venerdì 7 giugno 2019

BLOG TOUR "Nell'ombra di mille parole" di Bianca Povolo: INTERVISTA ALL'AUTRICE


Buongiorno, in occasione della blog tour del nuovo romanzo di Bianca Povolo intitolato Nell'ombra di mille parole in uscita il 10 Giugno abbiamo intervistato l'autrice. Venite a scoprire cosa ci ha risposto.


DATA DI PUBBLICAZIONE: 10 Giugno 2019

TITOLO: Nell'ombra di mille parole

SERIE: #1 Left behind
AUTORE: Bianca Povolo

GENERE: Young Adult
EDITORE: self publishing

TRAMA

"Siamo le virgolette di un discorso aperto e mai concluso".
A diciassette anni la vita di Angel Clare, un nome romanzesco cucito addosso, scorre tranquilla. Le piace rifugiarsi tra le pagine di un buon libro, dare una mano alla tavola calda della madre e uscire con i suoi migliori amici, Keri e Warren. Frequenta l'ultimo anno delle superiori, e non c'è niente che vada storto...Finchè un giorno il professore di scrittura creativa, in occasione del compito che terrà la classe impegnata durante il quadrimestre, la mette in coppia con l'unica persona che detesta, Finn Cipriano. Spirito ribelle e carattere arrogante, lui è il combinaguai della scuola, con una sfilza di note e sospensioni sul curriculum scolastico. Sebbene non ne sia entusiasta, Angel accetta la sfida. E così, tra battibecchi, messaggi e sorprese inaspettate, il passato torna a galla, risvegliando emozioni assopite e ferite ancora aperte. Ma fidarsi di quegli occhi scuri non è facile.Angel si ritroverà divisa tra più fuochi, compreso un misterioso ammiratore che le manda aeroplanini con frasi dolci, ma ben presto capirà che il suo cuore grida un solo nome...Una storia dolce ed emozionante sul primo amore, quello che segna per sempre, e sulle seconde occasioni che ci riserva il destino.
***Primo libro della dilogia Left behind***




INTERVISTA ALL'AUTRICE

1. Da quando hai cominciato a scrivere? Hai sempre avuto la passione per la scrittura?

Innanzitutto, ringrazio Raffaella per lo spazio che mi ha dedicato. Per chi non mi conosce, mi chiamo Bianca Povolo, ho 22 anni e la scrittura è il mio sogno nel cassetto. Ho cominciato a scrivere alle elementari, ma non ero per niente brava. Mi piaceva immaginare storie, ispirandomi ai cartoni animati o ai film che avevo visto, li corredavo anche con dei disegni. La “svolta” è stata alle medie. Grazie alla mia professoressa di italiano, ho iniziato a migliorare e mi sono appassionata alla lettura, cosa che detestavo. In seguito alla lettura di Twilight, è nato in me il sogno di diventare una scrittrice.


2. Com’è nata l’idea per la storia Nell’ombra di mille parole?

L’idea è nata da una frase che ho scritto su un taccuino (la troverete dentro al libro, verso la fine). Poi nella mia testa si è materializzato un ragazzo, di spalle, che aveva un particolare modo di comunicare ciò che sentiva. Da quel giorno non ha più abbandonato i miei pensieri e la sua storia si è riversata pagina dopo pagina sul mio computer, arricchendosi di particolari. In realtà, questa parte ambientata al liceo doveva essere divisa in flashback; in principio, il romanzo doveva essere un new adult autoconclusivo. Ma più scrivevo, più questa parte della storia ha preso il sopravvento ed è diventato il primo romanzo della dilogia Left Behind.


3. Come hai creato i caratteri di Finn e Angel? C’è qualcosa di te stessa che hai voluto inserire nella storia?

Per delineare i caratteri di Angel, ho preso un foglio bianco un foglio bianco e l’ho diviso in due colonne. Ho cercato di scrivere più informazioni possibili per avere un quadro completo del loro vissuto e della loro personalità. Ci ho messo anche qualcosa di me in entrambi. Ad esempio, la passione per la scrittura, il mio debole per i dolci, la mia timidezza, la scontrosità… Non è stato difficile crearli.


