SINOSSI
Lorenzo Torrisi. Uno scrittore di successo. Un imbroglione. Bloccato nella fase REM del sonno cerca un modo per tornare a “casa”. La sua, un’evasione da un sogno per tornare alla realtà oppure un’evasione dalla realtà per tornare in un sogno?
RECENSIONE
Dal titolo e dalla sinossi si può capire qualcosa del libro, incentrato sulla fase rem, acronimo inglese che si traduce con 'rapido movimento degli occhi' (rapid eyes moviment),ed è la fase che precede il sonno profondo. In questi momenti tutto il corpo è paralizzato tranne i muscoli oculomotori e quelli del canale uditivo, si manifesta all'incirca 3 o 4 volte a notte.
Ogni
parola ha infiniti significati.
Bacia
la persona sbagliata. Quella irrilevante. Ignora la chimica. Osserva
i gesti. Sii felice.
Leggendo la prefazione, credevo che il libro prendesse una svolta molto riflessiva, così non è stato.
Andando avanti con la lettura, ho iniziato ad incontrare degli ostacoli.
Il protagonista, Lorenzo, è un personaggio eccessivamente presuntuoso, al limite dell' irrealtà -Es: è andato a fare un colloquio di lavoro e si è mostrato maleducato, a dir poco.-
Lorenzo è stato, per me, un grosso punto di domanda, con tutte le sue incoerenze -dall'essere uno scrittore ad odiare l'odore dei libri vecchi, all'essere una persona stimata a lamentarsi addirittura di alcuni omaggi regalatogli.-
Il libro è come diviso in due: Lorenzo, il protagonista, quando entra nella fare rem cambia universo e, da qui, prende spunto per i suoi libri.
Queste due divisioni si capiscono dal tempo verbale. La scelta dell'autore di cambiare i tempi aiuta il lettore, ma a mio parere non lo facilita. Molte volte mi perdevo nei meandri dei pensieri e dovevo riguardare i tempi per capire chi era a pensare o a parlare in quel momento.
La lettura è piena di punti, nessun' altra punteggiatura è stata usata più di una manciata di volte e questo spezza i pensieri, i gesti, gli avvenimenti.
Non posso entrare nello specifico della trama, perchè sinceramente non ho colto il messaggio, e per questo mi scuso, perchè forse sono stata io a non capirlo.
Il libro dovrebbe essere centrato su una fase del sonno, quindi una fase confusionale. Alla fine del libro credevo che Lorenzo avrebbe dato una giustificazione o qualsiasi altra cosa a questi spazi temporali, ma così non è stato, entrambi gli 'universi' ritornano agli inizi.
Mi è piaciuta molto la prefazione, sia per come è stata scritta, sia per il contenuto. Sembrava una poesia, ne sono rimasta molto affascinata. Purtroppo non sono riuscita a cogliere molte sfumature del libro e mi sono dovuta far aiutare dallo scrittore stesso.
Ciò che si legge in un libro, che sia bello o brutto, è ciò che arriva al lettore. Se al lettore non arriva il 'filo' della storia, non può chiedere allo scrittore cosa voleva dire.
INTERVISTA ALL'AUTORE
In quanto tempo hai scritto il libro?
Ho scritto il romanzo in circa un anno
perché hai scelto di fare un personaggio così presuntuoso? lo hai scelto per una motivazione?
Diciamo che sono molto autobiografico, tante sfumature del personaggio fanno parte di me, poi penso non sia così presuntuoso, si contraddice spesso, la presunzione è una specie di corazza, attaccare per paura d'essere attaccati.
in cosa pensi si sia contraddetto Lorenzo?
In tante cose ma la manifestazione più palese è quando parla del pubblico
Io l'ho notata quando parla dei libri, essendo uno scrittore dovrebbe amarli, non odiare l'odore di quelli vecchi, è una riflessione di Lorenzo o anche tua? Preferisci gli ebook?
In quel caso è una riflessione di Lorenzo, fa parte del suo personaggio, del suo essere "imbroglione", non è uno scrittore. Personalmente preferisco il cartaceo, anche se credo l'ebook sia un'ottima cosa. Da l'opportunità di leggere tanto senza spendere molto questo secondo me rende il lettore più "coraggioso", meno prudente nello scegliere autori sconosciuti.
Che morale volevi dare il tuo libro?
Non la direi neanche sotto tortura Non esiste una morale universale ognuno può prende quello che sente di aver compreso. Questo libro è un insieme di paranoie che mi appartengono, in questo caos ci sono le risposte.
Vuoi parlare delle tue paranoie?
Ne sono tante. Troppe. Scrivere mi aiuta ad esorcizzarle, ci sono molte suggestioni forti, macabre, in ciò che scrivo, quasi nulla è una bugia cerco di essere il più sincero possibile con il pubblico
Quindi immagino che anche tu stai passando una fase come quella del protagonista
In un certo senso si, la rabbia è la stessa
Perché hai scelto quel titolo?
REM è la fase più profonda del sonno, il tema su cui gira il romanzo è questo. Anche se la trama è bugiarda sui contenuti del romanzo a mio avviso molto reali.
SABRINA
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