Buon pomeriggio lettori, Raffaella ci parla di Troppo poco amore, il romanzo psicologico di Valentine Bovary uscito oggi in self. Siete pronti ad entrare nella vita di Adrien per scoprire il suo passato, il suo presente e le esperienze che lo hanno cambiato?
TITOLO: Troppo poco amore
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Valentine Bovary
DATA DI PUBBLICAZIONE: 27 Dicembre 2019
EDITORE: self publishing
GENERE: psicologico
AMBIENTAZIONE: Francia
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Adrien.
TRAMA
La vita è impietosa, colpisce là dove meno dovrebbe accanirsi e nel farlo non si dà pena.
Questa è l'amara riflessione del giovane Adrien, quando un evento tragico getta nel baratro la sua famiglia. Ed è in quel frangente doloroso che il ragazzo fa una promessa a se stesso: non sarà mai più vittima dei colpi bassi che la vita sferra a tradimento.
Quasi un ventennio dopo, l'incontro con Juliette, così differente sotto ogni punto di vista dal genere di donne alle quali Adrien è solito accompagnarsi, risveglia l'uomo dal torpore e lo sconvolge nel profondo. Juliette è una tavolozza variopinta. Tutto, di lei, lo affascina. La donna è un fulmine a ciel sereno nella cruda realtà di Adrien, dove ogni cosa ha il suo tornaconto. Con Juliette, travolto da un sentimento potente che non gli darà scampo, lui volgerà nell'uomo che mai pensava di poter diventare.
E quando la vita si prenderà gioco di lui, il primo pensiero di Adrien sarà che quello scherzo del destino possa essere il contrappasso per una vecchia colpa mai espiata ...
RECENSIONE
Valentine Bovary torna con un romanzo che non appartiene ad un genere ben distinto ma che mescola più generi insieme: noir, introspezione psicologica, flashback e mistero che ci accompagna dall’inizio fino alla fine. L’unico narratore della storia è Adrien, un uomo arrogante e presuntuoso che non ha bisogno di pregare le donne per farle cadere ai suoi piedi perché è la sua bellezza, il suo essere controllato e il suo linguaggio licenzioso ad attirare le donne.
Lui ama il sesso e la sua amata moglie Juliette, una donna schietta, ribelle e diffidente che ho adorato sin dalla sua prima comparsa per i suoi modi impertinenti, per il suo tener testa ad Adrien, per il suo essere diretta e senza peli sulla lingua, ma soprattutto per il suo essere guardinga e insicura. Tutti abbiamo delle fragilità, tutti abbiamo un passato con cui fare i conti che cambia il nostro presente e la maggior parte di noi cerca di nasconderle, di relegarle in un angolo del nostro cuore per non mostrarle ed essere feriti dalle persone che tentano di riportarle a galla. Lei è un personaggio unico che si distingue da tutte le altre protagoniste che ho letto fino ad ora e che anche se non è lei a raccontare la storia viene presentata perfettamente dal punto di vista di Adrien attraverso le descrizioni e i lunghi dialoghi che alternano sarcasmo, ironia e amore incondizionato nella coppia. Fin dalla prima pagina ci troviamo catapultati all’interno della mente di Adrien, tra presente e passato, tra ricordi felici e altri tristi che hanno cambiato la sua vita, tra i suoi comportamenti artefatti e la sua superbia. È sicuramente un uomo che ha dei modi lontani dai nostri, diverso dai soliti personaggi che incontriamo di solito, che vive di supponenza, di modi pungenti e alquanto estenuanti, che ha una bassa stima delle donne e che le usa per trarne piacere. Ripercorriamo insieme a lui, mano nella mano, il suo passato, le esperienze che ha vissuto e che l’hanno cambiato, il primo incontro altamente spassoso tra risate e sfide tra Adrien e Juliette e il loro presente felice pieno di amore, passione e sfide a colpi di sguardi e parole. Adorerete il loro rapporto, la loro chimica che sembra fuoriuscire dalle pagine e arrivare sulla vostra pelle, il loro fondersi in un tutt'uno e il loro sentimento puro e totale d’amore che provano l’una per l’altra. È un romanzo abbastanza lento e molto intrigante con una prosa magistrale e forbita che ripercorre la vita di Adrien, dai suoi rapporti con la madre e il padre alle futili relazioni sessuali, fino ad arrivare al suo presente felice e molto movimentato con la sua amata Juliette. Non aspettatevi un romanzo pudico ma uno che esplora il sesso in tutte le sue sfumature e che nonostante il lessico lascivo sa come catturare l’attenzione e tenerci incollati. La Bovary è stata bravissima nell'immedesimarsi in un uomo e nel scrivere la storia solo dal punto di vista maschile, non mettendo nessun freno al suo linguaggio ma scrivendo la storia senza regole né limiti, con una forte componente psicologica, e scavando nell'indole di Adrien, nei suoi sentimenti, nel suo dolore e nel suo animo tormentato. Io lo vedo come una specie di diario in cui i pensieri del protagonista confluiscono per permettere al lettore di conoscere a trecentosessanta gradi la sua vita. Un romanzo pregevole che spero apprezzerete anche voi. Complimenti sinceri all'autrice per questo romanzo particolare che fuoriesce dai soliti schemi.
