mercoledì 26 giugno 2019

RECENSIONE "Tight End" di Devon McCormack

Buon pomeriggio lettori, Lara ci parla di Tight End, lo sport romance qlgbt di Devon McCormack uscito ieri con Quixote Translations. Uno sport romance sulle luci ed ombre del successo. Una storia profonda dalle mille sfaccettature.


TITOLO: Tight End
TITOLO ORIGINALE: Tight End
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Devon McCormack
DATA DI PUBBLICAZIONE: 25 Giugno 2019
EDITOREQuixote Translations
GENERE: sport romance lgbt
NARRAZIONE: pov maschili in prima persona
AMBIENTAZIONE: Dallas
FINALE: no cliffhanger
COPPIA: Tad, giocatore di football; Bryce, agente dell'FBI.





TRAMA


«Non ho bisogno di un cazzo di babysitter.»


La star del football americano nel ruolo di tight end, Tad Roarke, gay dichiarato, ha successo, soldi e fama: più o meno tutto, eccetto una buona reputazione. Dopo essere stato dipinto dai media come un fedifrago privo di scrupoli, si ritrova abbandonato da uno sponsor dopo l’altro. A peggiorare le cose, è stato indicato come prossima vittima di un serial killer di celebrità omosessuali. L’FBI lavora con la sua squadra per proteggerlo, assegnandogli l’agente Bryce Finnegan come guardia del corpo sotto copertura. Ma, sin dall’inizio, Bryce non gli piace: il poliziotto pensa che lui sia solo un ragazzino viziato. Forse ha ragione, ma in ogni caso Tad non ha intenzione di provargli il contrario: farà qualsiasi cosa per rendergli il lavoro ancora più difficile. Tuttavia, per quanto lo odi, non può negare che sia attraente da morire… e non gli dispiacerebbe giocare un po’ con lui tra le coperte.

«Non mi pagano abbastanza.»


L’agente Bryce Finnegan non è estraneo agli incarichi sotto copertura. Essendosi occupato in passato di cartelli della droga, è abituato a mettere a rischio la propria vita. Ciò a cui non è abituato è avere a che fare con ragazzini viziati e ricchi, che non si rendono conto di quanta fortuna abbiano: quando incontra Tad Roarke si aspetta che sia un cretino, e scopre di avere ragione. Ma più tempo passa con lui, più si rende conto che tutti gli atteggiamenti di Tad sono poco più che una recita da spaccone: non è uno stronzo e i media hanno distorto più di qualche fatto per infangare la sua reputazione. Ora, Bryce non deve preoccuparsi solo di proteggere il ragazzo da un serial killer, ma anche di non innamorarsi di lui nel frattempo.

RECENSIONE



Tight End dei Dallas Cowboys, star del football osannato dai tifosi, conteso dagli sponsor e sull'onda del successo: questa fino a poco tempo fa era la vita scintillante di Tad Roarke, prima degli infamanti articoli sulle sue infedeltà, prima che tutti i media si accanissero per infangare la sua reputazione.
Da quel momento il successo e la fama di Tad iniziano un veloce declino ed il suo temperamento arrogante e menefreghista da ricco viziato di certo non aiutano, anzi il nostro poco simpatico Tight End non fa altro che alimentare la fiamma della sua fama di bad boy. Oltre gli innumerevoli scandali si aggiunge la minaccia di morte da un killer che prende di mira le celebrità omosessuali, l'FBI invia repentinamente in agente sotto copertura l'agente Bryce Finnegan, e da quel momento nulla sarà più lo stesso per Tad Roarke. Non aspettatevi una storia tutta sport e sentimenti veloci con sesso e leggerezza perché l'autore ha imbastito una storia molto più corposa e complessa, fatta di innumerevoli sfaccettature, una storia che scava in profondità nella vita e nella psicologia dei protagonisti spogliandoli piano piano delle maschere che indossano. Una storia che rivela i retroscena di una vita vissuta sotto l'occhio costante dei media, i compromessi e il prezzo da pagare per continuare a brillare. Entrambi i protagonisti sono talmente ermetici all'inizio, talmente chiusi nei comportamenti e dialoghi al limite della superficialità che è difficile inquadrarli e non farsi un'idea sbagliata di loro, l'antipatia iniziale è palpabile come anche l'attrazione che pian piano diventa impossibile da contenere, portandoli a momenti di sesso bollente e crudo per liberarsi dallo stress, a volte per punire o dimenticare. Nonostante i continui conflitti interiori ed elucubrazioni, le innumerevoli vicissitudini che si accaniscono contro di loro e che sembra sommergerli, Tad e Bryce loro malgrado, iniziano ad aprirsi e a confidare il loro segreti ed il loro passato ed è lì che si inizia a vedere cosa si nasconde dietro ai muri eretti per proteggersi, chi sono davvero e cosa hanno passato.
Questa volta non voglio rivelare nulla sulla loro personalità perché dovete scoprirli da soli, non li capirete subito, a tratti li detesterete e a volte li vorrete davvero picchiare. Perché credetemi, sono bravissimi a fare le teste di C, vedrete che ne varrà la pena perché l'autore è stato incredibile nel rivelare ogni piccolo dettaglio al momento giusto, magistrale nell'intrecciare i diversi personaggi fondamentali, i momenti di criticità e quelli all'apparenza più sereni per mandare dei messaggi importanti e profondi. Nulla è lasciato al caso e anche quando pensi che non ci sia più niente da scoprire oppure pensi di poter stare serena, ecco che arriva un nuovo colpo di scena a creare un terremoto nelle loro vite oppure un altro pezzo del puzzle che costituiscono Tad e Bryce. 
L'autore ha creato un libro davvero pregevole, mettendo in luce tutte le ombre di una vita di successo, tocca innumerevoli temi importanti dalla depressione al fanatismo religioso, mantenendo sempre alta l'attenzione sulla comunità qlgbt ed i suoi diritti, sull'impegno sociale e nel creare speranza per chi si sente solo e sperduto. Questo e molto altro che dovete scoprire da soli è Tight End, quindi non posso fare altro che consigliarvi di vivere con Tad e Bryce la loro storia verso la libertà.

Lara



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