venerdì 5 luglio 2019

RECENSIONE "La locanda sul porto" di Manuela Chiarottino

Buon pomeriggio lettori, Lara ci parla de La locanda sul porto, il nuovo romanzo contemporaneo lgbt di Manuela Chiarottino uscito due giorni fa con Triskell Edizioni. Un'ambientazione bellissima, una storia dolce e profonda delicatamente narrata.


TITOLO: La locanda sul porto
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Manuela Chiarottino
DATA D’USCITA: 3 Luglio 2019
EDITORE: Triskell Edizioni
GENERE: contemporaneo qlgbt
NARRAZIONE: pov maschile in prima persona
AMBIENTAZIONE: Cornovaglia
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Aidan, ragazzo cacciato dal padreBoyd, proprietario di una locanda.






TRAMA



Aidan è partito da un piccolo paese della Cornovaglia anni prima, cacciato dal padre per la sua omosessualità. Non sarebbe voluto più tornare, ma la morte del genitore lo costringe a farlo. Si sistema in una malridotta locanda sul porto di proprietà di Boyd, uno scozzese dal sorriso facile, la lingua lunga e un passato racchiuso in una cicatrice seminascosta dalla folta barba. Con suo stupore Aidan scopre che il padre gli ha lasciato il ristorante di famiglia, mentre la casa andrà a sua sorella Rose, che lo odia cordialmente. Intenzionato a vendere tutto e partire il prima possibile, giorno dopo giorno scoprirà che non è così facile come credeva. Rivedere quei luoghi, le brughiere, le scogliere che scendono ripide sull’oceano, andare a visitare la tomba della madre, entrare nel ristorante e rivivere ricordi dell’infanzia e soprattutto lo strano e intenso rapporto che si crea con Boyd, lo trattengono. Ma c’è anche qualcosa che deve scoprire: la morte del padre non sembra così naturale come tutti vogliono fargli credere.


RECENSIONE



Devo confessare che ho un debole per la scrittura di questa autrice, coinvolge sempre il suo stile semplice ma elegante, delicato e armonico. Mi sono davvero gustata questa sua nuova storia. Un paesino della Cornovaglia con il suo mare, le sue stradine ed i profumi travolgono l'equilibrio di Aidan costretto dopo dieci anni a tornare nel luogo che non riconosce più come casa.
Anni sono passati eppure non riesce a provare altro che rabbia e rancore verso suo padre, anche adesso che è morto lasciandogli il ristorante di famiglia vuole solo risolvere l'inconveniente e tornare a Londra il più velocemente possibile. Pochi giorni e finalmente potrà chiudere con quella parte del suo passato che gli ha fatto tanto male, una scelta semplice e potrà tornare a Londra dalla sua famiglia acquisita che lo ha salvato ed accettato incondizionatamente. Ma tra i ricordi ed i dubbi che iniziano a sopraffarlo ed un locandiere troppo loquace e sorridente che gli si insinua sottopelle nulla sarà facile come aveva creduto. Aidan è la voce narrante e attraverso le sensazioni che prova ed i ricordi che riaffiorano, scopriamo un ragazzo che ha perso troppo presto una madre dolce e gentile che lo amava, un ragazzo che è stato ferito da un padre rigido e autoritario che non ha accettato l'omosessualità del figlio e tradito da una sorella forse gelosa o semplicemente cattiva. Viviamo la rabbia che lo consuma rendendolo cinico, viviamo il dolore e la delusione che lo hanno reso restio ad aprire il suo cuore all'amore, il rancore che lo consuma e la confusione che prova, sentiamo tutto mentre cerca di capire cosa fare e fare chiarezza. Sono tanti i sentimenti negativi e contraddittori che prova ma nel totale caos emotivo qualcuno lo colpisce, lo attrae e suo malgrado inizia a sentire delle emozioni nuove, a tratti spaventose verso Boyd, un ragazzo gentile con più cicatrici di quelle che mostra, una persona gentile che nasconde dietro al suo sorriso un passato solitario e un avvenimento doloroso che gli ha tolto la speranza di trovare qualcuno che lo ami.
Ognuno con le proprie cicatrici e con la propria sofferenza, Aidan e Boyd si aprono e condividono confidenze e fragilità, si accarezzano e si perdono nella passione, vivono il momento non sapendo cosa succederà nel futuro, temendo di provare speranza. L'ambientazione è davvero magica con le descrizioni accurate ed evocative, la storia tra Aidan e Boyd è dolcissima e delicata di quelle che mettono a nudo l'animo e le fragilità dei protagonisti, ma è la narrazione con una delicata vena malinconica quello che mi ha immersa totalmente nella lettura fino alla fine, che mi ha fatto sentire ogni momento della storia e ogni emozione. La storia di Aidan è intima e ha radici profonde e radicate nel passato, un passato che influenza il suo presente ed il futuro e solo riuscendo a perdonare e a lasciare andare la rabbia ed il rancore si può essere liberi di vivere e amare. Molto brava l'autrice nel raccontare con semplicità e dolcezza una storia profonda e importante, con dei risvolti non scontati e un piccolo giallo. Assolutamente da non perdere.

Lara




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