martedì 14 gennaio 2020

RECENSIONE "Fiore di sangue" di Crystal Smith

Buongiorno lettori, Raffaella ci parla di Fiore di sangue, il primo volume fantasy della trilogia Bloodleaf dell'autrice Crystal Smith uscito oggi con Mondadori. Una storia che si tinge di magia, sangue, intrighi di corte e pericoli. La principessa Aurelia sarà abbastanza coraggiosa da poter affrontare le difficoltà che incontrerà?


TITOLO: Fiore di sangue
TITOLO ORIGINALE: Bloodleaf
SERIE: #1 Bloodleaf
AUTORE: Crystal Smith
DATA D’USCITA: 14 Gennaio 2020
EDITORE: Mondadori
GENERE: fantasy / Young Adult
AMBIENTAZIONE: fantastica
FINALE: si cliffhanger
PROTAGONISTA: Aurelia, principessa che possiede dei poteri.






TRAMA

Quella di Aurelia di Renalt non è per niente una vita da principessa delle favole. Dotata di poteri straordinari, è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un'istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla. Il suo destino, inoltre, è di sposarsi con un ragazzo che non ha mai incontrato di persona, principe ereditario del Regno di Achlev, per assicurare una pace duratura tra quest'ultimo e il suo regno. Quando però il suo segreto viene svelato, Aurelia è costretta a scappare dal palazzo. Sola e alla deriva, giunge in un nuovo regno, dove insperatamente ha la possibilità di ricominciare da zero. Fingendosi una comune suddita, infatti, per la prima volta da quando è nata può affrontare la sua vita in totale libertà. Qui finalmente scopre la felicità che un'esistenza lontana dagli intrighi politici e dai compromessi può regalare. Qui può mettere a frutto l'oscura magia che le scorre nelle vene e che la lega a una misteriosa e potentissima pianta chiamata sanguefoglia. Ma i fantasmi del passato non la lasciano in pace a lungo. Infatti, nel momento in cui verrà a conoscenza di un piano nefasto del Tribunale che minaccia l'esistenza stessa del suo regno, dovrà scegliere tra la sua nuova vita e quella che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con la certezza che se non riuscirà ad agire prima che il Tribunale faccia la sua ultima mossa potrebbe perdere ben più della corona.

Fiore di sangue è un romanzo dalle tinte deliziosamente cupe, un fantasy nel quale si intrecciano sensualmente magia, amore e intrighi.


RECENSIONE

ATTENZIONE!! Questo libro è il primo volume di una trilogia. Se non volete rimanere con il finale in sospeso vi consiglio di attendere l'uscita dei due seguiti!
Fiore di sangue è il primo volume di una trilogia fantasy nonché la rivisitazione di una delle fiabe dei fratelli Grimm intitolata La guardiana delle oche. È stata davvero una scoperta per me leggere questa storia e conoscere la fiaba a cui si è ispirata e devo ammettere che l’autrice è riuscita allo stesso tempo a renderla fedele alla fiaba e ad aggiungere la sua fantasia contornando la storia di magia. Sicuramente è un romanzo che presenta personaggi stereotipati, molto simili ad altri che abbiamo letto precedentemente ma non per questo deve essere meno apprezzato degli altri. Ci troviamo in un tempo passato che può essere paragonato al nostro Medioevo. 
Protagonista di questa storia che si tinge di oscurità e pericoli è la principessa Aurelia, l’erede della corona del suo paese, che ha una personalità bizzarra a causa della sua capacità di usare e praticare la magia di nascosto, in particolare la magia del sangue, proibita da tempo nel suo regno e chiunque venga sorpreso a praticarla viene condannato dal Tribunale. Ci troviamo di fronte ad un’istituzione che può essere assimilata al Tribunale dell’Inquisizione che in un clima di terrore condanna le donne, a volte innocenti, – da sempre accusate di essere fedeli del demonio – perché viste come delle streghe. La vita di Aurelia però è in pericolo e le persone che le vogliono bene faranno il possibile per proteggerla dai pericoli, ma quando tutto fallisce si ritrova separata dalla sua famiglia, sola e con solo la magia che cela come protezione, in fuga dal suo regno e diretta verso il reame del suo promesso sposo. La sua è un’avventura piena di insidie e intrighi di corte, dove riscopre i poteri che possiede, sentendosi libera di praticare la magia, dove conosce se stessa e diventa forte e determinata, coraggiosa e sventata, un'eroina sempre pronta ad affrontare le difficoltà, apprende il valore del sacrificio e sperimenta l’amicizia e l’amore. Diversi sono i personaggi e le persone con cui viene a contatto, ricordiamo in particolare Zan, il ragazzo che rivela una fragilità nascosta e che le insegna a padroneggiare la magia, il protettivo Kellan che ha suscitato la mia curiosità dall'inizio e che sicuramente meritava una maggiore parte, lo stesso equivale per il saggio Simon che ha un ruolo fondamentale e che anch'esso avrebbe meritato più spazio, la tenera Kate che si rivela un’amica, il diabolico Toris e infine l’inquietante Aren. Se l’inizio è un po’ lento a decollare mentre l’autrice ci presenta il mondo, pian piano la storia comincia ad acquisire ritmo, grazie anche all'azione e ai pericoli, alle visioni e alla curiosità di scoprire sempre di più sulla temibile e potentissima pianta chiamata sanguefoglia. Aurelia è una protagonista che sicuramente non tutti apprezzeranno ma vi basti sapere che è un’adolescente che deve prendere decisioni rapide, che non si dimostra ingenua o ottusa e sicuramente alcune sue scelte portano a conseguenze negative; tutto ciò infatti, a mio parere, è una rappresentazione fedele e realistica di una ragazza della sua età. 
L’autrice è brillante nell'intrecciare i fili della trama suscitando interesse nel lettore anche dalla politica del regno di Achleva e il sistema magico, dall’azione e dalle visioni che nonostante sembrano complicate da capire il lettore riesce ad immaginarsele nella mente. Il mondo fantastico è reso più cupo, i colpi di scena sono sorprendenti e offrono al lettore suspense e mistero. Sono dell'idea che la storia avrebbe potuto avere un maggiore sviluppo di tutto, di ogni aspetto presente. Troviamo anche una parte romantica ed anch'essa ha bisogno di un maggiore sviluppo nei prossimi volumi. Concludo affermando che è un buon inizio e che l'idea di base è molto interessante. Verrete attirati in una ragnatela di tradimenti, segreti, omicidi e morti, con quel tocco inquietante che rende unico questo romanzo. Sono curiosa di scoprire cosa accadrà nei volumi successivi e spero che l'autrice tenga viva l'attenzione e non cada nel banale. 


Raffaella




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