Buon pomeriggio lettori, oggi Raffaella ci parla di Consume me, il romanzo dark paranormal romance di Elvereth Ahn. Avete mai conosciuto il Male in ogni sua forma e sfumatura? Hope Anderson è un'anima marchiata dal simbolo del Diavolo sin dall'infanzia. Sarà compito di Evil, figlio del Diavolo risvegliare in lei la crudeltà e l'oscurità per risorgere nel regno del Male.
TITOLO: Consume me
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Elvereth Ahn
DATA D’USCITA: 4 Luglio 2018
EDITORE: self publishing
GENERE: dark paranormal romance
NARRAZIONE: pov femminile e maschile in prima persona
AMBIENTAZIONE: New York
FINALE: no cliffhanger
COPPIA: Hope Anderson, donna marchiata dal Diavolo fin dall'infanzia; Evil, figlio del Diavolo.
TRAMA
Evil:
Sono nato in una notte senza luna e senza stelle. Un benvenuto perfetto per chi nasce con l’anima nera.
Amo distruggere, arrecare dolore. Amo sentire le urla dei dannati.
Perché sono il figlio del Diavolo e le tenebre sono la mia casa.
Devo portare a termine una missione: infangare d’oscurità l’anima di una donna marchiata fin dall’infanzia. Hope Anderson.
Lei rappresenta il punto di svolta per noi demoni.
Per l’Inferno.
Ma non era previsto che risvegliasse in me l’unica cosa che ho cercato di sopprimere fin da quando ne ho memoria.
Hope:
Sono merce di scambio.
La mia vita non mi appartiene. Lo conferma il pentacolo capovolto impresso sul palmo della mia mano sinistra.
Il simbolo del Diavolo.
Ho scoperto parti di me che nemmeno pensavo esistessero: il desidero di fare del male, la sete di vendetta, la voglia di vedere scorrere il sangue.
Il buio che mi ha sempre tormentata, ora, mi ammalia. Mi seduce grazie a degli occhi rossi capaci di consumarmi con una passione deviata.
Il loro richiamo è potente e non riesco a resistere.
O, forse, non voglio resistere.
Questa visione permette di identificare un essere vivente come "buono" o "cattivo". Il Bene e il Male non sono considerati assoluti, ma relativi: sono le nostre azioni, i nostri comportamenti che si identificano in una delle due facce inducendoci ad interpretare la natura delle nostre scelte. Hope e Evil sono la massima interpretazione del Male, della lussuria, dell'anima corrotta e deviata. Incarnano il peccato, la perdizione, l'oscurità. Hope è un'anima marchiata fin dall'infanzia dal simbolo del Diavolo. Il Male è sempre esistito in lei sotto forma di rabbia e di vendetta, non ha mai potuto compiere le sue scelte e nel tempo questa oscurità insita in lei ha cominciato a fuoriuscire pian piano. Evil è un dannato, è destinato a vivere nel buio perché è il figlio della massima rappresentazione del Male: il Diavolo, colui che ha rifiutato di seguire le schiere degli angeli di Dio e che è stato condannato alla dannazione eterna. Evil è l'incarnazione della lussuria, della bellezza peccaminosa e tentatrice. Hope è affascinata da lui, dal suo corpo perfetto, dai suoi occhi rossi e predatori, dal suo tocco esperto che la fa incendiare.
Viene trascinata in un vortice di sensazioni di puro desiderio carnale, di dipendenza dal suo corpo, dalle emozioni e dal tormento che è in grado di suscitare in lei. Elvereth Ahn è abile nel ricalcare la corruttibilità dell'animo umano, la malvagità, il peccato e la vendetta di cui si macchia. Esplora la sfera sensoriale delle emozioni e delle sensazioni, entra nel significato del Bene e nel Male e lo fa con una tale maestria da riuscire a offuscare il confine che divide l'uno dall'altro. Hope è una protagonista forte e coraggiosa che nonostante il destino avverso, cerca di non arrendersi e di combattere per cambiarlo. Evil corrompe la sua anima umana, la porta ad abbracciare il Male, a cibarsi di esso, ad ardere nelle fiamme dell'Inferno e a sentirsi più viva, più forte e potente. Due protagonisti molto diversi da tutti i libri che ho letto. Non è la solita fiaba dove il cattivo di turno si redime ed abbraccia l'amore dolce e romantico. No, non è un libro di questo genere. Unica pecca è la ripetizione di alcuni concetti e frasi che a mio parere rallentano la lettura. Consume me esplora la sfera del dark, della psicologia, delle anime dannate che vivono per il Male e si nutrono di esso. Non c'è pietà, non c'è redenzione, non c'è bontà. Solo il Male in ogni sua forma e sfumatura. La vera Hope è pronta a fuoriuscire, a vivere e a cibarsi della lussuria per Evil!
