Buongiorno lettori, Raffaella ci parla de Il priorato dell'albero delle arance, il romanzo fantasy di Samantha Shannon uscito la settimana scorsa con Mondadori. Un’epica battaglia tra bene e male per il controllo del mondo. Pronti a cavalcare sul dorso di un drago per vivere una grande avventura? Tenetevi forte e allacciate le cinture!
TITOLO ORIGINALE: The Priory of the Orange Tree
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Samantha Shannon
DATA D’USCITA: 26 Novembre 2019
EDITORE: Mondadori
GENERE: fantasy
AMBIENTAZIONE: fantastica
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTE: Sabran IX, regina; Ead, adepta di una società segreta; Tané, ragazza umile e determinata.
TRAMA
Il romanzo fantasy dell'anno. La casa di Berethnet ha regnato su Inys per mille anni ma ora sembra destinata a estinguersi se la regina Sabran IX non si sposerà e darà alla luce una figlia. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell'ombra della corte. A vegliare segretamente su Sabran c'è Ead Duryan, adepta di una società segreta che, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys... Tra draghi, lotte per il potere e indimenticabili eroine, l'epico fantasy al femminile per il nuovo millennio.
RECENSIONE
Un’epica battaglia tra bene e male per il controllo del mondo. Il priorato dell’albero delle arance è un romanzo fantasy epico che vi incollerà alle pagine fino alla fine. Era da tempo che non leggevo un romanzo così corposo come questo e avevo timore di metterci tanto tempo a finirlo, ma Samantha Shannon è riuscita a creare un mondo magico perfetto. Vi innamorerete delle atmosfere, degli intrighi politici, dei personaggi, delle storie antiche e soprattutto, dei draghi, le creature mitologiche più affascinanti di sempre di cui la Shannon ci dona un affresco maestoso e potente. In un mondo divido a metà da antiche credenze religiose, si snodano e si intrecciano le vite di tre donne dalla tempra forte e combattiva.
In Occidente, la regina Sabran IX, ultima discendente del casato Berethnet, si ritrova a dover prendere una decisione importante imposta dalla tradizione: sposarsi e generare un erede per mantenere il suo popolo al sicuro dalla creatura draconica più spietata mai esistita chiamata Senza Nome. Ma la realtà è ben diversa e questo Ead lo sa bene. Giunta dal profondo e caldo sud, Ead è divenuta una delle ancelle della regina per proteggerla in nome del Priorato delle Arance. Cos’è? Lo dovrete scoprire voi leggendo il libro. Posso dirvi solo che le mille vicissitudine e gli intrighi di corte porteranno queste due donne ad avvicinarsi sempre di più e a scoprirsi anime affini e inseparabili, nonostante tutto e tutti. Sabran nei primi capitoli ci viene mostrata come una donna fredda, arrogante e volubile, ma l’autrice comincia pian piano a spogliarla di questa maschera e a mostrarcela invece come una regina che ha commesso degli errori, una donna spaventata dal peso della corona e schiacciata dalle aspettative della corte e del popolo. Vediamo anche il suo lato più vulnerabile e fragile, più dolce e umano che fiorisce con la vicinanza di Ead. Durante il corso della vicenda la vediamo sempre più sicura di sé, determinata e capace di infondere forza ai suoi sudditi. Il suo compito di guidare un popolo e una nazione è davvero complesso, soprattutto perché richiede correre dei rischi, e Sabran