martedì 3 dicembre 2019

RECENSIONE "Casuali incontri fra estranei" di Alison Lurie




TITOLO: Casuali incontri fra estranei
TITOLO ORIGINALE: Foreign Affairs
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Alison Lurie
DATA DI PUBBLICAZIONE: 24 Ottobre 2019
EDITOREAstoria Edizioni
GENERE: narrativa 
AMBIENTAZIONE: America - Inghilterra
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Vinnie, professoressa cinquantenne; Fred, collega di Vinnie.






TRAMA


Due accademici americani, Vinnie, che insegna letteratura per l’infanzia, e Fred, giovane ricercatore della stessa università, hanno la possibilità di trascorrere un anno sabbatico in Inghilterra. Sentendosi entrambi più inglesi che americani, sognano di poter dimenticare per un po’ il loro paese di appartenenza. Lei, Vinnie, cinquantenne sola con un matrimonio fallito alle spalle, importanti successi professionali e rassegnata all’indipendenza e alla solitudine, sogna tuttavia un’avventura a Londra, possibilmente, essendo molto snob, con un genio artistico, o perlomeno con un brillante critico letterario. Chi invece, dopo grandissima riluttanza da parte di lei, la farà davvero sognare è un ingegnere dell’Oklahoma, che si occupa di rifiuti e che le è seduto di fianco sull’aereo che la porta a Londra. Chuck Mumpson è un po’ rozzo, molto americano e si veste più come Bronco Billy che non come Lord Byron.

Il giovane collega di Vinnie, Fred, bello in modo irresistibile, avvilito per il recente abbandono della moglie, fotografa e anticonformista, si troverà a invaghirsi di un’attrice inglese ancora più stravagante della consorte.
Condotto sull’onda di continue opposizioni – America/Inghilterra, famiglia/vita da single; conformismo/eccentricità; studio accademico/quotidianità – Casuali incontri tra estranei è un tipico romanzo di formazione, in questo caso per adulti confusi e insicuri. E d’altra parte di Lurie si è detto che è stata lo specchio della sua generazione, che ha certamente attraversato periodi di grande confusione.


RECENSIONE

Due storie d’amore tra due coppie insolite – una modestamente affascinante, l’altra un po’ pedante -, entrambe però affrontate con una prosa acuta ed elegante e con un umorismo discreto e sottile. Vinnie è una professoressa cinquantenne divorziata da oltre vent'anni e abituata a vivere da sola, che non si considera una persona amabile. Questo finché durante il viaggio in aereo verso Londra non conosce Chuck, - il pretendente più improbabile - un ingegnere che le fa provare emozioni contrastanti e che conquista Vinnie con i suoi segreti, la sua saggezza e con il suo sincero rispetto verso di lei. Vinnie ci viene presentata come una donna bisognosa di affetto, che rimane sulla difensiva quando si tratta di relazioni amorose e che scopre che Chuck riesce a risvegliaew in lei un desiderio e una passione che pensava di non provare più e, per lei, tenerlo lontano diventa sempre più difficile. Nel frattempo, anche un collega di Vinnie, Fred Turner, va a Londra per fare delle ricerche, ma alla vigilia della sua partenza il suo matrimonio si incrina a causa di una litigata e si ritrova solo e depresso. Ma nella capitale britannica fa la conoscenza di un’attrice di nome Rosemary con cui instaura una relazione amorosa. Attraverso Rosemary, Fred entra in un mondo di ristoranti eleganti, teatri, feste e fine settimana in campagna. Normalmente abituato ad avere donne che cadono ai suoi piedi, Fred lotta affinché l’attrice si innamori di lui. Mentre la relazione amorosa di Chuck con Rosemary è più attiva e varia e ciò infatti, rende più divertente il romanzo, dall'altra parte con Vinnie invece, c’è un’atmosfera più snervante. Tutto ciò invece di distrarre il lettore dall'esperienza emotiva di Vinnie, che dovrebbe rimanere la parte centrale del libro, aiuta a focalizzarla maggiormente grazie alla presenza dei risvolti amorosi di Fred. Le situazioni per Vinnie e Fred sono emotive e a volte comiche e l’autrice è abile nell'evidenziare le molte sfaccettature delle relazioni e della loro complessità, della passione e dell’amore, alludendo soprattutto al sesso. Ci mostra come spesso non troviamo ciò che vogliamo ma ciò di cui abbiamo bisogno. Il romanzo ci mostra le vite private dell’alta classe britannica e del mondo teatrale, sottolinea le differenti tra la cultura americana e quella britannica e ci parla di un tempo, non tanto lontano dal nostro, in cui non esisteva internet e per interagire da una parte all'altra del mondo c’erano le lettere e i telegrammi che impiegavano molto tempo per arrivare da una persona all'altra. Il finale è inaspettato e sorprende il lettore.


Raffaella




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