giovedì 8 agosto 2019

RECENSIONE "Il mio punto debole" di Juliana Stone

Buongiorno lettori, Ester ci parla de Il mio punto debole, il primo volume della serie The Blackwells of Crystal Lake di Juliana Stone uscito il mese scorso con Triskell Edizioni. Rebecca Draper, trentatreenne impiegata in una clinica veterinaria, cameriera part-time e madre è riuscita a crearsi un equilibrio dopo un divorzio sofferto; Hudson Blackwell, trentacinquenne, agente speciale dell’FBI è costretto a tornare a casa a Crystal Lake poiché il padre è in ospedale. I due hanno un passato. Può il primo grande amore spezzarti il cuore sparendo, ricomparire e scombussolarti? Un tuffo nei ricordi, basterà?


TITOLO: Il mio punto debole
TITOLO ORIGINALE: You make me weak
SERIE: #1 The Blackwells of Crystal Lake
AUTORE: Juliana Stone
DATA D’USCITA: 9 Luglio 2019
EDITORE: Triskell Edizioni
GENERE: rosa contemporaneo
NARRAZIONE: pov femminile e maschile in terza persona
AMBIENTAZIONE: Crystal Lake
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Rebecca, impiegata in una clinica veterinariaHudson, agente speciale dell'FBI.




TRAMA

Alto, tenebroso e tatuato, l’agente dell’FBI Hudson Blackwell è ritornato a Crystal Lake per occuparsi del padre morente e poi andarsene. Non crede in molto, a parte i suoi fratelli, il suo Dio e il suo paese. Gli piace la vita semplice che conduce e odia le complicazioni. Perciò, imbattersi nella ragazza che si è lasciato sfuggire in passato è una complicazione di cui avrebbe potuto fare a meno. Eppure le fiamme del desiderio bruciano ancora roventi e non sarà così semplice rompere i legami una seconda volta. E tutto questo lo spinge a chiedersi…
Può un uomo che vuole solo andarsene trovare una ragione per restare?
Rebecca Draper spera che la seconda opportunità che ha avuto nella vita possa rimetterla in carreggiata. Con un matrimonio fallito alle spalle e un figlio piccolo da mantenere, questa ex reginetta di bellezza non ha tempo per Hudson Blackwell, eppure incontrarlo risveglia delle cose. Cose calde. Selvagge. L’uomo le ha già spezzato il cuore una volta a tal punto che farsi coinvolgere da lui sarebbe folle. Però risveglia un desiderio e un bisogno così intensi che non può negarli. E le fa porre la domanda…

Può una donna che desidera l’amore avere abbastanza coraggio da dare una possibilità all’uomo che potrebbe distruggerla?


RECENSIONE

La storia è raccontata dalla prospettiva di entrambi i protagonisti. È un racconto sentimentale basato anche sulla fiducia, l’amicizia e il darsi un’altra possibilità (nella vita come nell’amore). Rebecca e Hudson vivono la loro vita in modo differente, anche se per ragioni diverse sono scappati entrambi dal loro passato: Rebecca essendo mamma, accantona tutti i suoi casini vissuti e cerca di creare una serena quotidianità per il figlio Liam e Hudson riceve molte soddisfazioni sul lavoro.
Fin da subito scopriamo un po’ di Hudson e piano piano mettiamo insieme i tasselli per comprendere il personaggio. E la stessa cosa avviene con Rebecca. Il talento della Stone è dosare le informazioni per tenerci sospesi e curiosi, bramosi di saperne di più su di loro e su quello che c’è sotto. Man mano che leggi di Rebecca provi empatia per lei. Ne ha passate di tutti i colori eppure ha una forza incredibile nel tentare di andare avanti, soprattutto per il figlio Liam. Ha anche la fortuna di essere circondata da persone che la sostengono e le vogliono bene. Hudson ha alle spalle una famiglia particolare, ma mantiene un rapporto con i fratelli Wyatt che gareggia con le automobili da corsa e Travis che è un campione di Hockey, che iniziamo a inquadrare andando avanti con la storia. Ci sono parecchi riferimenti ai Blackwell che bisogna appuntarsi proprio perché è una serie! Ai due personaggi basta già il primo incontro per comprendere quanto sia ingombrante il fantasma del loro passato insieme: hanno una questione rimasta in sospeso e devono risolverla, ognuno in base al proprio carattere. Sono combattuti e vivono sentimenti potenti e contrastanti. Questo è interessante: ognuno reagisce in modo diverso eppure la forza di quello che hanno insieme li unisce. L’uomo, grazie al suo lavoro, è freddo, risoluto e controllato eppure dimentica le sue amate regole, mentre la ragazza è arrabbiata, ferita e convinta di meritare di meglio. La Stone è capace di affrontare l’argomento degli “ex” in modo magistrale. Effettivamente cosa potremmo provare noi davanti al nostro grande amore che ritorna? Cosa faremmo? L’eterna lotta mente/corpo è ben descritta. La carrellata di tutti i personaggi di Crystal Lake è impegnativa, nomi e cognomi che hanno un ruolo definito sia in questo capitolo che credo negli altri che verranno, ma all’inizio non posso negare che mi abbiano fatto venire il mal di testa. John Blackwell, il padre di Hudson, è ingombrante, duro e scomodo: anche se è malato, condiziona la storia parecchie volte.
Nash Booker sta a Hudson come Violet Thorne sta a Rebecca: per quanto eccentrici e simpatici siano entrambi, l’amicizia con i protagonisti è profonda; alcune scene tra Violet e Rebecca sono da ridere. Mackenzie Draper è il fratello architetto di Rebecca e ha un peso nella vita della sorella. È una una storia di sospesi e gelosie. Gli anni trascorsi lontani non sono niente paragonati al mare di ricordi che Hudson e Rebecca hanno insieme, ricordi scritti in corsivo nel libro. Capiranno che ruolo ha il passato nel loro presente e nel loro futuro? Oppure i segreti li schiacceranno? La Stone scrive in modo fluido e coinvolgente. Le scene di sesso sono passionali poiché quello che sentono i due protagonisti è bisogno allo stato puro: non è sesso sfrenato, è rivivere quello che è stato interrotto, è riprendere da dove hanno lasciato… Leggendo, ho cercato di immaginare cosa avrei fatto io al posto di Rebecca: lei è complessa e sfaccettata, è la donna che è in base a tutto quello che ha vissuto eppure è forte e risoluta. Di fronte a un Hudson e al passato vissuto insieme però non so se io avrei avuto la sua determinazione! Buona lettura.

Ester




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