mercoledì 23 ottobre 2019

RECENSIONE "Halloween" di Ray Bradbury







TITOLO: Halloween
SERIE: raccolta di racconti
AUTORE: Ray Bradbury
DATA D’USCITA: 22 Ottobre 2019
EDITORE: Mondadori
GENERE: horror, mistero
AMBIENTAZIONE: vari








TRAMA


Il meglio della narrativa weird di Bradbury:
Il popolo dell'autunno
L'albero di Halloween
Il cimitero dei folli
Ritornati dalla polvere
e decine di racconti da perderci il sonno

RECENSIONE

Cosa c’è di più intrigante e spaventoso in questo mese di ottobre se non leggere una raccolta di racconti horror? La Mondadori ha avuto l’ottima idea di riunire trenta racconti horror e Young Adult accomunati dal filo conduttore rappresentato dalla festa di Halloween. Ognuna delle novelle che compongono la raccolta sono delle storie a sé stanti con protagonisti distinti e un mistero da scoprire e rivelare, che ci fanno assaporare un’atmosfera tetra e misteriosa di questa festa antica di origine celtica che è celebrata fin dall'antichità in quasi tutto il mondo. Con la sua prosa magistrale, quasi poetica, - a volte grottesca - , l’autore ci catapulta in queste storie che intrecciano gotico, horror, fantasia e magia, dipingendoci immagini e personaggi come se fossero reali. Solo Ray Bradbury, con lo spirito tradizionale natalizio, può tramutare la magia di Halloween in racconti con una morale oscura e significativa. I racconti principali della raccolta sono quattro e di seguito vi spiego di cosa parlano in breve. Il popolo dell’autunno è un racconto suggestivo, ipnotizzante e illusorio che riesce a tenerci con il fiato in sospeso. Ci parla di due ragazzini che sono attratti dal Luna Park di Dark e Cooger e insieme a loro vedremo cose terrificanti, assisteremo alla magia di una giostra che può farli diventare adulti o ritornare piccoli e che li fa viaggiare nel tempo per nutrirsi dei sogni, del dolore e delle emozioni della gente. Il racconto L’albero di Natale ci racconta la storia di otto amici che vanno alla ricerca del loro amico scomparso, Pipkin. La ricerca li conduce in una vecchia casa tetra e gotica, infestata da fantasmi, e ad un albero coperto di lanterne illuminate. Ed è qui che conosciamo Moundshroud, simbolo della morte, che si offre ad aiutarli ma non prima di conoscere la verità su Halloween in un viaggio attraverso lo spazio e il tempo, dalle antiche tradizioni egiziane fino al moderno Messico. In questo racconto l’autore evidenzia il concetto di morte e l’essenza di questa festa. Il cimitero dei folli è un racconto pieno di mistero ed un pizzico di umorismo sulla tanto amata Hollywood. Un cimitero situato vicino a uno studio cinematografico è il luogo in cui il protagonista è testimone di una rivelazione. La linea che divide la finzione e la realtà è così sfumata e architettata bene che il lettore si ritrova a districarsi in questo gomitolo ingarbugliato. Ritornati dalla polvere invece – sicuramente il mio preferito tra tutti i racconti - è una storia che intreccia gotico e horror con protagonisti una famiglia davvero particolare e singolare che possiamo paragonare alla famosa famiglia Addams. Ho adorato il ritratto della famiglia e in particolare dei membri che ne fanno parte. Sicuramente ci ricorda che non tutte le famiglie non sono perfette e che tutti abbiamo uno zio strano e un cugino sgradevole. Ma è proprio quel nucleo familiare che ci aiuta a crescere e maturare e a diventare chi vogliamo essere nel futuro. Insomma, spero di avervi incuriosito con questa recensione a leggere questa raccolta fantastica, scritta da un autore geniale.

Raffaella




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