mercoledì 9 ottobre 2019

RECENSIONE "Ti regalo le stelle" di Jojo Moyes

Buon pomeriggio lettori, Raffaella ci parla di Ti regalo le stelle, il romanzo di narrativa storica della grande Jojo Moyes, uscito oggi con Mondadori. Un romanzo intenso e profondo che celebra la figura della donna e il potere dei libri e della lettura. Alice, Margery, Beth, Izzy e Sonia sono le cinque protagoniste e donne coraggiose e avventurose, desiderose di avere la propria libertà, che affrontano la riluttanza e il pregiudizio iniziale delle famiglie per inseguire i propri ideali e la loro passione per i libri e per fare la differenza in un mondo misogino e razzista.


TITOLO: Ti regalo le stelle
TITOLO ORIGINALE: The Giver of Stars
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Jojo Moyes
DATA D’USCITA: 8 Ottobre 2019
EDITORE: Mondadori
GENERE: narrativa storica
NARRAZIONE: pov femminili in terza persona
AMBIENTAZIONE: Kentucky (Stati Uniti)
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTIAlice, donna inglese che desidera la libertà; Margery, donna ribelle.






TRAMA


1937. Quando Alice Wright decide impulsivamente di sposare il giovane americano Bennett Van Cleve, lasciandosi alle spalle la sua famiglia e una vita opprimente in Inghilterra, è convinta di iniziare una nuova esistenza piena di promesse e avventure nel lontano Kentucky.


Presto però le sue rosee aspettative e i suoi sogni di ragazza si scontrano con una realtà molto diversa. Costretta a vivere sotto lo stesso tetto con un suocero invadente, il dispotico proprietario della miniera di carbone locale, Alice non riesce a instaurare un vero rapporto con il marito e le sue giornate diventano sempre più tristi e vuote. Così, quando scopre che in città si sta costituendo un piccolo gruppo di donne volontarie il cui compito è diffondere la lettura tra le persone disagiate che abitano nelle valli più lontane, lei decide con entusiasmo di farne parte.

La leader di questa biblioteca ambulante a cavallo è Margery O'Hare, una donna volitiva, libera da pregiudizi, figlia di un noto fuorilegge, una donna autonoma e fiera che non ha mai chiesto niente a nessuno, tantomeno all'uomo che ama.

Alice trova in lei una formidabile alleata, un'amica su cui può davvero contare, specie quando il suo matrimonio con Bennett inizia inevitabilmente a sgretolarsi. Altre donne si uniranno a loro e diventeranno note in tutta la contea come le bibliotecarie della WPA Packhorse Library.

Leali e coraggiose, cavalcheranno libere sotto grandi cieli aperti e attraverso foreste selvagge, affrontando pericoli di ogni genere e la disapprovazione dei loro concittadini per portare i libri a persone che non ne hanno mai visto uno, allargando i loro orizzonti e cambiando la loro vita per sempre.

