venerdì 25 ottobre 2019

RECENSIONE "Petrademone. Il destino dei due mondi" di Manlio Castagna






TITOLO: Petrademone 3. Il destino dei due mondi
SERIE: #3 Petrademone
AUTORE: Manlio Castagna
DATA D’USCITA: 22 Ottobre 2019
EDITORE: Mondadori
GENERE: fantasy per ragazzi
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Frida, Miriam, Tommy, Gerico, adolescenti.






TRAMA


La missione di Frida, Miriam e dei gemelli Oberdan è arrivata alla prova estrema. L'armata del Male capeggiata dalla Signora degli Urde sta devastando i regni ultraterreni di Amalantrah e sconfina nel nostro. Tempeste, cataclismi e creature mostruose portano morte e distruzione in entrambi i mondi. Per fortuna Miriam e Frida scoprono di possedere doni straordinari, anche se devono imparare a padroneggiarli. Al fianco dei quattro amici ci sono anche gli affetti mai veramente persi, nonché entità molteplici e millenarie. Intanto le urla si levano dalle città annientate, e gli animali sacrificati per ridare vita all'Ombra che Divora non bastano pi : l'infernale Hundo mira a Valdrada, alle anime dei bambini che dovranno dare consistenza a Shulu. La Luce e l'Oscurità si fanno carne e sangue, gli specchi ingannatori si infrangono, l'amore si spinge oltre la morte: in una corsa contro il tempo nella terra senza tempo, quale sarà il destino ultimo dei due mondi?

Il capitolo finale della saga fantasy rivelazione degli ultimi anni.

RECENSIONE

La saga Pedrademone mi ha rapito l’anima fin dalla prima pagina del primo libro e ora alla fine di questo viaggio meraviglioso sento di aver perso un pezzo del mio cuore. Manlio Castagna con la sua prosa scorrevole, ricercata e coinvolgente ci catapulta in questa avventura che compiano insieme a Frida, Miriam, Tommy e Gerico, come se fossimo al loro fianco, come se fossimo anche noi i protagonisti della storia e vivessimo sulla nostra pelle le emozioni e i pericoli che corrono i quattro personaggi. Dal primo fino al terzo libro è un crescendo di emozioni che io ho abbracciato e vissuto totalmente, in un viaggio tra fantasia e realtà, tra bene e male in un gioco continuo in cui i primi si scontrano con i secondi e viceversa. Da amante della Divina Commedia ho apprezzato molto l’ambientazione moderna dell’inferno dantesco. Ancora una volta i quattro ragazzi devono compiere l’ultimo intricato cammino per sconfiggere il male e per ritrovare se stessi. Ed ecco che il viaggio non è solo loro, non è solo un percorso per maturare e diventare adulti, ma è un viaggio anche nostro per ritornare un po’ bambini, un po’ sognatori con quel pizzico di semplicità, spensieratezza e di umorismo che manca nell'età adulta. E sono l’amore e l’amicizia il motore di tutto, ciò che spinge i nostri protagonisti a farsi coraggio, a non avere paura, ad affrontare i drammi, a fare i conti con la solitudine e le proprie debolezze. Credo che questa serie sia una di quelle di formazione, che insegnano qualcosa, che hanno una morale di fondo che bisogna scoprire tra le righe. Se vi siete ancora immersi in questa saga vi consiglio di correre subito a farlo! Non ve ne pentirete!

Raffaella


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