Buongiorno lettori, Lara ci parla di Strada verso il nulla, il primo volume della dilogia Road to nowhere di M. Robinson uscito oggi con Quixote Edizioni. Creed Jameson è il protagonista di una storia di vita e morte, di guerra e sangue. L'impareggiabile penna della regina dell'angst Monica Robinson torna con una dilogia che sconvolge e conquista.
TITOLO: Strada verso il nulla
TITOLO ORIGINALE: Road to Nowhere
SERIE: #1 Road to Nowhere
AUTORE: M. Robinson
DATA D’USCITA: 19 Luglio 2019
EDITORE: Quixote Edizioni
GENERE: contemporaneo MC
NARRAZIONE: pov femminile e maschile in prima persona
AMBIENTAZIONE: Stati Uniti
FINALE: si cliffhanger
PROTAGONISTI: Creed, motociclista; Mia, ragazzina.
TRAMA
Una volta ho letto che ogni guerriero spera in una morte onorevole, e l’avrebbe trovata. Sono sempre andato a cercare la mia fine, ma nemmeno il Tristo Mietitore mi voleva. Sono stato addestrato per uccidere. Sono stato addestrato a non chiedere il perché. A prendere ordini e a marciare dritto. Vita o morte. Uccidi o muori. E non sto parlando solo della vita militare. Sto parlando della vita che mi ha portato su una strada verso il nulla. La mia vita. Ho combattuto per i miei fratelli. Ho combattuto per la mia famiglia. Ho combattuto per il mio paese. E ho combattuto per lei… Non mi ero mai reso conto che avrei anche potuto morire per loro…
RECENSIONE
"Alla fine, non importava. Sarei sempre stato dal lato sbagliato dei binari, e mi avrebbero sempre portato alla stazione sbagliata."
Questa per me è una recensione difficile, perché nonostante ho chiuso il libro da diverse ore e ho cercato di tornare lucida mi sento ancora in uno stato emotivo tumultuoso.
Perché una cosa è certa: la Robinson è una regina dell'angst (angoscia), ha un vero talento nel farmi entrare in conflitto con le emozioni che provo, nel farmi amare follemente molti aspetti della storia e farmene odiare profondamente altri, è talentuosa oltre ogni immaginazione a rendere reale e visivo ogni aspetto delle sue storie, a far provare ogni dolore e dramma in modo viscerale e totalitario e lasciartele appiccicate addosso anche dopo aver finito la lettura. Strada verso il nulla è la storia di Creed Jameson, figlio del presidente del club di motociclisti: 'Devil's Reject' Reietto del Diavolo, futuro erede di un regno di illegalità e violenza, nato e cresciuto sulla strada, addestrato ad uccidere e a non avere paura neanche della morte. La storia si evolve in un arco temporale di sette anni dove Creed ci racconta in maniera nuda e cruda la sua vita, le sue scelte, la sua caduta verso l'inferno. La prima parte del libro è un'immersione totale e tangibile nella vita del club con le sue leggi e guerre, i fratelli del club con i loro compiti e caratteristiche, il dovere, il legame fatto di sangue, la lealtà. Capiamo l'infanzia disfunzionale di Creed, il legame con i fratelli e la madre ed il suo bisogno di proteggerli, conosciamo un padre crudele e disumano che è la raffigurazione del male e dell'odio. Anno dopo anno assistiamo a drammi e tragedie che strappano pezzi di moralità a Creed, lo vediamo vendere la sua anima al club ed essere tormentato dagli incubi. Creed è un assassino per il suo Club, è una macchina da guerra per la patria quando vivrà la guerra reale, quella contro i terroristi che hanno fatto crollare le torri gemelle l'undici Settembre davanti ai suoi occhi. Il tributo della Robinson all'undici settembre è stato un vero colpo al cuore, credo che sia in assoluto la mia parte preferita di tutta la storia, una parte dolorosa, straziante ma perfetta che segna una svolta per Creed come per tutta l'umanità. Amo follemente Creed e tutto quello che è, soprattutto la sua oscurità perché ho vissuto con lui intensamente ogni attimo, lui è il mio eroe maledetto a cui mi sono legata sentendone ogni sua emozione straziante e distruttiva, fragile e commovente.
