giovedì 31 ottobre 2019

RECENSIONE "Quel che dicono tutti" di Martin Wilson

Buona sera lettori, Lara ci parla di Quel che dicono tutti, il romanzo Young Adult lgbt di Martin Wilson uscito oggi con Triskell Edizioni. Una storia delicata e introspettiva. Un romanzo di formazione sull'adolescenza e sulla crescita.



TITOLO: Quel che dicono tutti
TITOLO ORIGINALE: What They Always Tell Us
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Martin Wilson
DATA D’USCITA: 31 Ottobre 2019
EDITORE: Triskell Edizioni
GENERE: Young Adult lgbt
AMBIENTAZIONE: Alabama
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: James e Alex, fratelli.







TRAMA

Il popolare e atletico James sembra avere la vita perfetta, ma l’unica cosa che il ragazzo vuole davvero è ricevere la sua lettera di ammissione al college, così da poter lasciare l’Alabama una volta per tutte. In una città in cui è impossibile mantenere i segreti, tutti sembrano essere al corrente di quello che suo fratello Alex ha fatto durante la festa per l’inizio del nuovo anno scolastico, anche se nessuno sa spiegarsi il perché del suo gesto. Allontanato dai suoi amici e con un fratello costantemente impegnato e distante, Alex è pronto ad affrontare il nuovo anno da solo. Ma Henry, il bambino che vive alla porta accanto, continua a presentarsi a casa sua in cerca di compagnia. E, quando Alex decide di darsi alla corsa campestre, nella sua vita entra anche Nate, un amico di James, che saprà rivelarsi più di un semplice compagno di squadra.


RECENSIONE

"Un attimo prima era convinto di avere un posto nel mondo, quello successivo si era sentito completamente fuori luogo."

Ci sono delle storie di vita reale che con estrema semplicità narrano qualcosa di importante. Ci sono storie che partono lente e si evolvono con un ritmo cadenzato per poi coinvolgere completamente e emozionare fino alla fine. Ci sono storie che raccontano di una parte delicata della vita che potrebbe essere lo specchio della vita di molti. 
Questa è la storia di due fratelli totalmente diversi tra loro, nonostante si portino solo un anno vivono la loro adolescenza, la crescita e il cambiamento in modo completamente diverso. James è un ragazzo di successo, è sportivo, intelligente e competitivo. Tutti lo ammirano, tutti lo cercano eppure lui vuole solo fuggire lontano da quella città in cui ogni giorno è uguale all'altro, dove tutti lo annoiano e sembra non vogliano crescere o cambiare. Lo stress dell'ultimo anno, gli impegni e la concentrazione su se stesso e il proprio futuro lo rendono egoista e stanco, talmente concentrato su se stesso e tanto superficiale su ciò che lo circonda, su chi lo circonda. Alex è il fratello strano, quello che è cambiato di colpo diventando improvvisamente triste, silenzioso, strambo e che una notte ha compiuto un atto incomprensibile, estremo. Da quel momento tutto cambia, James non capisce e non vuole capire, si allontanano, non comunicano, sono due estranei nella stessa casa. In un contesto medio borghese dove la reputazione e il perbenismo è alla base, dove si preferisce non affrontare e fare finta di nulla, dove l'immagine è più importante del disagio interiore, dove il successo e l'omologazione schiacciano e emarginano chi è semplicemente 'normale' rendendolo invisibile, emarginato e disadattato, le vite di James e Alex scorrono parallelamente in una routine sempre uguale fino a quando qualcosa di piccolo ma fondamentale cambia tutto. Un nuovo amico gentile e incredibilmente inaspettato, un obiettivo, uno scopo nuovo e diverso, un bambino e il suo mistero accompagneranno Alex e anche James verso una svolta fondamentale. La narrazione è semplice quasi elementare a volte un po' lenta ma è anche molto introspettiva e riflessiva, tanto da coinvolgere totalmente. Io ho un debole per i romanzi di formazione e attraverso la caratterizzazione perfetta dei protagonisti e dell'ambientazione sono entrata in empatia con questi due giovani adolescenti, li ho compresi profondamente, mi sono arrabbiata, ho sofferto e gioito con loro nel loro percorso di crescita personale. È una storia permeata di malinconia ma incredibilmente delicata, i temi affrontati sono molteplici e incredibilmente reali e attuali. 
Il disagio generazionale: la depressione e la solitudine, il sentirsi diversi e emarginati, il bullismo sottile che ferisce e lacera, il non essere all'altezza delle aspettative, il cambiamento incomprensibile che non si riesce a comprendere e gestire, il bisogno di appartenenza a qualcosa di bello e sano. La tematica lgbt presente è trattata con grande tenerezza e sincerità di emozioni, lo sport e l'amicizia solidale e empatica sono il motore che aiuta il cambiamento e la crescita positiva e sana. Questo è il romanzo d'esordio dell'autore e forse per l'intimità che traspare, la delicatezza con cui è narrato e quel senso di malinconia che aleggia per tutto il libro mi fa pensare che abbia un qualcosa di autobiografico. Devo essere sincera, alla fine di questa storia avrei voluto sapere qualcosa in più sul futuro di questi giovani, anche un piccolo scorcio per avere una rassicurazione che dopotutto stanno bene e il futuro non può che essere luminoso per loro. Un libro consigliato.

Lara







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