratello. Così decide di accompagnarla il giorno successivo all’aeroporto, per salutare per l’ultima volta colei che gli è entrata nella mente come un parassita. L’ultima notte la passeranno insieme, uno tra le braccia dell’altro. Tra passione e rabbia, desiderio e pazzia. Il giorno dopo, mentre Aleksandra sta per salire sull’aereo e dire addio a quel mondo malato, Henri svela i suoi veri piani. La picchia, la minaccia, la vuole uccidere.
Lui non è pronto a lasciarla andare. Ritiene giusto ucciderla piuttosto che lasciarla libera. Ma prima che lui prema il grilletto, un colpo di scena rimescola le carte in gioco. Un colpo di scena che lascia il lettore col fiato sospeso e con un’unica domanda: “oddio, adesso?”. Adoro la Cilli, il suo modo di scrivere e di rendere pensieri ed immagini in parole. Adoro i dark romance, quelli che non hanno finali scontati. Leggi, viaggi con la mente e con le emozioni. Le sue opere sono in grado di farti viaggiare. Capisci quello che prova Aleksandra, quello che prova Henri o chiunque altro personaggio del libro. Le passioni, le emozioni, l’adrenalina, il dolore o il disprezzo riesci a sentirle tue. Le vivi in prima persona e questa capacità appartiene a veramente poche scrittrici. Questa è assolutamente una lettura che consiglio, perché i fratelli Lamaze se ti entrano dentro, là restano. E la nostra protagonista ne sa qualcosa.
Maddalena
Perché lei ormai sa che lui è dentro di lei. La madre vedendo la sofferenza della figlia, decide di dare una festa per distrarla, in suo onore. Ma potrebbe mai filare tutto liscio? A sorpresa arrivano i nostri cari fratelli Lamaze. Henri non si dà pace da quando Aleksandra è scappata in quanto non ha portato a termina la sua vendetta, l’unica ragione per la quale continua a sopravvivere. Ma non solo per questo. Non riesce ad ammetterlo a se stesso, ma la nostra protagonista gli è entrata nella pelle, nelle ossa, nella mente e non riesce a liberarsene. È divenuta la sua ossessione e come tale deve essere sua. Così, quando i due s’incontrano, la passione, l’attrazione, gl’istinti, la profondità di questi sentimenti si uniscono in una danza armonica che avrà come colonna sonora la canzone di Kelly Clarkson: “Addicted”. Qui, Henri potrà fare i conti con il suo passato, distruggerlo, annientarlo. Liberare finalmente la sua mente. La scena del confronto con il padre di Aleksandra è forse una delle più delicate trattate fino adesso. Incontriamo un uomo che ha di fronte colui che ha distrutto la sua infanzia, violentato la sua anima fino a renderla impermeabile all’emozioni umane. Mr. Nikolayev è per eccellenza l’antagonista non solo di questa storia, ma di tutta la serie in generale. Un uomo che abusa di bambini senza pentirsene non può neanche essere definito uomo. Ma torniamo alla storia. Henri lo affronta, lo ammazza e, dulcis in fondo, si riprende Aleksandra. Questo rapporto insano e malsano crea non poche preoccupazioni ad Armand, fratello maggiore della famiglia Lamaze, a tal punto che decide d’intervenire in difesa della nostra protagonista in maniera tale da salvare entrambi. Soprattutto quando la ritrova riversa sul pavimento, sanguinante, a causa di una pugnalata affitta dallo stesso Henri. Henri non è d’accordo. Lei è sua. È la sua ossessione, la sua pazzia, il suo inferno e il suo paradiso. I fratelli discutono fin quando Henri sembrerebbe accettare la decisione di suo fratello. Così decide di accompagnarla il giorno successivo all’aeroporto, per salutare per l’ultima volta colei che gli è entrata nella mente come un parassita. L’ultima notte la passeranno insieme, uno tra le braccia dell’altro. Tra passione e rabbia, desiderio e pazzia. Il giorno dopo, mentre Aleksandra sta per salire sull’aereo e dire addio a quel mondo malato, Henri svela i suoi veri piani. La picchia, la minaccia, la vuole uccidere.
Lui non è pronto a lasciarla andare. Ritiene giusto ucciderla piuttosto che lasciarla libera. Ma prima che lui prema il grilletto, un colpo di scena rimescola le carte in gioco. Un colpo di scena che lascia il lettore col fiato sospeso e con un’unica domanda: “oddio, adesso?”. Adoro la Cilli, il suo modo di scrivere e di rendere pensieri ed immagini in parole. Adoro i dark romance, quelli che non hanno finali scontati. Leggi, viaggi con la mente e con le emozioni. Le sue opere sono in grado di farti viaggiare. Capisci quello che prova Aleksandra, quello che prova Henri o chiunque altro personaggio del libro. Le passioni, le emozioni, l’adrenalina, il dolore o il disprezzo riesci a sentirle tue. Le vivi in prima persona e questa capacità appartiene a veramente poche scrittrici. Questa è assolutamente una lettura che consiglio, perché i fratelli Lamaze se ti entrano dentro, là restano. E la nostra protagonista ne sa qualcosa.
Maddalena
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