RECENSIONE

Dopo la trilogia Io prima di te che ha fatto emozionare milioni di lettori in tutto il mondo, Jojo Moyes torna con un nuovo, intenso romanzo che celebra la figura delle donne e il potere dei libri e della lettura. In questo libro la Moyes si concentra su quanto possano essere importanti i libri per sfidare e cambiare le persone, per insegnare loro a pensare e a riflettere e per plasmare il mondo così restio alle nuove idee e al cambiamento. La storia è ambientata nel 1937, periodo della Grande Depressione negli Stati Uniti, un’era di grave crisi economica e finanziaria che sconvolge l’economia mondiale e la cultura e accelera le trasformazioni. In questo clima di tensione spicca la figura di Franklin Roosevelt, nominato più volte nel romanzo, che avvia un rilancio produttivo e industriale attraverso il New Deal, un nuovo ordine economico che consentiva una più equa distribuzione della ricchezza, e di sua moglie Eleanor che avvia un programma sui servizi bibliotecari per diffondere la lettura e diminuire l’alfabetizzazione.
Lo scopo di Eleanor è proprio quello di portare libri e aiutare a educare e arricchire la vita delle persone che vivevano sulle colline nella campagna del Kentucky. Il programma richiede a molte donne che cavalcano cavalli e muli carichi di libri per molte miglia, di raggiungere le case e le famiglie in montagna. Ed è proprio di questo che Jojo Moyes ci racconta, della fatica di tante donne coraggiose che nel passato hanno fatto la differenza per diffondere la lettura. Un affresco originale e brillante che io ho amato pagina dopo pagina, che ho divorato grazie alla prosa perfetta e scorrevole, sentendomi parte della storia, tifando per queste donne che hanno sfidato l’etichetta e la reputazione del tempo, per seguire i loro ideali. Tra le pagine spiccano le figure di due protagoniste così diverse ma simili nella tenacia: l’inglese Alice Wright e la ribelle Margery O’Hare. Alice è una giovane donna inglese che sposa un americano per sfuggire dalle catene e dai confini della sua vita per andare a vivere nel Kentucky, ma sfortunatamente si ritrova a pentirsi della sua scelta affrettata poiché nella piccola cittadina di Baileyville ritrova le stesse restrizioni della sua terra inglese, rese ancora più insopportabili dalla presenza asfissiante del suocero. Dall'altra parte troviamo Margery, - figlia di un contrabbandiere -, una donna indipendente, forte, determinata e senza paura, nella quale Alice trova sostegno e un’amicizia tanto necessaria nel periodo più difficile della sua vita. Alice trova in questo obiettivo una grande avventura, grandi amicizie, appagamento e libertà, pericolo e resistenza, fino a cambiare radicalmente la sua identità. Alice e Margery, insieme a Beth, Izzy e l’afroamericana Sonia rappresentano il cuore pulsante di questa storia, i pilastri senza i quali non esisterebbe questo romanzo. Cinque donne coraggiose e avventurose, desiderose della libertà, che affrontano la riluttanza e il pregiudizio iniziale delle famiglie e la paura degli uomini di perdere il controllo delle proprie donne - che le vedono come una minaccia e un pericolo per l’ordine sociale, politico ed economico. La crescente alfabetizzazione, i libri e la conoscenza fanno sì che le persone si interroghino su tutto, espandano gli orizzonti, alimentino l’immaginazione, ma il cambiamento non è mai facile quando c'è di mezzo l'implacabile resistenza di una società dalle idee ancora ristrette. Jojo Moyes scrive questa storia con passione e verve, con quel suo stile ricercato, pieno di dettagli e descrizioni di quell'era storica difficile. Le donne sono la luce di questo libro che irradiano con la loro forza la storia e i lettori che leggono. Sono loro le protagoniste indiscusse, personaggi non convenzionali che spiccano e che sono ben sviluppati nell'intero contesto. L'autrice tocca temi come il razzismo, la classe sociale, la misoginia, lo sfruttamento e le vite difficili delle donne, con una narrazione commovente che risuona come un inno alla forza della donna, ai diritti conquistati duramente nel corso del tempo dalle tante donne che non si sono arrese, che non si sono mai sottomesse, che hanno lottato strenuamente con la loro vita per far sentire la loro voce e la loro forza d’animo, per essere guardate e trattate al pari degli uomini. Ho apprezzato molto il modo in cui l’autrice ha messo in risalto i punti di forza di ogni donna e mostrato il loro sostenersi a vicenda e il loro acquisire sicurezza e coraggio dall'essere vicine, rialzandosi e traendo forza l’una dall'altra. Un romanzo che serve come promemoria per il mondo d’oggi, in un’era in cui ci sono ancora pregiudizi e in cui le biblioteche vengono chiuse e il diritto al pensiero non accettato. La storia rafforza la mia convinzione dell’importanza dei libri nella vita di tutti, del forte impatto che essi danno nella quotidianità e nel modo di pensare di ognuno di noi. Spero di avervi incuriosito. Io ho amato questo romanzo e spero lo amerete anche voi.

Raffaella




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