domenica 23 settembre 2018

RECENSIONE "La morte ci ha fatto incontrare" di K.A. Merikan

Buon pomeriggio lettori, oggi Lara ci parla de La morte ci ha fatto incontrare, il romanzo dark lgbt del duo K.A. Merikan uscito qualche giorno fa con la Quixote Translations. La morte farà incontrare Robert e Nathan, il destino li terrà uniti fino a quando la morte non tornerà a bussare alla loro porta. Una storia intensa ed emozionante dalle regine del romance lgbt.


TITOLO: La morte ci ha fatto incontrare
TITOLO ORIGINALE: We met in death
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: K.A. Merikan
DATA D’USCITA: 14 Settembre 2018
EDITORE: Quixote Translations
GENERE: dark erotic lgbt
NARRAZIONE: pov maschile in terza persona
AMBIENTAZIONE: Texas / California
FINALE: no cliffhanger
COPPIA: Robert, malavitoso; Nathan, escort.





TRAMA


Dopo anni al servizio di uno strozzino, Robert ha chiuso con il sangue e la violenza. Tutto ciò che gli resta è un mucchio di denaro e una vita intera di rimpianti. Non c’è altra via d’uscita da quel tipo di lavoro se non dentro a un sacco per cadaveri. Così, Robert decide di uccidersi. Ma proprio la notte in cui decide di compiere il proprio destino, la sorte gli offre una possibilità di redenzione. Quando Robert salva un giovane e affascinante escort da una morte orribile, non ha idea di aver dato inizio a ben più che un estremo tentativo di provare che, dentro alla sua dura corazza, c’è un uomo onesto. Incantevole, arguto e tutto sorrisi, Nathan è tutto ciò che Robert può sperare di sognare ed è anche pronto a cadere tra le braccia del suo burbero protettore. Robert, d’altro canto, non è mai stato con un uomo e dovrà prima combattere i propri demoni per poter accettare che l’unica cosa che desidera è fare suo Nathan. Con il suo ex-capo alle calcagna, il tempo sta per scadere e Robert potrebbe non avere la possibilità di scegliere prima che sia troppo tardi. E, cosa più importante di tutte, Robert non si fermerà di fronte a niente per proteggere l’uomo che lo ha fatto sentire vivo di nuovo, l’unico che si frappone tra lui e l’abisso.

AVVERTENZA: Questa storia contiene scene di violenza, tortura, riferimenti al suicidio, linguaggio offensivo, personaggi moralmente ambigui, omofobia e linguaggio omofobo.



RECENSIONE

Le Merikan sono una garanzia, qualunque storia raccontino e qualunque genere tocchino sono assolutamente geniali. Non hanno nessun timore di sperimentare, di mischiare e di intrecciare svariati generi. Che sia dolcezza ed arcobaleni infiniti, dark crudo e volgare, fantasy o realtà, loro sono perfette. La scrittura ricca di particolari, la fluidità che porta a divorare i loro libri in un turbinio di emozioni le rende delle vere regine nel panorama dei romance lgbt.
Soprattutto durante questa lettura però mi è saltata all'occhio una cosa che diamo per scontato troppe volte: la perfezione assoluta della traduzione e la meravigliosa trasposizione italiana che hanno reso questo romanzo perfetto, fluido con un linguaggio quasi musicale. Sono convinta che sia stata un'impresa non facile, quindi complimenti. Due uomini stanno pagando il prezzo delle loro scelte davanti alla morte ma il destino ha altri piani e l’intrecciarsi dei loro cammini li porterà verso la redenzione e l'accettazione, la pace e la normalità, almeno fino a quando la morte non tornerà a richiedere il suo tributo. Due uomini all'opposto, due personalità così distanti, Robert e Nathan ognuno delineato perfettamente: dall'esteriorità che mostrano al mondo fino ai demoni interiori, le paure e il dolore. Robert è la negazione dell'io, corroso dai peccati compiuti, crudo, duro, in lotta continua tra istinto e razionalità. Nei momenti dove si lascia andare è capace anche di umanità e tenerezza, ma appena i muri risalgono e la negazione prende il sopravvento si trasforma in un vero bullo, il peggiore a mio avviso, parole atte a ferire, denigrare ed uccidere dentro il povero Nathan. Dal canto suo Nathan che sembra così superficiale all'inizio e poco di spessore esteriormente, si dimostra un uomo generoso e meraviglioso, desideroso di essere accettato per quello che è davvero nel profondo. Ha compiuto degli errori in nome di questo bisogno e ne sta pagando il prezzo ma invece di soccombere, dimostra forza e determinazione pur di non rinunciare al suo diritto di essere gay, di essere "IO". Ho provato una profonda empatia per entrambi, pena per le loro sofferenze e i loro turbamenti.
La loro rocambolesca avventura per sfuggire alla morte è un mix di azioni violente, pensieri cupi, parole crudeli, momenti di dolcezza e sesso bollente, di conoscenza di se stessi e dell'altro, di accettazione e di speranze. Bello, intenso e molto profondo si toccano tantissimi aspetti come l'ignoranza che genera denigrazione e bullismo, cattiveria e violenza gratuita. La famiglia di Robert è un cardine della storia: ognuno è descritto con una peculiarità specifica, molto bello il rapporto che instaurano con Nathan e le difficoltà di Robert nei loro confronti. È un romance dark per la violenza e le torture che troviamo, assolutamente adrenalinico cattura ed emoziona. Ma ciò che più mi ha fatto stringere la gola e soffrire è stata la violenza delle parole, la violenza psicologica che però viene mitigata e poi soppiantata dall’amore. Super consigliato perché le Merikan meritano ma soprattutto qui ci fanno sognare, emozionare e riflettere.

Lara



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