lunedì 23 dicembre 2019

RECENSIONE "La bambina perduta" di Carol Wyer

Buon pomeriggio lettori, Raffaella ci parla de La bambina perduta, il primo volume della serie thriller Robyn Carter dell'autrice Carol Wyer uscito qualche settimana fa con la Hope Edizioni. L'omicidio di un milionario e la scomparsa misteriosa di un insegnante portano la detective Robyn Carter sulle tracce di un killer guidato dal movente della vendetta. Tutto verrà messo in gioco e tutto sarà a rischio: la sanità mentale e la vita.


TITOLO: La bambina perduta
TITOLO ORIGINALE: Little Girl Lost
SERIE: #1 Robyn Carter
AUTORE: Carol Wyer
DATA D’USCITA: 6 Dicembre 2019
EDITORE: Hope Edizioni
GENERE: thriller
AMBIENTAZIONE: Inghilterra
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTIRobyn, ispettrice; Abigail, madre di una bambina; Killer.




TRAMA

Una famiglia perfetta nasconde torbidi segreti. Un assassino vuole che la verità venga a galla.

Abigail vive una vita perfetta con un marito attraente e ricco che stravede per lei e l'adorabile figlia di pochi mesi, Izzy. Ma qualcuno sa che lei nasconde un segreto inquietante e inizia a mandarle messaggi minacciosi da un numero anonimo. Cos'ha da nascondere Abigail?

In un'altra cittadina, un insegnante scompare in circostanze misteriose e un milionario viene trovato morto nei pressi del lago vicino a cui viveva.

Per l'ispettrice Robyn Carter non c'è un nesso ovvio tra le vicende dei due uomini finché Izzy non verrà rapita in un parcheggio. Il suo istinto le dice che il rapimento di Izzy è in qualche modo legato ai due casi su cui sta indagando, ma l'ultima volta che ha agito d'istinto le conseguenze sono state tragiche. Quindi, per risolvere il caso e riconquistarsi un posto nelle forze dell'ordine, Robyn dovrà per prima cosa imparare di nuovo a credere in se stessa, perché ora si trova alle prese con un assassino spietato e se non lo fermerà in tempo… una bambina morirà.

RECENSIONE

Leggere un thriller è sempre avvincente, entrare nella mente del killer è ancora più intrigante. Carol Wyer ci fa entrare nel primo volume di una serie che vede protagonista Robyn Carter, l’ispettrice che in ogni libro si ritrova ad investigare su un caso di omicidi per arrivare alla mente del killer. Questo primo volume è un thriller con il movente della vendetta, in cui azioni e vicende vengono narrate con un ritmo perfetto, senza fretta né lentezza, ma dosando il tutto in modo giusto e corretto.
La scrittura dell’autrice è descrittiva e pone l’accento sui piccoli dettagli, così da permettere all'autore di farlo entrare nel centro delle indagini e di incuriosirlo pagina dopo pagina. Un omicidio di un milionario e una scomparsa misteriosa di un insegnante sconvolgono delle cittadine vicine del Regno Unito e la detective Carter si mette sulle tracce del killer. Sin dal prologo Il lettore capisce e scopre chi è il killer che commette questi omicidi e insieme all'ispettrice si ritrova a seguire l’indagine passo dopo passo, tassello dopo tassello, ricostruendo così un puzzle definito che vede il susseguirsi di indagini su più fronti, tanti personaggi e luoghi diversi, ognuno che ha un’importanza cruciale. Robyn è la voce narrante in terza persona e grazie ai suoi pensieri, alla sua riservatezza e alle sue intuizioni non solo riesce ad appassionarci alla storia, ma ci fa affezionare anche a lei e alla sua storia. Lei è una donna tutta d’un pezzo, una detective acuta, solitaria e determinata, piena di sensi di colpa per un passato doloroso, che analizza le prove e le persone, capendo se celano o meno segreti. La sua è una corsa contro il tempo nella caccia di un killer guidato dall'ossessione per la vendetta. I capitoli affidati all'ispettrice si intrecciano con quelli del passato del killer – scritti in corsivo per separarli dal presente – che narrano attraverso i flashback a partire dall'infanzia fino al presente tutto il male che ha dovuto subire, l’oscurità con cui è venuto a contatto e solo la vendetta l’ha fatto sopravvivere a tutto e l’ha reso forte. La terza voce è quella di Abigail, madre perfetta della piccola Izzy che nasconde segreti a suo marito e che viene torturata dal killer attraverso messaggi e chiamate minacciose. Il killer, l’ispettrice e Abigail sono tre protagonisti accomunati da un elemento comune: sono persone che hanno fatto delle scelte e che hanno compiuto errori, persone che hanno un carattere forte e determinato e al tempo stesso celano una fragilità latente, nascosta dietro una corazza ben salda. Il killer mi ha rapito con la sua storia e per tutta la durata della storia l’ho capito nel profondo e da un certo punto di vista ho giustificato la sua furia omicida. Egli è una persona scaltra, intelligente e astuta che sa come muoversi e come agire e che nei suoi capitoli ci descrive l’angoscia, il dolore, le ingiustizie che prova sulla sua pelle, le scelte terribili che è costretto a fare.
Fin dal prologo capiamo chi è il killer ma fino alla fine non sappiamo qual è la sua identità del presente. Devo ammettere che ho avuto qualche intuizione sull'identità del killer; c’è infatti, un particolare e quasi insignificante dettaglio che rivela chi è il killer e che solo i più attenti possono cogliere. Tutto viene rivelato, il come e soprattutto il perché. Nulla resta in sospeso e tutte le domande hanno una risposta. L'autrice si è dimostrata magistrale nell'incastrare pezzi che all'apparenza non c'entrano nulla fra loro in un puzzle ben congegnato, abile nel sondare la psicologia e l'oscurità umana con semplicità e dinamicità, senza appesantire. Le indagini sono raccontate con meticolosità, come anche le descrizioni accurate di ogni scena e di ogni omicidio e le situazioni portano ad immergersi totalmente nella storia fino ad avvertire il freddo del Regno Unito, la paura costante e il terrore che cresce sempre di più. L’autrice è stata bravissima nel descrivere anche il rapporto con l’ispettore Ross, zio e spalla di Robyn; un rapporto basato sulla fiducia, sull'aiuto reciproco e sull'ironia che sicuramente riesce ad alleggerire situazioni che risulterebbero davvero pesanti. I miei complimenti vanno all'autrice Carol Wyer perché è riuscita a costruire una storia di traumi, vite passate e presenti, di amore e odio che si mescolano creando un incastro perfetto e ben congegnato. Chissà cosa ci aspetta nel secondo capitolo, non vedo l’ora di scoprire le prossime avventure che ci aspetta con la detective Carter.


Raffaella




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