venerdì 15 novembre 2019

RECENSIONE "L'ultimo bacio" di Bianca Marconero

Buon pomeriggio lettori, Raffaella ci parla de L'ultimo bacio, il seguito de Le nostre prime sette volte di Bianca Marconero uscito oggi in self. Siete pronte a lasciarvi travolgere ancora una volta dalla storia d'amore di Alex e Alice e da un intero sciame di farfalle che svolazzano impazzite e inferocite nel nostro stomaco?



TITOLO: L'ultimo bacio
SERIE: seguito "Le nostre prime sette volte"
AUTORE: Bianca Marconero
DATA D’USCITA: 15 Novembre 2019
EDITORE: self publishing
GENERE: rosa contemporaneo
AMBIENTAZIONE: Parigi - Italia
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTIAlice, copywriter; Alessandro, proprietario di una rivista.






TRAMA


Alex e Alice non lavorano più insieme. Dopo l’ultimo licenziamento, le loro strade si sono divise.
Sono trascorsi nove mesi e Alice tenta di tenere insieme i pezzi della sua vita, si barcamena tra mille lavori e cerca di andare avanti. Ma pensa ancora ad Alessandro. Sono trascorsi nove mesi e Alessandro ha preso le redini del progetto internazionale del Gruppo Francalanza Visconti, dirige la nuova sede di Parigi e ha una relazione stabile con Carlotta, una ricca ereditiera indicata da tutti come la sua compagna ideale. Ma pensa sempre ad Alice. Sono trascorsi nove mesi e tutto è pronto per il matrimonio di Emilia e Fosco, la location è stata scelta, gli inviti mandati e la chiesa addobbata. Sono trascorsi nove mesi e per Alex e Alice, entrambi testimoni degli sposi, è venuto il momento di rivedersi. Nella cornice da sogno di un antico monastero sul lago di Como, tra balli mancati e un duello di sguardi, si delinea un accordo imprevisto: scambiarsi un ultimo bacio e poi ognuno andrà per la sua strada. Ma un bacio tra due persone che si vogliono ancora, nonostante proclamino di non volersi affatto, non potrà mai essere l’ultimo. Soprattutto se il destino trama e li porta a lavorare per l’ennesima volta uno accanto all’altra nella città più romantica del mondo. Ma è davvero possibile capirsi, quando il passato minaccia di tornare? E come si può trovare il perdono quando emerge un segreto in grado di separarli per sempre? Tra una salita sulla butte di Montmartre una passeggiata ai giardini del Lussenburgo, tra serate all’Opéra Garnier e shopping sulla rive gauche, Alex e Alice avranno la loro occasione per scoprire il vero significato dell’ultimo bacio.

RECENSIONE

Ed eccomi di nuovo qui a parlarvi del seguito de Le nostre prime sette volte. A distanza di un mese cosa pensate che io abbia fatto dopo un finale del genere? Come tutti i lettori che hanno letto il precedente romanzo, mi sono scervellata tanto, ho rimuginato più e più volte, ho pensato a cosa Bianca avrebbe scritto di Alex e Alice, di quale altro male ci avrebbe letteralmente stese, sterminate, fatte morire lentamente.
Ed ecco che la Marconero torna alla carica, con tutta la sua voglia di farci soffrire – se non ci fa soffrire non è più Bianca -, di farci provare ancora una volta quella stretta allo stomaco che poi sale, sale fino allo sterno per poi arrivare al cuore. Vi ricordate dove abbiamo lasciato Alex e Alice? Vi ricordate di che morte apparente ci ha fatte morire la Marconero? Sono passati nove mesi da quando Alice e Alex si sono allontanati e ognuno di loro ha proseguito per il proprio cammino, con il proprio lavoro, anche se entrambi hanno il cuore a pezzi e pensano sempre l’una all'altro. Ma il destino anzi, la diabolica Marconero, fa incrociare nuovamente le loro strade al matrimonio di Fosco e Emilia. È tempo per loro di rivedersi, di regalarci ancora nuove emozioni o tanto Maalox per noi lettori. Può un solo bacio tra Alex e Alice provocarci quella sensazione di farfalle nello stomaco, ma no, che sto a dire, di un intero sciame di farfalle che svolazzano impazzite e inferocite nel nostro stomaco? Solo la Bianconero riesce, solo lei con quella sua scrittura ipnotizzante riesce a descrivere un momento che sembra così facile da descrivere ma che in realtà è un’opera d’arte vera e propria scritta da Bianca. Dallo sfondo di un romantico scenario sul lago di Como ci spostiamo a Parigi, la città dell’amore per antonomasia dove la storia d’amore dei due personaggi continua regalandoci ancora una volta battiti e sospiri e poi ancora colpi al cuore e Maalox in quantità industriale. È impossibile resistere di fronte ad un libro Marconero. È impossibile leggere e poi fermarsi ad un solo capitolo, perché quel capitolo ti spinge a continuare, - perché beh, lo sapete bene che la scrittura di Bianca è una vera tentazione -, e quel primo capitolo poi diventa un altro, e poi un altro ancora fino ad arrivare alla fine che ti ritrovi ad averlo finito in un battibaleno.
La Marconero è una vera narratrice di emozioni di cui non riuscirete a farne a meno; è come una droga da cui non riesci mai a liberarti perché crea dipendenza. Dovrebbero scriverlo sulle copertine di ogni suo libro: "Attenzione! Non leggere perché crea dipendenza!, oppure: "Non leggere se siete deboli di cuore", oppure, sentite questa: "Leggere con cautela". Perché come la Bianconero nessuno riesce a mostrarci l’amore davvero, fatto di pugni nello stomaco che non passeranno mai, di lacrime e sorrisi, di una serie di scelte sbagliate di cui ci pentiamo, di quei maledetti fraintendimenti in cui tutti inciampiamo sempre. Ma l’amore è bello proprio per questo: perché nonostante tutto, ci regala felicità e ci rende più forti. Stampatelo nella mente: la Marconero è la regina delle emozioni! E ora vado a ritirarmi in un posto lontano, il più lontano possibile, in attesa del prossimo, angosciante libro del tornado Bianconero che mi farà perdere molti anni della mia presente giovinezza! E ricordate che se non sono romanzi angosciosi stile Marconero, non li vogliamo!


Raffaella





1 commento:

  1. È sempre un onore essere letta da te. Anche stavolta rivedermi con i tuoi occhi e un vero regalo! Grazie di tutto 💖

    RispondiElimina