Lui ama il sesso e la sua amata moglie Juliette, una donna schietta, ribelle e diffidente che ho adorato sin dalla sua prima comparsa per i suoi modi impertinenti, per il suo tener testa ad Adrien, per il suo essere diretta e senza peli sulla lingua, ma soprattutto per il suo essere guardinga e insicura. Tutti abbiamo delle fragilità, tutti abbiamo un passato con cui fare i conti che cambia il nostro presente e la maggior parte di noi cerca di nasconderle, di relegarle in un angolo del nostro cuore per non mostrarle ed essere feriti dalle persone che tentano di riportarle a galla. Lei è un personaggio unico che si distingue da tutte le altre protagoniste che ho letto fino ad ora e che anche se non è lei a raccontare la storia viene presentata perfettamente dal punto di vista di Adrien attraverso le descrizioni e i lunghi dialoghi che alternano sarcasmo, ironia e amore incondizionato nella coppia. Fin dalla prima pagina ci troviamo catapultati all’interno della mente di Adrien, tra presente e passato, tra ricordi felici e altri tristi che hanno cambiato la sua vita, tra i suoi comportamenti artefatti e la sua superbia. È sicuramente un uomo che ha dei modi lontani dai nostri, diverso dai soliti personaggi che incontriamo di solito, che vive di supponenza, di modi pungenti e alquanto estenuanti, che ha una bassa stima delle donne e che le usa per trarne piacere. Ripercorriamo insieme a lui, mano nella mano, il suo passato, le esperienze che ha vissuto e che l’hanno cambiato, il primo incontro altamente spassoso tra risate e sfide tra Adrien e Juliette e il loro presente felice pieno di amore, passione e sfide a colpi di sguardi e parole. Adorerete il loro rapporto, la loro chimica che sembra fuoriuscire dalle pagine e arrivare sulla vostra pelle, il loro fondersi in un tutt'uno e il loro sentimento puro e totale d’amore che provano l’una per l’altra. È un romanzo abbastanza lento e molto intrigante con una prosa magistrale e forbita che ripercorre la vita di Adrien, dai suoi rapporti con la madre e il padre alle futili relazioni sessuali, fino ad arrivare al suo presente felice e molto movimentato con la sua amata Juliette. Non aspettatevi un romanzo pudico ma uno che esplora il sesso in tutte le sue sfumature e che nonostante il lessico lascivo sa come catturare l’attenzione e tenerci incollati. La Bovary è stata bravissima nell'immedesimarsi in un uomo e nel scrivere la storia solo dal punto di vista maschile, non mettendo nessun freno al suo linguaggio ma scrivendo la storia senza regole né limiti, con una forte componente psicologica, e scavando nell'indole di Adrien, nei suoi sentimenti, nel suo dolore e nel suo animo tormentato. Io lo vedo come una specie di diario in cui i pensieri del protagonista confluiscono per permettere al lettore di conoscere a trecentosessanta gradi la sua vita. Un romanzo pregevole che spero apprezzerete anche voi. Complimenti sinceri all'autrice per questo romanzo particolare che fuoriesce dai soliti schemi.
Raffaella
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