incarna un'audacia che la contraddistingue dalle altre regine precedenti. Ead è un personaggio che ho adorato e che spero adorerete anche voi. È una protagonista che incarna il connubio perfetto tra spietata forza e appassionata dolcezza. Possiede una tempra d’acciaio, è tanto potente con la magia e le armi, quanto delicata e premurosa con le persone a lei care, dotata di una sensibilità profonda. Ead è sicuramente il personaggio più equilibrato del romanzo e proprio per questo diventa un vero e proprio punto di riferimento sia per gli altri personaggi che per lo svolgimento della storia. Assisteremo anche alla nascita del rapporto tra lei e Sabran, dolce ed emozionante, che si sviluppa in modo naturale e che intreccerà le loro anime e riempirà di amore il nostro cuore. All’altro capo del mondo invece, in Oriente, la giovane Tané è determinata ad affrontare ogni ostacolo che la separa dal realizzare il sogno della sua vita. Tané ci viene presentata come una ragazza umile, dotata di una determinazione invidiabile, che sa cosa significa il duro lavoro e il sacrificio per realizzare i propri sogni. La vita non le ha mai regalato nulla e tutto ciò che ha se lo è guadagnato con le sue sole forze. La sua disciplina è ferrea, spinta a tutti i costi a voler realizzare i suoi obiettivi e la vediamo anche come una ragazza ribelle che a volte compie azioni controproducenti ma necessarie per farla evolvere come personaggio. Ho adorato il rapporto con il drago, un legame quasi fraterno, fatto di rispetto, affetto, comprensione e protezione. E ora anch'io desidero fortemente avere un drago per amico! In Oriente infatti, i draghi sono figure estremamente diverse dall'Occidente. Dove il resto del mondo li vede come creature immonde, in Oriente vengono considerati delle vere e proprie divinità e cavalcarle è reputato un grande onore. L’autrice ha un talento innato nel descrivere anche l’ambientazione e i paesaggi e nel farceli immaginare nella mente: se in Occidente prevalgono paesaggi dai colori più freddi e scuri, in Oriente assistiamo ad una esplosione di tonalità più calde e intense, tipiche dei luoghi più esotici. Ed è proprio quando Tané sta per realizzare il suo sogno che il destino comincia a mettere in moto gli ingranaggi; ingranaggi che porteranno Oriente e Occidente a incontrarsi di nuovo dopo secoli di conflitti, dove donne impavide dovranno unire le forze e abbandonare i pregiudizi per mettere fine al terrore del Senza Nome e portare la pace definitiva. Miei cari lettori, questa è solo la punta dell’iceberg. Voglio solo dirvi che è una storia che va scoperta lentamente, in ogni suo piccolo dettaglio che la Shannon ha descritto con una cura magistrale per formare un mosaico di grande impatto. La storia è incentrata su figure femminili che rappresentano dei modelli di integrità, coraggio, determinazione e forza d’animo, capaci di affrontare i pericoli più mortali per un bene superiore. Questo è un romanzo che riuscirà a rapirvi anima, cuore e mente con i suoi personaggi ben caratterizzati che si evolvono e uno sviluppo della storia armonico in cui l’autrice muove i fili del destino con maestria. Sono sicura che i lettori del fantasy più puro troveranno in questo romanzo pane per i loro denti! Pronti a cavalcare a dorso di un drago per vivere una grande avventura? Tenetevi forte e allacciate le cinture!