Raffaella
Amo distruggere, arrecare dolore. Amo sentire le urla dei dannati.
Perché sono il figlio del Diavolo e le tenebre sono la mia casa.
Devo portare a termine una missione: infangare d’oscurità l’anima di una donna marchiata fin dall’infanzia. Hope Anderson.
Lei rappresenta il punto di svolta per noi demoni.
Per l’Inferno.
Ma non era previsto che risvegliasse in me l’unica cosa che ho cercato di sopprimere fin da quando ne ho memoria.
Hope:
Sono merce di scambio.
La mia vita non mi appartiene. Lo conferma il pentacolo capovolto impresso sul palmo della mia mano sinistra.
Il simbolo del Diavolo.
Ho scoperto parti di me che nemmeno pensavo esistessero: il desidero di fare del male, la sete di vendetta, la voglia di vedere scorrere il sangue.
Il buio che mi ha sempre tormentata, ora, mi ammalia. Mi seduce grazie a degli occhi rossi capaci di consumarmi con una passione deviata.
Il loro richiamo è potente e non riesco a resistere.
O, forse, non voglio resistere.
RECENSIONE
Bene e Male sono due facce della stessa medaglia che da sempre si fronteggiano, si fondono, cercano di prevalere l'uno sull'altro. Sono diametralmente opposti e incompatibili: la luce contro l'oscurità, il positivo contro il negativo, la forza divina che costruisce e la malvagità che distrugge. Si è sempre parlato della distinzione tra Bene e Male nella religione, nei poemi dei filosofi, nella Divina Commedia di Dante Alighieri, nei libri. Questa visione permette di identificare un essere vivente come "buono" o "cattivo". Il Bene e il Male non sono considerati assoluti, ma relativi: sono le nostre azioni, i nostri comportamenti che si identificano in una delle due facce inducendoci ad interpretare la natura delle nostre scelte. Hope e Evil sono la massima interpretazione del Male, della lussuria, dell'anima corrotta e deviata. Incarnano il peccato, la perdizione, l'oscurità. Hope è un'anima marchiata fin dall'infanzia dal simbolo del Diavolo. Il Male è sempre esistito in lei sotto forma di rabbia e di vendetta, non ha mai potuto compiere le sue scelte e nel tempo questa oscurità insita in lei ha cominciato a fuoriuscire pian piano. Evil è un dannato, è destinato a vivere nel buio perché è il figlio della massima rappresentazione del Male: il Diavolo, colui che ha rifiutato di seguire le schiere degli angeli di Dio e che è stato condannato alla dannazione eterna. Evil è l'incarnazione della lussuria, della bellezza peccaminosa e tentatrice. Hope è affascinata da lui, dal suo corpo perfetto, dai suoi occhi rossi e predatori, dal suo tocco esperto che la fa incendiare.
Viene trascinata in un vortice di sensazioni di puro desiderio carnale, di dipendenza dal suo corpo, dalle emozioni e dal tormento che è in grado di suscitare in lei. Elvereth Ahn è abile nel ricalcare la corruttibilità dell'animo umano, la malvagità, il peccato e la vendetta di cui si macchia. Esplora la sfera sensoriale delle emozioni e delle sensazioni, entra nel significato del Bene e nel Male e lo fa con una tale maestria da riuscire a offuscare il confine che divide l'uno dall'altro. Hope è una protagonista forte e coraggiosa che nonostante il destino avverso, cerca di non arrendersi e di combattere per cambiarlo. Evil corrompe la sua anima umana, la porta ad abbracciare il Male, a cibarsi di esso, ad ardere nelle fiamme dell'Inferno e a sentirsi più viva, più forte e potente. Due protagonisti molto diversi da tutti i libri che ho letto. Non è la solita fiaba dove il cattivo di turno si redime ed abbraccia l'amore dolce e romantico. No, non è un libro di questo genere. Unica pecca è la ripetizione di alcuni concetti e frasi che a mio parere rallentano la lettura. Consume me esplora la sfera del dark, della psicologia, delle anime dannate che vivono per il Male e si nutrono di esso. Non c'è pietà, non c'è redenzione, non c'è bontà. Solo il Male in ogni sua forma e sfumatura. La vera Hope è pronta a fuoriuscire, a vivere e a cibarsi della lussuria per Evil!
Raffaella
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