mercoledì 1 maggio 2019

RECENSIONE "Il ragazzo delle case mobili" di Marie Sexton

Buongiorno lettori, Lara ci parla de Il ragazzo delle case mobili, il romanzo di Marie Sexton uscito oggi con Triskell Edizioni. Una storia tenera, bella e toccante. Un piccolo capolavoro dalla meravigliosa penna di Marie Sexton.


TITOLO: Il ragazzo delle case mobili
TITOLO ORIGINALE: Trailer Trash
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Marie Sexton
DATA D’USCITA: 1 Maggio 2019
EDITORE: Triskell Edizioni
GENERE: contemporaneo qlgbt
NARRAZIONE: pov maschili in terza persona
AMBIENTAZIONE: Wyoming
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Cody e Nate, studenti.




TRAMA


È il 1986, e quella che avrebbe dovuto essere l’estate più bella della vita di Nate Bradford è rovinata dal divorzio dei suoi genitori. Adesso, invece di passare l’ultimo anno di scuola nella sua città natale di Austin, in Texas, Nate vive con il padre a Warren, Wyoming, 2833 abitanti (una stima secondo lui generosa). Non c’è una piscina, o campi da tennis, nessun centro commerciale, neanche si prende MTV. L’intera scuola è meno popolosa di quanto fosse la sua classe in Texas, e Nate non riesce proprio a integrarsi in una cittadina dove i principali passatempi degli adolescenti sono il sesso e le droghe.
Finché non incontra Cody Lawrence. Cody è molto povero, proviene da una famiglia divisa e vive dal lato sbagliato dei binari del treno. Letteralmente. Ma Nate capisce che Cody è solo un bravo ragazzo che nella vita ha avuto sfortuna. E comincia a pensare che i sentimenti che prova per lui vadano oltre l’amicizia.
Ammettere di essere gay è già difficile, ma tra i pregiudizi locali e l’epidemia di AIDS che domina sempre più i titoli dei giornali, una cittadina come Warren è il posto peggiore in cui due ragazzi possano innamorarsi.

RECENSIONE

«Solo quando è abbastanza buio si vedono le stelle.»

Vi è mai capitato di leggere due sole pagine di un libro e di ritrovarvi già agganciate totalmente ad esso? Come se le parole che fluiscono riga dopo riga prendessero pienamente possesso di voi? Ecco, questo è l'effetto Marie Sexton che in questa storia ha dato il meglio di sé per catapultarmi letteralmente dentro questo libro e farmi vivere e sentire dentro la pelle la storia di due ragazzi così giovani e teneri, così fragili ma resilienti.
La penna meravigliosa dell'autrice ci dona una fotografia perfetta di una delle cittadine più povere e degradate del Wyoming, l'immagine cruda e reale dei suoi abitanti in un periodo ben specifico: il 1986. Un'ambientazione decadente nel suo massimo squallore, una cittadina divisa in due dalla ferrovia Orange Grove, dove vivono le persone economicamente più stabili e poi il buco, le case mobili con la loro miseria ed i suoi abitanti che a malapena riescono a sopravvivere. Warren è l'inferno come dice Cody ed una volta che ti cattura è impossibile fuggire. Cody è un abitante del buco, un emarginato da tutti, vive la sua vita nella miseria più buia, diciassette anni in cui sopravvive alla vita che gli è toccata, senza speranza e negandosi di provarla anche quando incontra Nate, un agiato del Texas catapultato all'inferno dopo il divorzio dei genitori. Respirando l'aria opprimente, sentendo addosso fisicamente la miseria non solo economica ma anche morale di Warren Wyoming, viviamo la storia di Cody e Nate, la loro amicizia improbabile, traballante e mal vista, la paura di abituarsi al conforto e abbandonarsi alla speranza, la crescita inevitabile e l'accettazione di chi si è e cosa davvero conta, la nascita di un amore giovane, puro. Cody nonostante viva nella parte sbagliata della città, vittima degli errori dei genitori, vessato ed emarginato da tutti, nonostante non riesca a volte neanche a mangiare, è un'anima buona e retta. Sopravvive giorno dopo giorno, non saprei dire se rassegnato totalmente, ma sicuramente nessun diciassette dovrebbe avere una visione così di accettazione come se fosse molto più adulto. Ho trovato molta fragilità dietro i muri di Cody ma anche tanta resilienza, mi ha commosso e fatto soffrire, la sua tristezza è diventata la mia. Nate è l'opposto di Cody per situazione economica e carattere, intraprendente e determinato, come Cody è giusto e onesto ma porta in sé il peso di un cambiamento che non riesce ad accettare.
Il trasferimento ed il divorzio dei genitori lo hanno destabilizzato completamente, le verità che si troverà ad affrontare lo porteranno a crescere e capire chi è e cosa vuole. 
Il cammino di questi due giovani non è facile in una cittadina dove dilaga l'omofobia e il razzismo, la cattiveria e l'ignoranza, la paura verso l'HIV, la malattia che sta dilagando e di cui si sa ancora poco, non aiuta nel turbinio di confusione e lotta alla sopravvivenza ma nonostante tutto la tenerezza e i sentimenti di questi ragazzi sono come una luce nell'oscurità. Nonostante sembri che siano sommersi da tragedie, la speranza del cambiamento c’è, è a portata di mano basta trovare la forza e determinazione giusta oppure un aiuto che può arrivare da chi meno te lo aspetti. Cosa posso dire di più? Questa storia è meravigliosamente toccante e solo una grande autrice come la Sexton può fare sentire fisicamente ogni piccola cosa, bella o brutta che sia. Non perdete l'opportunità di vivere una storia emozionante, dove nonostante l'oscurità più totale si riesce a vedere la luce e raggiungerla, insieme.
Nota all'autrice: Un epilogo piccolo piccolo noi lettori, Cody e Nate ce lo meritavamo però.

Lara



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