Benvenuti alla 7° tappa del blogtour de "Il canto di Gillian" di Natascia Luchetti.
Questa tappa prevede la recensione del romanzo che di seguito vi allego.
TITOLO: Il canto di Gillian
AUTRICE: Natascia Luchetti
DATA D’USCITA: 29 Giugno 2016
EDITORE: self publishing
GENERE: horror thriller/fantasy
NARRAZIONE: narratore esterno, prima persona
TARGET: vendetta, spiriti
FINALE: no cliffhanger
COPPIA: Jennyfer, vittima in un incendio, Markus, uomo vittima di bullismo.
AUTRICE: Natascia Luchetti
DATA D’USCITA: 29 Giugno 2016
EDITORE: self publishing
GENERE: horror thriller/fantasy
NARRAZIONE: narratore esterno, prima persona
TARGET: vendetta, spiriti
FINALE: no cliffhanger
COPPIA: Jennyfer, vittima in un incendio, Markus, uomo vittima di bullismo.
TRAMA
Jennyfer Riverwood muore nell’incendio di una vecchia casa oramai disabitata nel tentativo di salvare il fidanzatino Markus. La disgrazia è stata provocata dai compagni di classe dei due, figli di famiglie molto influenti che permettono loro di non pagare pena per il loro gesto abietto.
A distanza di ventidue anni, però, una dei responsabili della morte di Jennyfer viene uccisa da un assassino che dà connotazioni rituali all’omicidio. La paura si diffonde all’interno del vecchio gruppo.
Forse non è stato dato abbastanza peso ad un importante dettaglio: la casa distrutta non era come tutte le altre.
A distanza di ventidue anni, però, una dei responsabili della morte di Jennyfer viene uccisa da un assassino che dà connotazioni rituali all’omicidio. La paura si diffonde all’interno del vecchio gruppo.
Forse non è stato dato abbastanza peso ad un importante dettaglio: la casa distrutta non era come tutte le altre.
RECENSIONE
Ho letto con coinvolgimento questo romanzo. Sono un'appassionata compulsiva del genere thriller, adoro il brivido e la suspance che inietta nel lettore e lo tiene incollato pagina dopo pagina al romanzo. E' una sensazione di curiosità insita del genere thriller che riesce avvenimento dopo avvenimento a portarti al culmine dell'attenzione e a non farlo scemare mai.
Amo lo stile di scrittura di Natascia, scrive maledettamente bene. Anche se il romanzo viene narrato in terza persona da un narratore esterno che conosce l'intera vicenda, adoro il coinvolgimento e la trepidazione che Natascia riesce ad imprimere nelle parole, negli avvenimenti e nell'intero romanzo.
E' un romanzo ben diverso da quelli che ci si aspetta solitamente. Posso dire che Natascia lascia un segno indelebile in ogni romanzo che elabora. Ogni suo romanzo è caratterizzato da un intreccio della realtà con il mondo paranormale ed occulto. Le sue storie sono basate principalmente su eventi accaduti nel passato che si ripercuotono sulla realtà: vendetta, amore e terrore sono gli elementi che ricorrono nei suoi romanzi.
Nelle sue storie non esiste un solo protagonista ma ogni personaggio che entra nella storia ha la sua descrizione a 360°.
Adoro l'impronta psicologica che infonde nei protagonisti, gli intrecci tra esoterismo e soprannaturale.
In questo romanzo Natascia ha voluto intensificare il valore della vendetta e della giustizia e che chi commette errori prima o poi dovrà pagare il suo peccato, volente o nolente.
Posso definire Gillian come la paladina della giustizia, colei che si incarica della vendetta altrui e impugnando le armi e tutta la forza possibile, intraprende una battaglia cruenta contro l'ingiustizia per castigare i colpevoli.
