lunedì 17 dicembre 2018

RECENSIONE "Oblak" di Alice Winchester

Buona sera lettori, Raffaella ci parla di Oblak, il nuovo romanzo rosa di Alice Winchester uscito oggi in self. Un romanzo struggente e potente sulla guerra, sulle colpe dei padri e su un amore che supera la lontananza e le difficoltà. Venite a conoscere la storia di Gaia e Matej. 


TITOLO: Oblak
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Alice Winchester
DATA D’USCITA: 17 Dicembre 2018
EDITORE: self publishing
GENERE: rosa contemporaneo
NARRAZIONE: pov femminile e  maschile in prima persona
AMBIENTAZIONE: Italia - Sarajevo
FINALE: no cliffhanger
COPPIA: Gaia Bianco, ballerina sognatrice; Matej, amato di Gaia.


TRAMA

«Devi promettermi che non darai più così poco valore alla tua vita. La vita è un dono e non dovrai mai sprecarlo, qualsiasi cosa succeda.» Lo fissai, emozionata. «Te lo prometto.»

Gaia e Matej si conoscono sin da bambini e appartengono a due mondi lontani: lei vive a Firenze, lui a Sarajevo. Amarsi per loro è inevitabile. Fino all'aprile del 1992, in cui tutto cambia. Sono passati otto anni da quando Gaia è fuggita dalla terribile guerra che ha devastato la Bosnia e le ha portato via l'amore. Ha rinnegato la sua famiglia dopo averne scoperto il vero volto di una cosca potente e spietata ma, aggrappandosi alla promessa fatta a Matej, non ha mai mollato, pur sentendosi morta dentro.

Sola.
Ma se, invece, qualcuno non l'avesse mai persa di vista?
Se qualcuno, nell'ombra, avesse scelto di odiare per sopravvivere al tradimento?
La vita di Gaia sta per essere stravolta.
In un presente amaro si riaffaccia con prepotenza il passato che forse non sarà così dolce come lo ricordava.



RECENSIONE

Ancora una volta Alice Winchester ci stupisce con la sua nuova storia e con la potenza delle emozioni che trasmette. La sua scrittura semplice e coinvolgente che cattura il lettore, ci fa entrare sin dalla prima pagina nella storia. Con le sue parole crude, potenti, dure e dirette e con le sue caratterizzazioni psicologiche dei protagonisti ci regala una storia intensa con qualche tinta dark: desiderio, vendetta, amore. Leggere la storia di Gaia e Matej ci trasporta in una serie di emozioni che ci fa battere il cuore e ci fa provare una serie di emozioni contrastanti.
Dolore, sfiducia, amicizia, rinascita, odio e amore rendono questa storia semplicemente incantevole. Siamo a Sarajevo negli anni novanta nel pieno del conflitto armato tra Bosnia ed Erzegovina. In questo scenario drammatico si svolge la storia di Gaia e Matej, due bambini sognatori e innocenti come lo sono tutti i bambini a quell’età. Gaia è una ballerina bellissima, un angelo dolce che con quei suoi occhi celesti del blu del mare e con quel tulle leggiadro con cui sembra volare verso il cielo, incanta il piccolo Matej. Due anime innocenti che rappresentano i colori, la bellezza del mondo e che sono in grado di schiacciare il grigiore e l’aridità della guerra. Matej vede Gaia come una Oblak, nuvola. Una nuvola soffice e candida che volteggia libera nell’aria. Il loro è un amore adolescenziale e impossibile, una passione che divampa, che si infrange prima ancora di iniziare. I sogni della piccola Gaia si sbriciolano, il suo amore per la danza e tutta la vitalità che la caratterizzava, si distruggono in mille pezzi. Pagina dopo pagina, flashback dopo flashback viviamo il dolore della lontananza tra Gaia e Matej. Entrambi rinascono come persone diverse: Gaia sopravvive con il dolore nel petto, ha visto la morte davanti agli occhi e non ha più sogni perché quelli che aveva si sono infranti dal primo fino all’ultimo; Matej uccide il suo vero io e rinasce come una persona nuova, diversa e più forte, rinnegando l’amore che lo rende fragile e odiando la persona che è stata in passato. Ho ammirato Gaia e la sua incrollabile forza di sopravvivere, di non mollare mai e di amare sempre e comunque Matej.
Matej invece nasconde il suo io sotto una patina spessa che nel corso degli anni si è indurita ed è diventata più spessa, ma in fondo ama  Gaia con tutto se stesso come non ha mai amato nessuno. Ognuno di loro ha un passato, le ferite che si porta dentro ma quando scegli la persona della tua vita, i nodi cominciano a slegarsi e non puoi far altro che dimenticare la paura e lottare per l'amore. L'amore li rende nudi, vulnerabili ma anche forti. L'amore li spinge ad aprirsi, ad affidarsi all'altro, a capire le fragilità. Amare significa inoltrarsi in sentieri bui, rischiare, morire dentro, lasciarsi travolgere dalla potenza dei sentimenti e guarire le ferite. Una storia straziante e toccante che narra la forza di una donna che lotta, delle colpe dei padri che molto spesso ricadono su figli e di un amore che supera la lontananza e le difficoltà. La guerra ti cambia, ti fa osservare il mondo con occhi diversi, ma tra quelle ceneri e quelle vite interrotte ci sono anime che si stagliano sul grigiore del conflitto e che sono in grado di portare luce e speranza, coraggio e amore nelle vite degli altri. Non potete assolutamente perdervi questo romanzo intenso e struggente che io ho amato dalla prima fino all’ultima pagina.

Raffaella



1 commento:

  1. Raffaella, sono onorata delle tue stupende parole! Felice che la loro storia ti abbia fatta emozionare. Grazie di cuore!

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