La mia recensione è dedicata a lui perché è il cuore di questa storia che racconta di violenza e sangue, la parte romance è ai margini, si inizia a formare verso la fine per esplodere e dare il via al secondo libro che uscirà a breve, grazie a Dio. Mia appare quando ha nove anni, gli incontri con Creed sono sporadici ma incisivi per quello che avverrà nella prossima storia. Devo essere onesta: il suo punto di vista, che segue le fasi della sua crescita fino ai sedici anni, è stato per me l'unico neo di tutta la storia. Non mi piace né da piccola tantomeno da adolescente, è un giudizio prettamente personale dovuto da miei limiti invalicabili che non sto qui a spiegare perché comunque non incide sul giudizio della totalità della storia. Per le amanti di El Diablo preparatevi, lo troverete in diversi momenti durante la lettura e sarà nel suo piccolo un personaggio chiave, secondo me anche per l'evoluzione futura che si prospetta ancora più adrenalinica e sconvolgente. Chi conosce la Robinson sa che questa non sarà una storia facile da digerire né tantomeno da vivere, è come assistere ad un deragliamento e rimanere inermi davanti alla tragedia, è come salire sulle montagne russe e restare senza respiro fino a quando si scende. Angoscia, caos, dolore, dramma, amore e speranza, tutto questo è Strada verso il nulla da prendere ed assorbire senza neanche analizzare troppo, semplicemente da vivere fino in fondo.
Perché una cosa è certa: la Robinson è una regina dell'angst (angoscia), ha un vero talento nel farmi entrare in conflitto con le emozioni che provo, nel farmi amare follemente molti aspetti della storia e farmene odiare profondamente altri, è talentuosa oltre ogni immaginazione a rendere reale e visivo ogni aspetto delle sue storie, a far provare ogni dolore e dramma in modo viscerale e totalitario e lasciartele appiccicate addosso anche dopo aver finito la lettura. Strada verso il nulla è la storia di Creed Jameson, figlio del presidente del club di motociclisti: 'Devil's Reject' Reietto del Diavolo, futuro erede di un regno di illegalità e violenza, nato e cresciuto sulla strada, addestrato ad uccidere e a non avere paura neanche della morte. La storia si evolve in un arco temporale di sette anni dove Creed ci racconta in maniera nuda e cruda la sua vita, le sue scelte, la sua caduta verso l'inferno. La prima parte del libro è un'immersione totale e tangibile nella vita del club con le sue leggi e guerre, i fratelli del club con i loro compiti e caratteristiche, il dovere, il legame fatto di sangue, la lealtà. Capiamo l'infanzia disfunzionale di Creed, il legame con i fratelli e la madre ed il suo bisogno di proteggerli, conosciamo un padre crudele e disumano che è la raffigurazione del male e dell'odio. Anno dopo anno assistiamo a drammi e tragedie che strappano pezzi di moralità a Creed, lo vediamo vendere la sua anima al club ed essere tormentato dagli incubi. Creed è un assassino per il suo Club, è una macchina da guerra per la patria quando vivrà la guerra reale, quella contro i terroristi che hanno fatto crollare le torri gemelle l'undici Settembre davanti ai suoi occhi. Il tributo della Robinson all'undici settembre è stato un vero colpo al cuore, credo che sia in assoluto la mia parte preferita di tutta la storia, una parte dolorosa, straziante ma perfetta che segna una svolta per Creed come per tutta l'umanità. Amo follemente Creed e tutto quello che è, soprattutto la sua oscurità perché ho vissuto con lui intensamente ogni attimo, lui è il mio eroe maledetto a cui mi sono legata sentendone ogni sua emozione straziante e distruttiva, fragile e commovente.
La mia recensione è dedicata a lui perché è il cuore di questa storia che racconta di violenza e sangue, la parte romance è ai margini, si inizia a formare verso la fine per esplodere e dare il via al secondo libro che uscirà a breve, grazie a Dio. Mia appare quando ha nove anni, gli incontri con Creed sono sporadici ma incisivi per quello che avverrà nella prossima storia. Devo essere onesta: il suo punto di vista, che segue le fasi della sua crescita fino ai sedici anni, è stato per me l'unico neo di tutta la storia. Non mi piace né da piccola tantomeno da adolescente, è un giudizio prettamente personale dovuto da miei limiti invalicabili che non sto qui a spiegare perché comunque non incide sul giudizio della totalità della storia. Per le amanti di El Diablo preparatevi, lo troverete in diversi momenti durante la lettura e sarà nel suo piccolo un personaggio chiave, secondo me anche per l'evoluzione futura che si prospetta ancora più adrenalinica e sconvolgente. Chi conosce la Robinson sa che questa non sarà una storia facile da digerire né tantomeno da vivere, è come assistere ad un deragliamento e rimanere inermi davanti alla tragedia, è come salire sulle montagne russe e restare senza respiro fino a quando si scende. Angoscia, caos, dolore, dramma, amore e speranza, tutto questo è Strada verso il nulla da prendere ed assorbire senza neanche analizzare troppo, semplicemente da vivere fino in fondo.
Nessun commento:
Posta un commento