sabato 11 maggio 2019

RECENSIONE "Sei sempre stata mia" di Megan Maxwell

Buon pomeriggio lettori, Lara ci parla di Sei sempre stata mia, il primo volume della serie Yo soy Eric Zimmerman di Megan Maxwell uscito due giorni fa con Newton Compton. Questo libro è la storia con il punto di vista del protagonista maschile del romanzo Chiedimi quello che vuoi pubblicato nel 2014. Possiamo consigliarlo solo per farvi due risate perché è davvero esilarante per chi come noi ha una visione dell'erotismo completamente differente.


TITOLO: Sei sempre stata mia
TITOLO ORIGINALE: Yo soy Eric Zimmerman
SERIE: #1 Pideme lo que quieras por Eric
AUTORE: Megan maxwell
DATA D’USCITA: 9 Maggio 2019
EDITORENewton Compton
GENERE: erotic romance
NARRAZIONEpov maschile in prima persona
AMBIENTAZIONE: Monaco - Madrid
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Eric, uomo d'affari; Judith, segretaria.




TRAMA

Mi chiamo Eric Zimmerman e sono un potente uomo d’affari tedesco. Sono sempre stato descritto come un tipo freddo e impersonale, che ama il sesso senza amore e senza impegno. Durante uno dei miei viaggi in Spagna per visitare le delegazioni ho incontrato una giovane donna di nome Judith Flores. Mi ha fatto ridere, mi ha fatto cantare, mi ha anche fatto ballare, cosa a cui non sono per niente abituato. Quando ho capito che ero coinvolto molto più del dovuto, mi sono allontanato da lei. Ma poi sono tornato, perché Judith mi attrae come una calamita. Da quel momento in poi abbiamo iniziato a frequentarci. Le nostre parole d’ordine: fantasia ed erotismo. Le ho insegnato ad abbandonarsi alla passione in un modo che non aveva mai immaginato. E tu, hai il coraggio di scoprire il lato sottomesso, dominante e voyeur che tutti noi portiamo dentro?

RECENSIONE

Devo fare una premessa: questo libro è la storia con il punto di vista del protagonista maschile del romanzo Chiedimi quello che vuoi pubblicato nel 2014. Non ho letto la precedente serie, non ne ho mai sentito parlare, quindi la mia recensione è libera dal peso delle aspettative, libera da termini di paragoni e non è influenzata in alcun modo. La trama è per coloro che hanno già letto la serie sostanzialmente la stessa. Eric Zimmerman è un uomo a capo di un'azienda, è un maschio Alpha - come ripete in continuazione casomai qualcuno abbia dei dubbi. Per lui il sesso è qualcosa che può essere soddisfacente solo se consumato durante i giochi, ossia scambismo: condividere la donna, voyeurismo e tutti i fetish annessi. Recatosi in Spagna dalla Germania incontra Judith, ragazza solare ed espansiva. Lui è il tedesco, freddo, alpha a cui nessuna dice di no (così lui si descrive) eppure questa ragazza 'fastidiosa’ lo rifiuta. In un vortice di situazioni Eric e Judith intraprendono una relazione e inizia il gioco erotico tanto desiderato da Eric. Allora, da dove inizio? Dalla prima pagina già si avverte che questo libro è la fiera dei cliché e degli stereotipi enfatizzati atti a creare un certo tipo di personaggio ma fallendo totalmente. Il punto di vista maschile apre uno scenario su un protagonista caratterizzato talmente male da farlo sembrare non tanto freddo, alpha e perverso, quanto infantile. Vedi i dialoghi con la famiglia o reazioni al limite della comprensione umana, totalmente privo di spessore, superficiale e ridicolo fino all'inverosimile. Non mi è mai capitato di vedere un'autrice distruggere così un suo protagonista, uno che da quello che ho capito nell'altro libro ha suscitato fantasie e approvazione da tante lettrici. La protagonista femminile è totalmente inesistente, da quel poco che fa o dice non sono riuscita a vedere nessun tipo di caratterizzazione. La storia è frettolosa e totalmente superficiale, scritta in maniera elementare, a tratti semplicistica; la punteggiatura abbonda con una predilezione ai punti di sospensione, parole ripetute in continuazione, inoltre si avvertono dei tagli nei dialoghi che sono sintetizzati da riassunti. Lo stile è frammentato e l'evoluzione ha dei buchi consistenti nella trama, tutto corre veloce su ciò che riguarda le interazioni sociali e non sessuali. Probabilmente chi ha letto il precedente si accorgerà subito cosa manca, quello che invece abbonda ed è sostanzialmente il centro di tutto il romanzo sono i dialoghi sessuali e le scene di sesso. Eric Zimmerman, il sesso fatto sempre e di continuo e la morbosità (questa parola è ripetuta fino all'inverosimile) sono praticamente il fulcro del tutto. Tutto il libro è una sintesi scarsa della storia tra Eric e Judith, tra liti furiose, incomprensioni e allontanamenti riassunti fino alla fine con in mezzo un'ampia gamma di scene sessuali che non hanno nulla di erotico. Il voyeurismo, lo scambismo e il cedere ad altri la propria donna, tutto ciò che potrebbe appartenere alla sfera dell'erotismo spinto e perverso, viene letteralmente ridicolizzato da descrizioni meccaniche e fatte male farcite da dialoghi assurdi, pensieri incoerenti e poco plausibili, ripetizioni infinite e termini grotteschi. Non basta ripetere all'infinito termini come morbosità, godo ed eccitazione, magari seguiti da punti di sospensione o prolungamento della vocale finale per creare sensualità, anzi si crea l'effetto contrario. Non basta scrivere di sesso a tre o a quattro o usare sex toy per creare eccitazione o stimolare l'immaginazione, bisogna saperlo scrivere per elevare ad arte quello che invece come è scritto qui diventa solo grottesco e ridicolo, la parodia di un erotico. Non mi è mai capitato di valutare negativamente un romanzo senza salvare nulla, purtroppo a mio avviso questo libro è carente sotto tutti i punti di vista, dalla scrittura e stile dell'autrice, non è assolutamente un problema di traduzione, alla struttura inconsistente e carente della storia, dai protagonisti e personaggi delineati male o superficialmente, all'ilarità suscitata come erotico. Potrei consigliarlo per farvi due risate, questo sì perché è davvero esilarante per chi come me ha una visione dell'erotismo completamente differente.

Lara




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