giovedì 8 agosto 2019

RECENSIONE "The coaching hours" di Sara Ney

Buona sera lettori, Sabrina ci parla di The coaching hours, il quarto volume della serie How to date a douchebag di Sara Ney uscito qualche giorno fa con la Hope Edizioni. The Coaching Hours ha personaggi diversi dai primi tre libri: non c'è nessun atleta di wrestling ma la meravigliosa figlia dell'allenatore della squadra: Anabelle. La trama ci ha intrigate fin da subito e anche senza atleti l'autrice ha creato il giusto mix di sensualità e ironia, come i libri precedenti.


TITOLO: The coaching Hours
TITOLO ORIGINALE: The coaching hours
SERIE: #4 How to Date a Douchebag, autoconclusivo
AUTORE: Sara Ney
DATA D’USCITA: 27 Luglio 2019
EDITOREHope Edizioni
GENERE: New Adult / sport romance
NARRAZIONEpov maschile e femminile in prima persona
AMBIENTAZIONE: Iowa
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Anabelle, figlia del coach di wrestling; Elliot, studente.







TRAMA

Non ci sono stronzi in questa storia.
Be’, ci sono, ma non è di loro che parla la mia storia.
La storia riguarda me, la figlia dell’allenatore.

Quando mi sono trasferita nell’Iowa per stare con mio padre, l’allenatore tutto d’un pezzo della squadra di wrestling dell’Università, pensavo che sarebbe stato come bere un bicchier d’acqua: ero convinta che vivere con mio padre sarebbe stata solo una cosa temporanea e che si sarebbe assicurato che quegli stronzi dei suoi lottatori mi lasciassero in pace.
Sbagliato su tutta la linea.
I pezzi di merda escono sempre allo scoperto quando la posta è alta.
Hanno fatto una scommessa e la posta in gioco sono io.
Dopo una serata umiliante, e troppo alcol, incontro l’ultimo bravo ragazzo del campus. E quando lui accetta di affittarmi la camera libera in casa sua, non ci penso due volte.
È ora che il bravo ragazzo trionfi.
Le chiacchierate notturne e le confidenze si trasformano in contatti prolungati, che poi diventano qualcosa di più. E l’ultimo bravo ragazzo ha la possibilità di causare più danni di qualsiasi altro stronzo.

RECENSIONE

The Coaching Hours ha personaggi diversi dai primi tre libri: non c'è nessun atleta di wrestling ma la meravigliosa figlia dell'allenatore della squadra: Anabelle. La trama mi ha intrigata fin da subito, anche senza atleti l'autrice ha creato il giusto mix di sensualità e ironia, come i libri precedenti. In questo libro conosceremo Anabelle, la figlia dell'allenatore della squadra di wrestling. 
Anabelle ha i genitori separati e quando decide di stare un po' con suo padre, si trasferisce e inizia a frequentare il college dove lavora. Anabelle è estroversa, gentile, sempre sorridente e luminosa, è un personaggio molto solare e ironico. Purtroppo essere la figlia dell'allenatore non è semplice, soprattutto quando vieni presa di mira. Elliot lo abbiamo conosciuto nei libri precedenti, nel primo soprattutto. Lui è il compagno di stanza di Oz e Zeke, i protagonisti dei libri precedenti. Elliot, al contrario dei suoi amici, è introverso e serio, pensa al suo futuro in modo deciso e prende gli impegni più seriamente di quanto li prendevano i suoi amici. Quando vede una piccola ragazzina piangere in biblioteca, vicino al suo tavolo da studi preferito, capisce che non può lasciar perdere. Anabelle e Elliot si conoscono in modo divertente ed anche un po' infantile. Tutto ha inizio con una chiacchierata che ben presto si trasformerà in un'amicizia e poi in una profonda attrazione fisica. L'autrice ha descritto molto bene tutti gli avvenimenti che hanno portato i protagonisti prima ad essere amici e poi a qualcosa di più. I sentimenti che pian piano sbocciano, le litigate, le risate. Gli antagonisti principali di questo libro sono le paure dei protagonisti, non più ragazzini ma neanche ancora adulti. Sono personaggi in un età talmente delicata e fragile in cui ogni cosa che succede è l'inizio di una nuova vita. L'autrice descrive questo momento della vita perfettamente, con tutti i pro e i contro del caso e ogni persona può rispecchiarsi in questo percorso. Il libro è sensuale, magico, pieno di ironia ma anche di momenti dove c'è da riflettere e pensare a ciò che le nostre azioni causano. 
Amo tutti i personaggi di Sara Ney, ogni loro caratteristica e piccola sfumatura. Mi sono innamorata di questa serie che, non so per quale ragione, mi ricorda un'altra serie che ho adorato letteralmente: The Fall Away di Penelope Douglas, che tutte voi ormai conoscerete. Il libro è scritto in modo impeccabile, l'autrice ha tenuto una linea coerente per tutto il libro. Le scene erotiche sono presenti e scritte sempre in modo non volgare. L'autrice preferisce descrivere le emozioni dei protagonisti più che descrivere l'atto in sé, un misto di erotismo e sensualità. I personaggi secondari, che spero vivamente siano i protagonisti dei prossimi libri, sono descritti perfettamente. (io amo Rex! Appello a Sara Ney: un libro su Rex!!). L'autrice lascia spazio a tutti i suoi personaggi, li rende reali e li fa vivere in un mondo parallelo. Ogni suo libro lo vedo scorrere davanti a me come un film. Non vedo l'ora di leggere il prossimo libro!

Sabrina




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