lunedì 17 dicembre 2018

RECENSIONE "Vivere a colori" di Marina Sarracino

Buongiorno lettori, Giulia ci parla di Vivere a colori, il romanzo Young Adult di Marina Sarracino uscito tre giorni fa con la Darcy Edizioni. Alissia ama ballare sin da bambina ma una brutta delusione le fa lasciare tutto ciò che ama di più e, per riscattarsi agli occhi dei suoi genitori, decide di aiutare una sua vecchia conoscenza.


TITOLO: Vivere a colori
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Marina Sarracino
DATA D’USCITA: 14 Dicembre 2018
EDITORE: Darcy Edizioni
GENERE: Young Adult
NARRAZIONE: pov onnisciente in terza persona
AMBIENTAZIONE: Napoli
FINALE: no cliffhanger
COPPIA: Alissia, ballerina classica e studentessa modello; Diego, ragazzo solitario.




TRAMA

Alissia è di Napoli e “vive a colori” perché per lei tutto ha un colore, persino le emozioni e le persone.
Lei è “rossa” come la passione! È un’ottima studentessa, ballerina disciplinata, una ragazza responsabile, che rende fieri i suoi genitori... fino a quando non scopre il peggiore dei tradimenti: il suo ragazzo e la sua migliore amica.
Una delusione che capovolge il suo mondo, la vita si tinge di colori cupi e distruttivi, al punto da arrecare danni alla sua carriera scolastica e alla sua passione per la danza.
Diego è un ragazzo che, come tanti, è caduto nella spirale della droga e sembra non vedere via d'uscita, finché non conosce Alissia, che desidera riscattarsi agli occhi del padre, famoso psicoterapeuta. Diego non lo sa, vede Alissa come l'unica che sembra voler impegnarsi nella sua causa e aiutarlo a uscirne. Entrambi dovranno combattere con i propri demoni ed entrambi dovranno uscirne vittoriosi, se vorranno sopravvivere. Una storia d'amore e di speranza, di luce in fondo al tunnel, perché la vita è fatta di colori, se si usano i pennelli giusti.



RECENSIONE

Tra gli allegri colori di Napoli troviamo Alissia con la sua amorevole famiglia. Da sempre innamorata della danza classica, la ragazza, sin da piccolissima, ha lottato con grinta e tenacia per migliorare la sua tecnica, riuscendo a non tralasciare lo studio e ad essere la migliore della sua classe.
Ma la scoperta del tradimento del suo fidanzato con la sua migliore amica, fa cadere Alissia in un mondo fatto di colori tristi e cupi che la portano ad abbandonare tutto ciò in cui ha creduto. Senza nemmeno accorgersi del tempo che passa, Alissia salta le lezioni di danza e la scuola, creando molta preoccupazione nei suoi genitori che, dopo diciotto anni, non riconoscono la ragazza che hanno davanti. Solo dopo una bella chiacchierata in famiglia, Alissia decide di riconquistare la fiducia di suo padre aiutando un ragazzo con il quale non ha più contatti dalla loro infanzia. Ma nonostante Alissia sia abituata ad ottenere sempre ciò che vuole, con Diego non tutto andrà secondo i suoi piani. Vivere a colori è uno Young adult che tratta un tema molto importante: la droga tra i giovani. Oggi giorno, in grande e piccole realtà, sempre più giovani si avvicinano a questo mondo, sottovalutando troppo spesso l'impatto che questa può avere sulla loro vita. Alissia decide di aiutare Diego ad uscire dal brutto giro in cui si è cacciato prima per una rivalsa personale, ma poi, conoscendo meglio il ragazzo e la sua storia, decide di farlo per lui! I due protagonisti hanno vite completamente diverse: Alissia è di famiglia benestante, ha sempre avuto tutto ed ha una visione colorata della vita. Ogni persona della sua vita incarna un colore, assegnazione data principalmente per le caratteristiche fisiche e caratteriali della figura.
Con Diego, però questo discorso non vale: lui è passionale, dolce, delle volte timido, allegro, solo e divertente. Con se stesso è molto duro, ma con Alissia ed i suoi amici tira fuori una dolcezza ed una pazienza infinita. La fa entrare pian piano nella sua vita e, anche se delle volte vorrebbe, non riesce più a lasciarla andare. La storia l’ho trovata fuori dal comune, intrigante, divertente e riflessiva. La narrazione è affidata ad una persona esterna e per questo l’ho trovata molto scorrevole e chiara. Mi è piaciuta subito Alissia e la sua visione della vita a colori; la figura di Diego, invece, mi ha molto incuriosita e mi ha portata a riflettere di come, troppo spesso, giudichiamo una persona dalla facciata esteriore, senza pensare al perché di quel comportamento. E da questi due ragazzi ho imparato che giudicare un libro dalla copertina non porta da nessuna parte, ma che con l'impegno e l'unione della forza, si riescono a portare a nuova luce anche i colori più bui.

Giulia




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