Una canzone per te è il titolo del nuovo romanzo rosa dalla penna di Emily Pigozzi in uscita il 29 Giugno con HarperCollins. Sullo sfondo dei meravigliosi paesaggi delle colline toscane assistiamo ad una storia d'amore dolce e romantica sulle seconde possibilità della vita.
DATA DI PUBBLICAZIONE: 29 Giugno 2018
TITOLO: Una canzone per te
AUTORE: Emily Pigozzi
GENERE: rosa contemporaneo
EDITORE: HarperCollins
TRAMA
Le note morbide della chitarra riempiono la sera tutto intorno a noi. I colori del tramonto, il profumo dell'erba fresca, la brezza leggera... è tutto così dolce, pieno di vita e di promesse di felicità. Sto ferma e lo assaporo, pensando che non c'è altro posto dove vorrei essere...
Sono passati sei anni e la vita di Iris è stata completamente stravolta. Prima la morte del padre e poi quella del nonno l'hanno resa adulta di colpo, costringendola a mettere da parte i sogni e a lavorare sodo per non perdere la tenuta di famiglia in Toscana. Le manca tutto della sua spensierata adolescenza, le manca soprattutto Enea, che se n'è andato per inseguire la sua carriera di musicista senza guardarsi indietro, lasciandole solo ricordi e una canzone.
Poi all'improvviso rieccolo Enea, il ragazzo della sua adolescenza, ma anche l'uomo affascinante e di successo che è diventato. E ha una nuova canzone per lei.
Ho vagato per tanto tempo in una strana nebbia fatta di lusinghe. Mi sono svegliato un mattino, e tutti i miei sogni erano lì per me. Dovevo solo afferrarli. Il prezzo da pagare era dimenticare chi ero. Come in una favola, non ti sembra? E poi quei giorni si sono fatti mesi e anni, e io non ho più avuto il coraggio di affrontare quello che avevo lasciato indietro. Andare avanti era più facile, e ogni attimo mi illudevo di aver trovato la vera felicità. Ma adesso che ho rivisto te, e ho rivisto questi tramonti dipinti di rosso e di viola, profumati di terra, mi sono reso conto che non avevo capito proprio niente.
Mi svegliavo ogni mattina senza sapere dove, ma avevo sempre il tuo nome in bocca, fermo tra le labbra e il cuore. Quel buffo soprannome, quel nomignolo solo nostro, quello della confidenza e dei momenti più dolci. Come una musica perfetta.
Allora sono partito senza dire niente, come se avessi rotto un incantesimo. L'ho fatto per venire a cercarti. E adesso tu sembri chiedermi chi sono, come se avessi paura di non conoscermi più. Io che ero parte di te, che ti ho vista crescere e diventare donna tra le mie mani. E il guaio è che hai ragione, maledizione. Tu hai sempre ragione, Sisi. Persino quando hai torto.
Chi sei adesso, Iris? Cosa ne è stato di noi?
Mentre aspetto di scoprirlo, faccio l'unica cosa che so fare bene, o almeno credo.
Ti scrivo una canzone.
Sono passati sei anni e la vita di Iris è stata completamente stravolta. Prima la morte del padre e poi quella del nonno l'hanno resa adulta di colpo, costringendola a mettere da parte i sogni e a lavorare sodo per non perdere la tenuta di famiglia in Toscana. Le manca tutto della sua spensierata adolescenza, le manca soprattutto Enea, che se n'è andato per inseguire la sua carriera di musicista senza guardarsi indietro, lasciandole solo ricordi e una canzone.
Poi all'improvviso rieccolo Enea, il ragazzo della sua adolescenza, ma anche l'uomo affascinante e di successo che è diventato. E ha una nuova canzone per lei.
ESTRATTO
Ho vagato per tanto tempo in una strana nebbia fatta di lusinghe. Mi sono svegliato un mattino, e tutti i miei sogni erano lì per me. Dovevo solo afferrarli. Il prezzo da pagare era dimenticare chi ero. Come in una favola, non ti sembra? E poi quei giorni si sono fatti mesi e anni, e io non ho più avuto il coraggio di affrontare quello che avevo lasciato indietro. Andare avanti era più facile, e ogni attimo mi illudevo di aver trovato la vera felicità. Ma adesso che ho rivisto te, e ho rivisto questi tramonti dipinti di rosso e di viola, profumati di terra, mi sono reso conto che non avevo capito proprio niente.
Mi svegliavo ogni mattina senza sapere dove, ma avevo sempre il tuo nome in bocca, fermo tra le labbra e il cuore. Quel buffo soprannome, quel nomignolo solo nostro, quello della confidenza e dei momenti più dolci. Come una musica perfetta.
Allora sono partito senza dire niente, come se avessi rotto un incantesimo. L'ho fatto per venire a cercarti. E adesso tu sembri chiedermi chi sono, come se avessi paura di non conoscermi più. Io che ero parte di te, che ti ho vista crescere e diventare donna tra le mie mani. E il guaio è che hai ragione, maledizione. Tu hai sempre ragione, Sisi. Persino quando hai torto.
Chi sei adesso, Iris? Cosa ne è stato di noi?
Mentre aspetto di scoprirlo, faccio l'unica cosa che so fare bene, o almeno credo.
Ti scrivo una canzone.
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