lunedì 9 settembre 2019

RECENSIONE "Il lupo nell'abbazia" di Marcello Simoni

Buon pomeriggio lettori, Raffaella ci parla de Il lupo nell'abbazia, il nuovo thriller storico di Marcello Simoni uscito qualche giorno fa con la Mondadori. Sullo sfondo del paesaggio invernale imbiancato dalla neve che si tinge con il rosso del sangue, l’autore ci accompagna lentamente in questa storia intrigante e misteriosa scritta con quella prosa magistrale con la quale abbiamo imparato ad apprezzarlo.


TITOLO: Il lupo nell'abbazia
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Marcello Simoni
DATA D’USCITA: 3 Settembre 2019
EDITORE: Mondadori
GENERE: thriller storico
NARRAZIONE: narratore onnisciente in terza persona
AMBIENTAZIONE: Germania
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTIAdamantius, miniaturista.




TRAMA

Anno Domini 832. Sorpreso da una violenta bufera di neve, un contingente armato dell'imperatore Ludovico il Pio trova riparo presso l'abbazia benedettina di Fulda, nel cuore dell'Assia. Riprendere il cammino è impossibile: le vie che collegano Magonza a Erfurt sono impraticabili, e ancor più pericolose paiono le selve nei dintorni. L'incondizionata ospitalità offerta agli armigeri dall'abate Rabano pare tuttavia scatenare una serie di sanguinosi eventi che sconvolgeranno la placida vita del cenobio: appena fuori dall'abbazia viene infatti rinvenuto il cadavere di un monaco straziato da ferite che fanno pensare a una grossa fiera. Presto inizia a circolare voce che nell'abbazia si nasconda un lupo assassino o addirittura un werwulf… Spetterà al giovane monaco Adamantius, fra i maggiori miniaturisti della cristianità, indagare sul mistero, prima per soddisfare la propria curiosità… e poi per salvarsi la vita.

RECENSIONE

Chi come me è appassionato dei thriller storici? Marcello Simoni torna con un nuovo thriller scritto con quello stile intrigante e magistrale in ogni sua pagina. Fin dalla prima pagina ho seguito con occhio attento la storia, ho ammirato la passione e l’amore con le quali l’autore scrive il romanzo, senza tralasciare nemmeno un singolo dettaglio nelle descrizioni. E difatti ciò che ho apprezzato molto è stata la prosa fluida, elegante e curata, la competenza dell’autore e la ricerca in fatto di accadimenti storici e le descrizioni che fanno immaginare al lettore esattamente ciò che l’autore narra. Attraverso il narratore onnisciente che racconta la storia e che ci presenta il quadro completo della situazione, conosciamo il protagonista principale Adamantius, un miniaturista dell’abbazia benedettina di Fulda insieme ai suoi amici Walfrido il ribelle e trasgressivo, l'impaurito Lupo e il curioso Godescalco. Il misterioso arrivo di un gruppo di soldati dell'imperatore Ludovico il Pio che si rifugia tra le mura dell’abbazia dà inizio ad una serie di morti inspiegabili che portano Adamantius e i suoi amici alla ricerca della verità e dei segreti celati all'interno dell'abbazia. Ogni personaggio è perfettamente caratterizzato e di ognuno di può cogliere ogni sfumatura caratteriale. Con la cornice del paesaggio invernale imbiancato dalla neve che si tinge con il rosso del sangue, l’autore ci accompagna lentamente in questa storia davvero intrigante e misteriosa che mano a mano diventa sempre più oscura tanto che la scrittura dell’autore riesce ad avvolgere anche il lettore con questa oscurità che si insinua dentro la pelle. Se avete voglia di leggere un buon thriller magistrale e perfettamente architettato vi consiglio questo libro, come anche tutti i precedenti scritti di questo autore davvero eccezionale.

Raffaella




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