Il romanzo vuole trasmettere al lettore la possibilità che la vendetta ti rende dipendente da essa facendoti credere che ti libererai del dolore solo quando non avrai la tua vendetta e farai soffrire i tuoi persecutori. Essa è un desiderio che ti rende cieco, ti offusca la mente e che devi soddisfare a qualunque costo. Questa rabbia repressa deve essere appagata poiché da un momento all'altro potrebbe esplodere e rivelarsi peggiore di quanto è. Si deve però avere pazienza, osservare il nemico, studiarlo e porre in atto tutto il coraggio e la forza che si hanno. Solo con la vendetta ci si libera da quel senso di impotenza e rabbia che si è susseguita nel tempo. La vendetta è un piatto che va servito freddo.
Nel romanzo viene evidenziato anche un altro elemento: il bullismo. Sappiamo che il bullismo oggi giorno sta dilagando ovunque, bambini innocenti e indifesi che vengono presi di mira da ragazzi emotivamente più forti. Quei bambini vittime di questi fatti, subiscono un crollo psicologico che li renderà deboli per tutta la vita finché non riescono ad abbandonare quel dolore e quella rabbia repressa e chi sarà fortunato a vendicarsi dei carnefici.
Il romanzo mi è piaciuto molto, ho adorato le scene splatter e quelle di massima suspance. Adoro sentire quel brivido che corre lungo la schiena durante la lettura di queste scene.
E' stata una lettura molto avvincente e inquietante al tempo stesso. Consiglio appassionatamente la lettura per gli amanti del genere, sono sicura che resterete fieri e contenti alla fine della lettura.
Raffaella
E' un romanzo ben diverso da quelli che ci si aspetta solitamente. Posso dire che Natascia lascia un segno indelebile in ogni romanzo che elabora. Ogni suo romanzo è caratterizzato da un intreccio della realtà con il mondo paranormale ed occulto. Le sue storie sono basate principalmente su eventi accaduti nel passato che si ripercuotono sulla realtà: vendetta, amore e terrore sono gli elementi che ricorrono nei suoi romanzi.
Nelle sue storie non esiste un solo protagonista ma ogni personaggio che entra nella storia ha la sua descrizione a 360°.
Adoro l'impronta psicologica che infonde nei protagonisti, gli intrecci tra esoterismo e soprannaturale.
In questo romanzo Natascia ha voluto intensificare il valore della vendetta e della giustizia e che chi commette errori prima o poi dovrà pagare il suo peccato, volente o nolente.
Posso definire Gillian come la paladina della giustizia, colei che si incarica della vendetta altrui e impugnando le armi e tutta la forza possibile, intraprende una battaglia cruenta contro l'ingiustizia per castigare i colpevoli.
Il romanzo vuole trasmettere al lettore la possibilità che la vendetta ti rende dipendente da essa facendoti credere che ti libererai del dolore solo quando non avrai la tua vendetta e farai soffrire i tuoi persecutori. Essa è un desiderio che ti rende cieco, ti offusca la mente e che devi soddisfare a qualunque costo. Questa rabbia repressa deve essere appagata poiché da un momento all'altro potrebbe esplodere e rivelarsi peggiore di quanto è. Si deve però avere pazienza, osservare il nemico, studiarlo e porre in atto tutto il coraggio e la forza che si hanno. Solo con la vendetta ci si libera da quel senso di impotenza e rabbia che si è susseguita nel tempo. La vendetta è un piatto che va servito freddo.
Nel romanzo viene evidenziato anche un altro elemento: il bullismo. Sappiamo che il bullismo oggi giorno sta dilagando ovunque, bambini innocenti e indifesi che vengono presi di mira da ragazzi emotivamente più forti. Quei bambini vittime di questi fatti, subiscono un crollo psicologico che li renderà deboli per tutta la vita finché non riescono ad abbandonare quel dolore e quella rabbia repressa e chi sarà fortunato a vendicarsi dei carnefici.
Il romanzo mi è piaciuto molto, ho adorato le scene splatter e quelle di massima suspance. Adoro sentire quel brivido che corre lungo la schiena durante la lettura di queste scene.
E' stata una lettura molto avvincente e inquietante al tempo stesso. Consiglio appassionatamente la lettura per gli amanti del genere, sono sicura che resterete fieri e contenti alla fine della lettura.
Raffaella
Bellissima recensione..
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