giovedì 30 gennaio 2020

RECENSIONE "Il diritto di opporsi" di Bryan Stevenson

Buongiorno lettori, Raffaella ci parla de Il diritto di opporsi, il romanzo profondo e intenso di Bryan Stevenson uscito oggi con Fazi Editore. Questo è un romanzo autobiografico memorabile che esamina da vicino le incarcerazioni di massa e le pene estreme in America, in un periodo drammatico della storia che ha segnato in maniera indelebile la vita di milioni di americani di ogni razza, genere e età.


TITOLO: Il diritto di opporsi
TITOLO ORIGINALE: Just Mercy
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Bryan Stevenson
DATA D’USCITA: 30 Gennaio 2020
EDITORE: Fazi Editore
GENERE: narrativa contemporanea
AMBIENTAZIONE: America
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Bryan, avvocato che lotta per proteggere i diritti umani fondamentali.





TRAMA

Bryan Stevenson era un giovane avvocato da poco laureatosi a Harvard quando decise di trasferirsi a Montgomery, in Alabama, e fondare la Equal Justice Initiative, un'organizzazione senza scopo di lucro impegnata a porre fine all'incarcerazione di massa e alle pene estreme, a sfidare l'ingiustizia razziale ed economica e a proteggere i diritti umani fondamentali delle persone più deboli e vulnerabili. Al resoconto della sua formazione Stevenson intreccia le storie delle persone che ha difeso e che lo hanno condotto in un groviglio di cospirazioni, macchinazioni politiche, inganni legali e razzismo diffuso, modificando profondamente la sua concezione della giustizia. Tra i vari casi spicca quello di Walter McMillian, un afroamericano condannato a morte per l'omicidio di una ragazza bianca, nonostante innumerevoli prove dimostrassero la sua innocenza. "Il diritto di opporsi" è una testimonianza del coraggio, della perseveranza e dell'umanità necessarie a perseguire una giustizia più equa, ma anche una denuncia contro la pena di morte. Da questo libro è stato tratto il film con Michael B. Jordan, Jamie Foxx e Brie Larson.


RECENSIONE

Sono rari i libri che fanno emozionare e quando troviamo quel libro perfetto dobbiamo ricordarlo e custodirlo nel nostro cuore. Ci sono libri che ti entrano nel cuore e non se ne vanno più. Ci sono libri in grado di farti sentire ogni emozione, dalla prima fino all’ultima pagina, di riempirti il cuore fino a farlo scoppiare. Questo libro è una perla rara, uno di quelli speciali che non dimenticherai mai.
Il diritto di opporsi è un romanzo autobiografico memorabile che esamina da vicino le incarcerazioni di massa e le pene estreme in America, in un periodo drammatico della storia che ha segnato in maniera indelebile la vita di milioni di americani di ogni razza, genere e età. È un’opera profonda, intensa e profonda che parla di giustizia e ingiustizia, di equità e compassione; è un vero pugno nello stomaco che l’autore racconta con una semplicità e una sensibilità strabilianti, toccando con mano il cuore, entrando fin nelle profondità dell'anima. Bryan Stevenson è il narratore e il protagonista di questa storia; lui è un giovane avvocato di colore che si è fatto da solo, con un sogno nel cassetto che si è trasformato in realtà, lottando contro l’imposizione della pena di morte in America, contro il razzismo che si riflette nel sistema giudiziario e che ancora tuttora, a distanza di anni e anni, continua a persistere. Cosa ci rende migliori agli occhi delle legge? Cosa trovate di diverso oltre il colore della pelle? Bianco o nero, non ha importanza. Siamo tutti essere umani, che hanno il diritto di vivere, di essere liberi, di amare e lottare, di gioire e piangere, di avere compassione e misericordia, uguali davanti a Dio e davanti alla legge. Non è il colore della pelle che ci rende diversi, ma sono i pregiudizi che distruggono una società e che vedono il diverso in tutto quello che ci circonda. Il pregiudizio non abbatte muri, li alza. Il pregiudizio distrugge i sentimenti, soffoca le emozioni. Non sapete quando male facciano quelle parole piene di pregiudizi, dette per ferire, distruggere, annientare una persona per il solo gusto di vederla soffrire. Non siete migliori, né avete il diritto di sentirvi migliori se avete il coraggio di maltrattare una persona in base ai pregiudizi razziali. Fin dalla prima pagina sono stata rapita dalla scrittura di Stevenson, dalla sua passione per la legge, dalla sua lotta quotidiana di difendere i diritti fondamentali umani, dalla sua voglia di capire, approfondire e cercare la verità. Ci parla di se stesso e della sua vita, di quando era solo un giovane avvocato alle prime armi che si è posto l’obiettivo di abbattere la pena di morte in Alabama, perché lo stesso Stato non forniva difensori pubblici per i casi di appello. Bryan Stevenson in questa opera egregia passo dopo passo, prendendoci per mano ci accompagna a scoprire la verità, raccogliendo prove e scoprendo la follia e le macchinazioni politiche che hanno imprigionato Walter McMillian, un afroamericano accusato ingiustamente e condannato a morte per un omicidio che non ha commesso. Passo dopo passo il romanzo approfondisce tutti gli aspetti del sistema legale degli anni Sessanta, gli effetti della comunità quando qualcuno viene ingiustamente giudicato colpevole e lo fa con il suo caso più duro ovvero quello di Walter McMillian.
Scopriamo le condanne inflitte a McMillian attraverso prove sporche e false che lo hanno condannato e messo nel braccio della morte, senza un processo equo ed esonerato dall’avere un avvocato che lo potesse difendere. Bryan Stevenson è un uomo le cui azioni devono essere emulate da tanti nel sistema giudiziario. Non celebra allegramente le sue vittorie, ma c’è una rabbia silenziosa che le continue ingiustizie suscitano in lui, anche quando ha continuato a tentare di correggere il sistema dopo l’esonero di McMillian. Non affronta solo i temi del razzismo ma anche tutto ciò che gravita attorno al sistema giudiziario in generale, prendendo le parti dei più deboli e indifesi: bambini maltrattati, vittime di violenze sessuali, donne e uomini, senza distinzione di sesso e razza. Questo romanzo lo interpreto anche come un grido di aiuto da parte dell’avvocato ad intraprendere quotidianamente una lotta per abbattere le catene invisibili del razzismo, a lottare contro i pregiudizi di ogni tipo che incontriamo e vediamo ogni giorno. Non state in silenzio, non limitatevi solo a guardare, ma lottate, lottate per un mondo migliore, per un domani migliore, affinché tutti i sacrifici e le battaglie del passato valgano la pena di essere combattuti. Non dimenticatevi di andare a vedere al cinema il film ispirato a questo libro!


Raffaella








1 commento:

  1. Nel cast del film c'è Brie Larson, quindi lo andrò a vedere di sicuro: è una delle mie attrici preferite! *____*
    Per quanto riguarda il romanzo, l'argomento è importantissimo e, a giudicare dalla tua recensione, anche lo stile e la grinta dell'autore non sono da meno... Per cui prendo nota e aggiungo in lista! :)

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