venerdì 26 luglio 2019

RECENSIONE "The Royal Trials. L'impostore" di Tate James




TITOLO: The Royal Trials. L'impostore
TITOLO ORIGINALE: The Royal Trials
SERIE: #1 The Royal Trials
AUTORE: Tate James
DATA D’USCITA: 26 Luglio 2019
EDITORE: Queen Edizioni
GENERE: fantasy
NARRAZIONE: pov femminile in prima persona
AMBIENTAZIONE: fantastica
FINALE: si cliffhanger
PROTAGONISTIRybet, ragazza impavida.





TRAMA


Doveva essere un compito facile per un’abile ladra come Rybet Waise, irrompere nel palazzo reale e salvare il suo amico destinato al patibolo. Ma quando Rybet, si qualifica per sbaglio al Torneo, non ha altra scelta se non quella di andare fino in fondo.

Un sottile velo di glamour ed eleganza dettati dall’etichetta, nasconde la vera natura del Torneo. A porte chiuse le prove sono brutali e sanguinose.
Sotto le luci della ribalta e obbligata a competere con le favorite del regno, Rybet si ritroverà a stringere strani legami con alleati improbabili.
Ma c’è qualcuno che non si fermerà finché non la vedrà fallire, dopotutto lei è soltanto una stracciona dello Stagno.
I Principi possono anche andare al diavolo: Rybet farà tutto ciò che è in suo potere per sopravvivere e arrivare illesa al Golden Ball.

RECENSIONE

Quando ho letto la trama del libro mi sono incuriosita molto ed ero elettrizzata di iniziarlo. Devo ammettere che da una parte mi è piaciuto molto ma dall’altra invece ho trovato alcuni elementi discordanti. Ci troviamo in un’ambientazione fantastica che prende elementi reali e fantasy e li mescola, in un regno che ha sofferto l’oscurità. Rybet è una protagonista forte e determinata, coraggiosa e impavida che molto spesso si caccia nei guai, sfida la sorte e la vita per seguire i suoi ideali. Nonostante la sua difficile vita è stata presa sotto l’ala di un uomo che l’ha protetta e le ha insegnato a vivere ma non ha programmato di certo di entrare nel palazzo reale, un luogo che all’apparenza sfoggia la ricchezza e la bellezza ma dietro le cui cura cela un mistero e un’oscurità pericolosa. Mentre all’inizio del romanzo vediamo Rybet più acerba e istintiva, nella seconda metà comincia a maturare e a riflettere meglio sulle sue azioni. Ciò che un po’ mi ha fatto storcere il naso è la volontà dell’autrice di darci informazioni superficiali, sintetiche e non sufficienti a capire a fondo la struttura del mondo creato e incentrando la storia tutta sul Torneo. Sarò forse una delle poche lettrici ad avere questa sensazione durante la lettura e spero che nei libri successivi venga spiegato tutto per avere una visione completa della storia. Altro elemento che non mi è piaciuto è che qui si ha un reverse harem, nel senso che la protagonista femminile è ambita da più uomini. Vediamo Rybet non solo fare amicizia con questi uomini ma provare attrazione per ognuno di loro. Non so fino a che punto l’autrice voglia portare la storia ma spero che Rybet scelga alla fine un solo uomo. Ciò che invece ha calamitato la mia attenzione è l’oscurità e il mistero che va via via incrementandosi a partire dall’entrata della protagonista nel Torneo, la gara a cui giovane ragazze partecipano per accaparrarsi il principe ereditario. Come Rybet sono rimasta spiazzata dalle oscure e brutali rivelazioni, dalla maschera che ogni personaggio che vive all'interno del palazzo indossa, dalla realtà distorta che chi vive fuori dal palazzo pensa e immagina. Non è tutto oro ciò che luccica e non è sempre buono ciò che sembra. Ora sono curiosa di sapere cosa accadrà nel successivo libro. 

Raffaella




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