venerdì 13 luglio 2018

RECENSIONE "L'amore che non sei" di Cristina Origone

Buon pomeriggio lettori, oggi Raffaella ci parla de L'amore che non sei, il romanzo di narrativa contemporanea dalla penna emozionante di Cristina Origone uscito nel Novembre dello scorso anno con Libromania. Una storia intensa e struggente sulla famiglia, sui rapporti genitori-figli, sui sogni, sui segreti e sull'amore di cui abbiamo sempre bisogno. 


TITOLO: L'amore che non sei
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Cristina Origone
DATA D’USCITA: 28 Novembre 2017
EDITORE: Libromania
GENERE: narrativa contemporanea
NARRAZIONE: pov femminili in terza persona
AMBIENTAZIONE: Genova
CATEGORIA: seconde possibilità
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTE: Greta, adolescente che vive le prime difficoltà; Anna, madre di Greta.






TRAMA

La storia di Greta inizia da amori sbagliati e scoperte tipiche dell'adolescenza: punti di riferimento che svaniscono e legami che credeva indissolubili che vengono meno causano un dolore che sembra insopportabile. Quando tutto sembra perso e autodistruggersi appare l'unica soluzione, gli incontri con una serie di persone speciali e in particolare con Federico, che diventa il suo angelo custode, riaccendono la sua immaginazione e quella capacità di sognare che credeva perduta. Una storia d'amore che è anche una storia familiare intensa e travolgente su temi delicati e difficili come la malattia, il rapporto con la famiglia, il corpo, l’amicizia.

RECENSIONE

l'amore che non sei cristina origone
Fin da quando ho conosciuto Cristina Origone e letto i suoi romanzi, sono rimasta affascinata dal suo stile, dalla sua capacità di rendere vivi i personaggi e intense  le emozioni. L'amore che non sei è una storia diversa dai precedenti romanzi dell'autrice, non è un rosa ma è un romanzo di narrativa che narra i rapporti familiari, le difficoltà di una famiglia e i segreti celati per tanti anni. L’autrice ci fa entrare nella vita di Greta, la protagonista adolescente che sin dalle prime pagine riesce a toccare il cuore del lettore. Greta è un’anima fragile che non riesce a spiccare il volo e attraverso l’autodistruzione placa in qualche modo i suoi demoni e la sua sofferenza. Si sente diversa dagli altri, inadeguata agli occhi degli altri, ha sempre paura di sbagliare e di dire una cosa sbagliata. Le piace il silenzio, le piace nascondersi dal mondo e lasciarsi invadere dalla musica che molte volte riesce a rappresentare con le note il suo stato d'animo del momento e riesce a liberarla dalla sofferenza che la affligge. L’adolescenza è l’età più difficile, il momento più complicato che ogni persona deve affrontare. È il momento delle insicurezze, delle prime volte, dei momenti spensierati ma anche delle frustrazioni, delle assenze, dei momenti drammatici che ognuno di noi vive e affronta in modo diverso. Greta ci fa entrare nella sua vita imperfetta, piena di paure, rabbia repressa, dolore per la perdita e per le assenze. Ci fa conoscere suo fratello Francesco, il piccolo supereroe di casa che con le sue guance paffute e le sue domande infantili e dolci ci regala un po' di tenerezza. Ci fa conoscere Anna, la madre di Greta e Francesco, una donna combattiva che fa tanti sacrifici per la famiglia e trascura se stessa. Poi c'è il nonno di Greta, un uomo che ha tanti segreti e tanti rimpianti, sbagli che ha commesso ed ha procurato tanto male alla famiglia.
Ed infine c'è Federico, la persona più importante per Greta. Federico è l'evasione di Greta, il suo porto sicuro, il guerriero forte e spietato, la persona con cui si confida e che la capisce e la ama in ogni sua imperfezione. Lui fa bene all'anima di Greta e lei lo tiene stretto a sé come se fosse un bene prezioso. In un'assolata estate genovese entriamo nei ricordi di Anna, nel suo dolore e nel suo passato, nei segreti del nonno, nella voglia di Greta di combattere contro il mondo. Una storia intensa che trasuda dolore e voglia di ricominciare. Tutti i protagonisti lasciano un'impronta al lettore, ognuno ha il suo perché e il suo come. La mia preferita è Greta, mi sono immedesimata in lei, ho visto con i suoi occhi il dolore che cerca sempre di inghiottirla e di procurarle del male. Ho amato Anna che nonostante tutti i suoi sforzi e tutti i sacrifici per i figli, trascura se stessa, perdendo la vitalità che l'ha sempre accompagnata per tutta la vita. Per amore è disposta a tutto anche se a volte i figli non comprendono tutti i sacrifici che i genitori fanno per loro, per farli stare bene e tenerli al caldo nei giorni di freddo. Anche il nonno ha la sua influenza nel romanzo: da lui ha inizio tutta la storia. Anche Mimì mi è piaciuta. E' un'anima fragile come Greta che riesce a combattere i demoni e a rialzarsi più forte di prima. Perché si può sempre ricominciare, ogni momento può essere un nuovo inizio per dare una svolta alla nostra vita. Occorre scavare nel passato e nei ricordi per riuscire a capire il presente.
Cristina Origone riesce sempre a caratterizzare personaggi complessi, a descrivere le loro emozioni con una tale intensità da renderli veri e a regalarci degli insegnamenti. La Origone non ci risparmia niente, non ci risparmia le parole forti, non ci risparmia il dramma e l'angoscia che trasuda pagina dopo pagina. A mio parere è il romanzo migliore di Cristina. Mi ha fatto innamorare di questo storia che trasuda dolore, non risparmiandoci momenti crudi e dolorosi. La famiglia è il nostro rifugio, è il motore da cui traiamo insegnamento, è il luogo in cui ci ritroviamo quando abbiamo bisogno di affetto, calore e amore. Ma a volte può diventare un luogo angusto, freddo e pieno di dolore che non fa altro che affliggerci e distruggerci dentro. E quando i segreti vengono a galla non possiamo lasciarsi trasportare dalla corrente, non possiamo arrenderci, dobbiamo combattere e aggrapparci a qualunque cosa pur di sopravvivere. L'evoluzione dei personaggi, il rapporto madre-figli e padre-figli e l'amore sbagliato e insano sono i punti cardini del romanzo. L'amore che non sei è un romanzo struggente che intreccia i legami familiari, i sogni di una adolescente che vuole spiccare il volo, un viaggio all'insegna della verità, della scoperta di se stessi, della speranza di ricominciare a vivere e soprattutto dell'amore. Perché l'amore ci salva sempre. Ieri, oggi e domani. 

Raffaella



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