In Occidente, la regina Sabran IX, ultima discendente del casato Berethnet, si ritrova a dover prendere una decisione importante imposta dalla tradizione: sposarsi e generare un erede per mantenere il suo popolo al sicuro dalla creatura draconica più spietata mai esistita chiamata Senza Nome. Ma la realtà è ben diversa e questo Ead lo sa bene. Giunta dal profondo e caldo sud, Ead è divenuta una delle ancelle della regina per proteggerla in nome del Priorato delle Arance. Cos’è? Lo dovrete scoprire voi leggendo il libro. Posso dirvi solo che le mille vicissitudine e gli intrighi di corte porteranno queste due donne ad avvicinarsi sempre di più e a scoprirsi anime affini e inseparabili, nonostante tutto e tutti. Sabran nei primi capitoli ci viene mostrata come una donna fredda, arrogante e volubile, ma l’autrice comincia pian piano a spogliarla di questa maschera e a mostrarcela invece come una regina che ha commesso degli errori, una donna spaventata dal peso della corona e schiacciata dalle aspettative della corte e del popolo. Vediamo anche il suo lato più vulnerabile e fragile, più dolce e umano che fiorisce con la vicinanza di Ead. Durante il corso della vicenda la vediamo sempre più sicura di sé, determinata e capace di infondere forza ai suoi sudditi. Il suo compito di guidare un popolo e una nazione è davvero complesso, soprattutto perché richiede correre dei rischi, e Sabran incarna un'audacia che la contraddistingue dalle altre regine precedenti. Ead è un personaggio che ho adorato e che spero adorerete anche voi. È una protagonista che incarna il connubio perfetto tra spietata forza e appassionata dolcezza. Possiede una tempra d’acciaio, è tanto potente con la magia e le armi, quanto delicata e premurosa con le persone a lei care, dotata di una sensibilità profonda. Ead è sicuramente il personaggio più equilibrato del romanzo e proprio per questo diventa un vero e proprio punto di riferimento sia per gli altri personaggi che per lo svolgimento della storia. Assisteremo anche alla nascita del rapporto tra lei e Sabran, dolce ed emozionante, che si sviluppa in modo naturale e che intreccerà le loro anime e riempirà di amore il nostro cuore. All’altro capo del mondo invece, in Oriente, la giovane Tané è determinata ad affrontare ogni ostacolo che la separa dal realizzare il sogno della sua vita. Tané ci viene presentata come una ragazza umile, dotata di una determinazione invidiabile, che sa cosa significa il duro lavoro e il sacrificio per realizzare i propri sogni. La vita non le ha mai regalato nulla e tutto ciò che ha se lo è guadagnato con le sue sole forze. La sua disciplina è ferrea, spinta a tutti i costi a voler realizzare i suoi obiettivi e la vediamo anche come una ragazza ribelle che a volte compie azioni controproducenti ma necessarie per farla evolvere come personaggio. Ho adorato il rapporto con il drago, un legame quasi fraterno, fatto di rispetto, affetto, comprensione e protezione. E ora anch'io desidero fortemente avere un drago per amico! In Oriente infatti, i draghi sono figure estremamente diverse dall'Occidente. Dove il resto del mondo li vede come creature immonde, in Oriente vengono considerati delle vere e proprie divinità e cavalcarle è reputato un grande onore. L’autrice ha un talento innato nel descrivere anche l’ambientazione e i paesaggi e nel farceli immaginare nella mente: se in Occidente prevalgono paesaggi dai colori più freddi e scuri, in Oriente assistiamo ad una esplosione di tonalità più calde e intense, tipiche dei luoghi più esotici. Ed è proprio quando Tané sta per realizzare il suo sogno che il destino comincia a mettere in moto gli ingranaggi; ingranaggi che porteranno Oriente e Occidente a incontrarsi di nuovo dopo secoli di conflitti, dove donne impavide dovranno unire le forze e abbandonare i pregiudizi per mettere fine al terrore del Senza Nome e portare la pace definitiva. Miei cari lettori, questa è solo la punta dell’iceberg. Voglio solo dirvi che è una storia che va scoperta lentamente, in ogni suo piccolo dettaglio che la Shannon ha descritto con una cura magistrale per formare un mosaico di grande impatto. La storia è incentrata su figure femminili che rappresentano dei modelli di integrità, coraggio, determinazione e forza d’animo, capaci di affrontare i pericoli più mortali per un bene superiore. Questo è un romanzo che riuscirà a rapirvi anima, cuore e mente con i suoi personaggi ben caratterizzati che si evolvono e uno sviluppo della storia armonico in cui l’autrice muove i fili del destino con maestria. Sono sicura che i lettori del fantasy più puro troveranno in questo romanzo pane per i loro denti! Pronti a cavalcare a dorso di un drago per vivere una grande avventura? Tenetevi forte e allacciate le cinture!
Raffaella
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