TITOLO: Da oggi voglio essere felice
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Valeria Benatti
DATA D’USCITA: 22 Gennaio 2020
EDITORE: Giunti
GENERE: narrativa contemporanea, libro di formazione
AMBIENTAZIONE: Milano
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Nino, bambino in affido; Gianna, madre di Nino.
TRAMA
Un romanzo struggente e delicato sul tema dei bambini in affido: un mondo così vicino a noi, di cui sappiamo così poco.
Quando Nino arriva in comunità ha lo sguardo smarrito di un bambino di cinque anni che non capisce perché quella mattina, all’asilo, sia stato prelevato da un gruppo di sconosciuti invece che dalla sua mamma. Quella mamma che arriva sempre tardi, è spesso nervosa e lo fa vivere in un’enorme casa occupata piena di gente strana come lei. Però è l’unica mamma che Nino abbia mai conosciuto e non può certo lasciarla sola: Gianna ha bisogno di lui. Ma a poco a poco, la vita serena in comunità insieme agli altri bambini, la dolcezza degli educatori e dei volontari, la sicurezza della routine gli fanno temere il momento in cui dovrà rivederla. Lo riconoscerà, adesso che è così pulito, ben vestito e pettinato? Sarà arrabbiata con lui per essere stata abbandonata? Comincerà a urlargli contro come al solito? Il senso di colpa e l’ansia crescono ancora quando Nino scopre che c’è una famiglia che vorrebbe accogliere proprio lui: una mamma, un papà, una sorellina e perfino un cane, che vivono in una bella casa e fanno le vacanze in camper. Davvero può fare questo a Gianna, lasciandola sola al suo destino?
RECENSIONE
Da oggi voglio essere felice è la storia intensa, profonda ed educativa che narra il difficile mondo dei bambini in affido.
Con il suo stile scorrevole e con le sue parole che toccano il cuore l'autrice riesce a calamitare l'attenzione del lettore e a non lasciarlo più, neanche quando si è arrivati alla fine e vorremmo leggere ancora e ancora di Nino e di tutti i bimbi della comunità. Il romanzo narra una realtà vera e cruda che, anche se sembra molto lontana dalla nostra quotidianità, è più vicina di ciò che sembra. Conosciamo Gianna, una donna e una madre che a causa di traumi dell'infanzia, di sensi di colpa mai rimarginati, di dolore e ferite che non si sono mai richiuse vive una vita che non è più sua. Passa da una casa all'altra, da un uomo sbagliato all'altro, senza prendersi cura della persona più bella che le sia mai capitata: suo figlio Nino, il bellissimo bambino dagli occhi azzurri malinconici, con quella sua forza interiore che travolge tutti, con quella sua dolcezza che mi ha commosso più volte. L'autrice è stata capace di prendere tutte le emozioni e le sfumature della personalità di Nino e di trasmetterle al lettore: dal terrore dell'abbandono all'angoscia che prova, dalla forza di vegliare sulla madre al lento fidarsi degli educatori, dal rifiuto iniziale fino alla stabilità delle relazioni di amicizia e ai dialoghi notturni, dalle sorprese fino all'accettazione della novità e dei cambiamenti. La storia di Gianna e Nino è la storia di molte donne e bambini, è la storia che appartiene un po' a tutti noi, di quelle madri che non riescono ad affrontare i demoni del passato, a prendersi cura dei loro bambini, donne che hanno bisogno di un sostegno morale e psicologico, di un supporto che le aiuti prima a superare il passato e poi a gestire il presente. Alla vita di Gianna e Nino si intrecciano quelle di tanti altri bambini in affido, - ognuno con la propria personalità, le proprie cicatrici, le proprie storie, molti traumatizzati, persi nei meandri del proprio passato, - delle assistenti sociali, delle educatrici che con pazienza, amore e dolcezza aiutano i bambini a venir fuori dal buio e finalmente ad aprire il cuore all'amore e alla felicità. Felicità che manca, che è stata strappata e negata loro. Quello di Valeria Benatti è un romanzo che affronta a trecentosessanta gradi il mondo degli affidi, facendoci vedere come vengono gestite queste situazioni difficili non solo dai bambini o dalle madri ma anche tutti colori che collaborano a mantenere salda questa comunità fatta di confronti, aiuti, confidenze e sostegno reciproco. Un rapporto madre-figlio affrontato a tutto tondo, in un quadro difficile e drammatico ma al tempo stesso che mira a proteggere, educare e a costruire una base per inseguire la felicità e la sicurezza che entrambi meritano. Questa è la storia della lotta di una madre per affrontare i demoni del passato e di un figlio alla conquista della felicità. Un romanzo toccante da leggere e rileggere.
Con il suo stile scorrevole e con le sue parole che toccano il cuore l'autrice riesce a calamitare l'attenzione del lettore e a non lasciarlo più, neanche quando si è arrivati alla fine e vorremmo leggere ancora e ancora di Nino e di tutti i bimbi della comunità. Il romanzo narra una realtà vera e cruda che, anche se sembra molto lontana dalla nostra quotidianità, è più vicina di ciò che sembra. Conosciamo Gianna, una donna e una madre che a causa di traumi dell'infanzia, di sensi di colpa mai rimarginati, di dolore e ferite che non si sono mai richiuse vive una vita che non è più sua. Passa da una casa all'altra, da un uomo sbagliato all'altro, senza prendersi cura della persona più bella che le sia mai capitata: suo figlio Nino, il bellissimo bambino dagli occhi azzurri malinconici, con quella sua forza interiore che travolge tutti, con quella sua dolcezza che mi ha commosso più volte. L'autrice è stata capace di prendere tutte le emozioni e le sfumature della personalità di Nino e di trasmetterle al lettore: dal terrore dell'abbandono all'angoscia che prova, dalla forza di vegliare sulla madre al lento fidarsi degli educatori, dal rifiuto iniziale fino alla stabilità delle relazioni di amicizia e ai dialoghi notturni, dalle sorprese fino all'accettazione della novità e dei cambiamenti. La storia di Gianna e Nino è la storia di molte donne e bambini, è la storia che appartiene un po' a tutti noi, di quelle madri che non riescono ad affrontare i demoni del passato, a prendersi cura dei loro bambini, donne che hanno bisogno di un sostegno morale e psicologico, di un supporto che le aiuti prima a superare il passato e poi a gestire il presente. Alla vita di Gianna e Nino si intrecciano quelle di tanti altri bambini in affido, - ognuno con la propria personalità, le proprie cicatrici, le proprie storie, molti traumatizzati, persi nei meandri del proprio passato, - delle assistenti sociali, delle educatrici che con pazienza, amore e dolcezza aiutano i bambini a venir fuori dal buio e finalmente ad aprire il cuore all'amore e alla felicità. Felicità che manca, che è stata strappata e negata loro. Quello di Valeria Benatti è un romanzo che affronta a trecentosessanta gradi il mondo degli affidi, facendoci vedere come vengono gestite queste situazioni difficili non solo dai bambini o dalle madri ma anche tutti colori che collaborano a mantenere salda questa comunità fatta di confronti, aiuti, confidenze e sostegno reciproco. Un rapporto madre-figlio affrontato a tutto tondo, in un quadro difficile e drammatico ma al tempo stesso che mira a proteggere, educare e a costruire una base per inseguire la felicità e la sicurezza che entrambi meritano. Questa è la storia della lotta di una madre per affrontare i demoni del passato e di un figlio alla conquista della felicità. Un romanzo toccante da leggere e rileggere.
Raffaella
Nessun commento:
Posta un commento