venerdì 24 gennaio 2020

RECENSIONE "La campana in fondo al lago" di Lars Mytting




TITOLO: La campana in fondo al lago
TITOLO ORIGINALE: The Bell in the Lake
SERIE: #1 volume
AUTORE: Lars Mytting
DATA D’USCITA: 21 Gennaio 2020
EDITORE: DeA Planeta
GENERE: narrativa storica
AMBIENTAZIONE: Norvegia
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Astrid, donna determinata.



TRAMA


Norvegia, 1879. Nel piccolo villaggio di Butangen sorge una chiesa dalla bellezza austera e sublime. È un’antica stavkirke, interamente costruita in legno e intrisa di memoria, di leggende e di magia. È qui – tra i banchi spolverati di neve e un freddo capace di gelare il midollo – che un tempo si poteva ammirare l’ultimo arazzo tessuto dalle dita instancabili di Halfrid e Gunhild Hekne, gemelle siamesi unite “per la pelle” dalla vita in giù. Ed è sempre qui che le campane realizzate dal padre in loro onore rintoccano da sé, misteriosamente, ogni volta che una minaccia incombe sulla valle… Fino al giorno in cui il nuovo pastore decide di disfarsene nel nome del progresso e delle proprie ambizioni. Ma il reverendo non ha fatto i conti con Astrid Hekne, indomita discendente di Halfrid e Gunhild, disposta a tutto, anche all'inganno, pur di difendere le “sue” campane e sfuggire a un futuro che sembra già scritto. Mirabolante intreccio di storie, epoche e destini, La campana in fondo al lago è il nuovo, celebrato romanzo di uno degli scrittori scandinavi più amati e talentuosi. Un omaggio vibrante allo “stupore dei tempi andati” e al fascino di una terra aspra e bellissima.

RECENSIONE

ATTENZIONE! Questo è il primo volume di una trilogia. 

La campana in fondo al lago è stata una scoperta sin dalla prima pagina. Ambientata in Norvegia nel 1800, la vicenda si svolge in un piccolo paese chiamato Butangen situato vicino alle sponde di un lago, dove sin dalla prima pagina veniamo avvolti da un’atmosfera misteriosa che si annoda e si fonde con il gelido di quel posto e che mette radici in un passato che vede protagoniste due sorelle siamesi che morte a distanza di poco tempo l’una dall’altra, furono seppellite sotto la chiesa del paese e in loro ricordo furono costruite due campane unite chiamate le Campane Gemelle. Ci ritroviamo molti anni dopo a conoscere Astrid, discendente delle due gemelle, e donna forte, ambiziosa e irrequieta, che sogna un futuro felice rispetto a quello di tutte le altre donne di sposarsi, lavorare e avere figli e che è decisa a proteggere chi ama e le Campane Gemelle che sembrano avere vita propria che da sempre suonano misteriosamente ogni volta che un pericolo incombe sulla valle. Un nuovo pastore di nome Kai appare nel villaggio e sembra avere grandi ambizioni per la sua piccola città e soprattutto per la chiesa secolare, unite all’arrivo di un architetto di nome Gerhard che si reca per adempiere al piano del pastore di smantellare la chiesa per costruirne una nuova. Ma si troveranno di fronte alla determinazione di Astrid, disposta a tutto per proteggere l’eredità della sua stirpe familiare. La campana in fondo al lago racchiude la bellezza della letteratura scandinava: le realtà della vita e il realismo magico, personaggi femminili forti, la malinconia e i destini, e ampio spazio alla riflessione, il tutto contornato da un tocco soprannaturale che rende ancora più intrigante la storia. Molto reali sono le descrizioni del paese di Butangen, dal clima ostile e freddo negli inverni alla primavera, legato alla stagionalità ma che si sta rapidamente modernizzando, alla chiesa che affascina il lettore e tutti i personaggi che la osservano e che incarna miti antichi e splendidi ornamenti. Insomma, se siete amanti della narrativa storica vi consiglio assolutamente di leggere questo libro che sono sicura vi affascinerà.


Raffaella




1 commento:

  1. Affascinante. Si resta incollati al libro fin dalle prime pagine che narrano la leggenda delle due gemelle siamesi tessitrici e delle campane create in loro onore che sembra racchiudano l'anima delle due sorelle. Il traduttore è riuscito a rendere con un linguaggio ricco e mai banale i paesaggi, la vita e le sofferenze di una poverissima comunità rurale remota della Norvegia del 1800. Le vicende narrate sono quelle di una giovane donna semplice, curiosa, intelligente e molto concreta che affronta con coraggio una vita che la mette a dura prova. Non mancano i colpi di scena.

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