4. Perché hai scelto l’America come ambientazione anziché l’Italia?

Sono una fan dei nomi stranieri, è più forte di me. Questo è il principale motivo. Poi, bè, l’America è affascinante. Cresciamo a pane e film americani, perciò la scelta sembra quasi “obbligata”. Inizialmente avevo ambientato Nell’ombra di mille parole in una città fittizia, poi ho scelto Santa Monica. È stata una sorta di sfida. Non sono mai stata lì, ma è stato divertente documentarsi. Tuttavia, durante la stesura dei primi capitoli, mi era balenata l’idea di optare per un’ambientazione italiana, ma l’ho abbandonata perché Angel e Finn erano nati “in quel mondo” e dovevo continuare così. Non nego che mi piacerebbe molto ambientare una storia qui in Italia, dalle mie parti, ma devo ancora trovare la storia giusta. In effetti due personaggi già esistono. Devo solo capire se meritano di essere raccontati e se ne sono davvero capace.


5. Qual è stata la parte del romanzo più difficile da scrivere e perché?

La parte più difficile è stata scrivere gli ultimi capitoli narrati dal punto di vista di Finn. Me li sono “goduti” un po’ bene perché mi ero data una scadenza in vista del Festival del Romance a cui parteciperò a fine giugno. Avendo aderito, volevo fortemente portare questa nuova storia all’evento, perciò mi è toccato mettere il turbo e portare a termine il libro in tempo. Ho un po’ risentito questa cosa.


6. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il tuo libro? Quale significato non del tutto esplicito vorresti che si potesse cogliere?

Ancora una volta, come accaduto per A sette passi da te, vorrei che noi tutti imparassimo a non giudicare o almeno a sospendere il giudizio finché non si conosce davvero l’altra persona. L’apparenza troppo spesso inganna, l’indifferenza può essere solo una maschera. Diamo giudizi troppo affrettati e questo può essere dannoso non solo per l’altro, ma anche per noi stesso. Rischiamo di perdere l’occasione di conoscere la persona che può cambiarci la vita. Un messaggio meno esplicito? Scolleghiamoci dai social e spegniamo i cellulari per qualche ora. Torniamo un po’ indietro nel tempo, quando le persone si scoprivano faccia a faccia, quando si scrivevano le lettere. Impariamo di nuovo a vivere il momento.


7. Cosa pensi dell’amore? Hai trovato la tua anima gemella?

Non credo all’amore perfetto delle favole, ma penso che questo sentimento sia la forza più potente che esista nel mondo. L’amore è povero, ho scritto nel mio romanzo, e quando ti deruba è troppo tardi. In questo libro ho provato a raccontare il primo amore, ma nel mio caso non l’ho mai vissuto. Quindi no, non ho trovato l’anima gemella. Ho solo ventidue anni. È troppo presto o forse troppo tardi. Chissà. Questione di prospettive. Alla mia età mia nonna era già sposata e aveva una figlia, io sono single da una vita ma mi sono laureata e ho scritto due libri. Ognuno ha il proprio cammino e i propri tempi. Non voglio sentirmi sbagliata o vergognarmi perché non ho un ragazzo, non voglio sentirmi in ritardo rispetto ai miei coetanei perché non ho alcuna esperienza in campo sentimentale. Sono me stessa e basta.


8. Quali sono i tuoi autori preferiti? Hanno influenzato in qualche modo il tuo modo di scrivere?

Sì, in particolare ho tre autrici preferite: Colleen Hoover, una vera e propria maestra del romance. Sa descrivere l’amore in ogni sua sfaccettatura senza essere mai banale; Brittainy C. Cherry, l’ho scoperta da qualche anno e mi sono innamorata di ogni libro che ha scritto; e infine Christelle Dabos, madre della saga fantasy dell’Attraversaspecchi. Certo, mi ispiro a loro, ma ogni libro che leggo mi regala qualcosa. Ho tanta strada da fare per raggiungere il loro livello, ma mi dico che sono giovane. Posso farcela.


9. La tua famiglia ti supporta nel mestiere di scrittore?

Sì, la mia famiglia supporta la mia passione per la scrittura. Sono orgogliosi di ogni piccola cosa che faccio. Ogni passo che compio nel mondo letterario lo vedono come un grande traguardo. Ho la fortuna di avere una mamma che legge ciò che scrivo. Ma questo non significa che le piaccia sempre tutto! È sincera ed è questo ciò che conta.


10. A quando il prossimo romanzo? Svelaci qualche piccola informazione…

Il prossimo romanzo sarà il capitolo conclusivo della storia di Angel e Finn. Ho già ben in mente cosa accadrà nel secondo libro a questi due personaggi. Lo so da quando ho iniziato a scrivere Nell’ombra di mille parole. Spero solo che la mia idea non sia troppo… surreale, ecco. Comunque, ho già iniziato a buttare giù qualcosa ma è troppo presto per parlare di una data. Cercherò di migliorare e creare qualcosa che possa far emozionare ancor di più.


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