martedì 16 luglio 2019

RECENSIONE "Congegni infernali" di Philip Reeve




TITOLO: Congegni infernali
TITOLO ORIGINALE: Infernal Devices
SERIE: #3 Macchine mortali
AUTORE: Philip Reeve
DATA D’USCITA: 16 Luglio 2019
EDITORE: Mondadori
GENERE: fantasy
NARRAZIONE: pov in terza persona
AMBIENTAZIONE: vari
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTA: Wren, primogenita di Hester e Tom.




TRAMA

I potenti motori di Anchorage sono fermi ormai da anni. La città derelitta non solca più le Lande di ghiaccio, ma si è stanziata in quella che una volta era l'America. Tom Natsworthy ed Hester Shaw sono finalmente felici e hanno messo radici, peccato che Wren, la loro primogenita, scalpiti per lanciarsi in qualche avventura memorabile. Quando un affascinante "pirata" alla guida di un sottomarino le offre la possibilità di farlo, Wren non ci pensa due volte e parte lasciandosi alle spalle la vecchia vita e la famiglia. Quello che non sa è che il suo nuovo amico non le ha offerto una via d'uscita senza pretendere qualcosa in cambio. E questo qualcosa è il misterioso Tin Book, il cui furto rischia di innescare un conflitto che potrebbe trascinare il mondo verso una nuova distruzione...

RECENSIONE

Se non avete letto i precedenti libri, vi consiglio di farlo perché rimarrete piacevolmente stupiti da questa serie intrigante e avvincente. Siamo arrivati al terzo libro, il penultimo della serie che ci trasporta ancora una volta in un mondo distopico e post-apocalittico dove la lotta per la sopravvivenza diventa l’obiettivo principale delle civiltà ancora in vita. Ho adorato le sfumature steampunk che mi hanno fatto apprezzare ancora di più la storia e l’ambientazione, come anche i colpi di scena e la suspense che per tutta la durata ci tiene con il fiato in sospeso. Rispetto ad altri autori, Philip Reeve mira ad un ritmo movimentato e ad un susseguirsi di pericoli per tutta la storia. Dal secondo volume sono trascorsi vent’anni, un salto temporale che l’autore gestisce perfettamente senza cadere in ripetizioni. Conosciamo Wren, la figlia di Hester e Tom, caratterizzata perfettamente dall’autore e di cui possiamo riconoscere i tratti caratteriali di entrambi di genitori. Il mistero non manca mai nel rendere il tutto ancora più intrigante, anche se in realtà non succede nulla di eclatante. È stato bellissimo ritrovare i personaggi secondari dei precedenti volumi che abbiamo quasi dimenticato. Sicuramente la trasposizione cinematografica del primo volume ci aiuta a capire l’ambientazione e a dare forma a ciò che abbiamo letto e mi piacerebbe sicuramente vedere anche gli altri volumi. Chissà cosa ci riserva il quarto volume.

Raffaella




Nessun commento:

Posta un commento