Buongiorno, oggi in occasione della tappa blog tour dedicata al romanzo erotico Kaelan di Cinzia La Commare abbiamo intervistato l'autrice e il protagonista Kaelan. Venite a scoprire cosa ci hanno risposto.
DATA DI PUBBLICAZIONE: 25 Gennaio 2018
TITOLO: Kaelan
AUTORE: Cinzia La Commare
GENERE: erotico psicologico
EDITORE: self publishing
TRAMA
“Io sono il fondo, e non ho dovuto trascinarti. Ci sei finita da sola”.
Kaelan Baker è uno tra i più acclamati chirurghi di New York. Un medico dall’indole glaciale che si nasconde dietro a una vita schematica e trova sicurezza nelle abitudini. Eppure, tolto il camice lui cambia nome e diventa un altro. Un uomo perverso e lussurioso, che consuma le sue voglie tra le ombre delle notti newyorkesi.
Kaelan è tutte le maschere che si mette addosso, per questo non ha legami e non è amore ciò che cerca dalle donne. Lui vuole il controllo su tutto, sempre. Non ha mai rischiato di perdere la testa per nessuna, almeno fino a quando nella sua vita non arriva Hannah: audace, seducente, tenace, bellissima e… troppo giovane.
Ma chi può essere Kaelan con lei?
NB: il romanzo contiene scene di sesso
INTERVISTA Cinzia La Commare
1. Da quando hai cominciato a scrivere? Hai sempre avuto questa passione per la scrittura?
A scrivere ho cominciato molto tempo fa, quando avevo circa quattordici anni. Un romanzo rosa che ha letto solo mia sorella.
2. Com'è nata l’idea per la storia di Kaelan?
Una sera dopo cena, parlando con mio marito davanti a un bicchiere di vino. Si è materializzato con naturalezza, in tutta la sua “follia”.
3. Nel libro c’è un gran lavoro di introspezione psicologica del personaggio. Da cosa hai tratto spunto per le caratteristiche psicologiche del personaggio?
Ho tratto spunto dalla quotidianità, la realtà in cui stiamo vivendo dove la psicologia di ogni individuo è sempre più ingarbugliata e fragile. Kaelan è molto fragile, con questo non intendo dire che le sue azioni siano giustificabili.
4. C’è qualcosa di te stessa che hai voluto inserire nella storia?
Credo che in ogni storia ci sia sempre un po’ dell’autore, anche piccoli aneddoti, esperienze, spaccati di realtà, sentito dire a cui attingiamo.
5. Qual è stata la parte del romanzo più difficile da scrivere e perché?
Il finale, perché ho dovuto distaccarmi anch’io da quell’amore viscerale – sebbene vedessi i mille difetti di Kaelan e lo abbia odiato io stessa a volte – che ogni autore prova nei confronti del personaggio a cui ha dato vita. È lo stesso affetto che scaturisce nei lettori – vivo quel ruolo ogni giorno – che si affezionano al punto da non vedere poi chi è realmente quel personaggio e fanno fatica a giudicare con obiettività le sue azioni.
6. Come mai hai voluto cambiare genere e rischiare tanto su questo tuo nuovo lavoro?
In realtà ho già scritto degli “erotici”. Lo virgoletto perché Kaelan, come la dilogia “Il buio” a cui faccio riferimento adesso, non sono storie basate sul sesso. C’è moltissima psicologia dei personaggi, come giustamente dicevi tu prima, che è poi alla base di ogni loro eccesso.
7. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il tuo libro? Quale significato non del tutto esplicito vorresti che si potesse cogliere?
Che la vita vera non è sempre quella che leggiamo nei libri, che non è vero che una persona può cambiare il suo modo di essere totalmente per amore, che non esiste solo una tipologia di lieto fine, che puoi accettare una persona per quello che è o andare oltre, ma non puoi rimodellarne l’indole. Che le scelte che facciamo hanno sempre delle conseguenze!
8. Quali sono i tuoi autori preferiti? Hanno influenzato in qualche modo il tuo modo di scrivere?
La mia preferita in assoluto è Jojo Moyes, ma non penso che abbia influenzato il mio modo di scrivere.
9. La tua famiglia ti supporta nel mestiere di scrittore?
Mio marito è il mio primo lettore, mi aiuta tantissimo anche per le fasi pre-pubblicazione. Poi, c’è mia sorella che legge durante la stesura e mia madre ha letto tutti i miei libri ad oggi pubblicati.
10. A quando il prossimo romanzo? Tratterai un genere diverso o ti focalizzerai ancora su questo?
Il prossimo libro sarà “Hannah”, il sequel di “Kaelan” che darà un finale alla storia. Dopodiché, ho una trama nel cassetto dal 2016 e non vedo l’ora di svilupparla e farvela leggere: si tratta di un romanzo rosa con sfumature chick-lit.
INTERVISTA A KAELAN
1. Se dovessi creare la colonna sonora della tua vita quali canzoni sceglieresti?
La mia vita ha solo una colonna sonora, le note di “The sound of silence” intonate da una voce differente a seconda della situazione che si sta svolgendo nella mia camera da letto.
2. Cosa ti colpisce maggiormente in una donna?
Prima di Hannah avrei detto l’accondiscendenza, la capacità di andarsene quando da me aveva già preso tutto e niente di quello che potevo darle. Ma dopo di lei…
3. Hai sempre avuto le idee chiare sul tuo lavoro e sei un brillante e affermato medico. Ci sveli la chiave del tuo successo?
Il distacco è la chiave del mio successo. Scindere la mia vera indole dal ruolo che rivesto non appena metto piede in ospedale.
4. Immagina di poter scappare da New York, hai la possibilità di traferirti in una nuova città o in un nuovo Stato, che meta sceglieresti?
Un vero maniaco del controllo non scapperebbe mai dalla città che meglio conosce, andare via significherebbe dover imparare a governare un altro caos.
5. Qual è la prima cosa che hai notato di Hannah? Se potessi scriverle un messaggio, cosa le diresti?
Quello che ho notato in Hannah? Che avrei potuto farle di tutto, mi stava supplicando, bastava solo che lo volesse. Chi ti dice che non sia stata Hannah a cercarmi e che non sia qui con me, ora?
Vuoi delle risposte? Aspetta di leggere il sequel
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