venerdì 24 aprile 2020

RECENSIONE "La nostra isola" di Manuela Chiarottino

Buon pomeriggio lettori, Manuela ci parla de La nostra isola, il romanzo storico mm di Manuela Chiarottino uscito tre giorni fa con Triskell Edizioni. Due uomini la cui unica colpa è amarsi in una società che non li accetta, due anime pure che chiedono solo di poter essere se stesse e di poter vivere alla luce del sole il loro amore e che per questo soffriranno e subiranno violenze e soprusi diventando l’emblema di una speranza che non può essere annientata. Venite a leggere la storia di Pinuzzo e Leo e scoprirete la bellezza di un amore vero.


TITOLO: La nostra isola
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Manuela Chiarottino
DATA DI PUBBLICAZIONE: 21 Aprile 2020
EDITORETriskell Edizioni
GENERE: storico mm
AMBIENTAZIONE: Sicilia - Isola di San Domino
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Pinuzzo, pescatore; Leonardo, figlio di un insegnante.





TRAMA

Giuseppe detto Pinuzzo e Leonardo sono di estrazione diversa; il primo è un pescatore, l'altro ha studiato ed è il figlio di un insegnante, ma hanno qualcosa in comune, qualcosa per cui saranno perseguitati. Nonostante il clima di paura e lo spettro della guerra, tra loro nasce un sentimento vero e forte, intriso di passione e dolcezza, che li porterà a essere arrestati e, in tempi diversi, trasferiti all'isola di San Domino, un luogo di condanna e infamia, eppure bellissimo, circondato dall’acqua cristallina del mare e invaso dai profumi del ginepro, del mirto e della pineta. Una prigione in cui si può essere soggetti a soprusi e nello stesso tempo dove esprimere la propria natura. Lì il loro amore prima nascosto potrà paradossalmente vivere alla luce del sole, ma le difficoltà sono tante e non è sempre facile sopravvivere. 

La storia, ambientata a Catania, si basa su un fatto storico: il confino inflitto agli omosessuali nell’isola di San Domino, negli anni antecedenti la Seconda guerra mondiale.

RECENSIONE 

Stavolta Manuela Chiarottino ci parla di un periodo buio della nostra storia quello del Fascismo, siamo infatti nel 1939 alle soglie del secondo conflitto mondiale e in piena affermazione del nazismo e delle teorie della razza, per parlarci di tematiche molto pesanti e ancora molto vere e attuali: come la paura e l’odio verso chi è diverso in nome di una normalità che però è soggettiva e che può portare anche a compiere atrocità.
In questo libro l’autrice, grazie a un buon lavoro di documentazione, narra la persecuzione degli omosessuali portata avanti da Mussolini in nome di un machismo che è la risposta italiana alla teoria della superiorità della razza ariana, ma che viene portata avanti in sordina quasi di nascosto provocando però violenze e soprusi non meno infami di quelle verso gli ebrei. Il libro racconta la storia d’amore tra due ragazzi Giuseppe detto Pinuzzo e Leonardo la cui unica colpa è quella di amare una persona dello stesso sesso in maniera totalizzante, due anime pure che non hanno mai fatto male a nessuno e che chiedono solo di poter essere se stessi senza pregiudizi e che invece sono costretti a vivere nascosti al mondo e agli occhi di un regime che è sempre più violento e oppressivo, che in nome di un’ideologia malata ha promulgato le leggi razziali e effettua soprusi e purghe. Il loro amore vive di attimi rubati, sempre in bilico tra la gioia di ritrovarsi e abbracciarsi e il pericolo di essere scoperti, eppure entrambi oppongono a questo la dignità e la maturità di affrontare con coscienza il biasimo e le imposizioni di una società meschina. Sono due anime diverse: Pinuzzo è moro di carnagione e di occhi ma ha un carattere solare, prudente e pragmatico, Leonardo è di carnagione chiara ed è biondo con gli occhi azzurri, ma ha un carattere più taciturno, schivo e riservato e al tempo stesso tumultuoso come il mare tempestoso che rischia di farlo finire nei guai. Sarà lui quello che soffrirà di più in questa situazione perché non vuole piegarsi a un’ideologia sbagliata, ma troverà la forza in Pinuzzo e Pinuzzo sopporterà tutto in silenzio pur di proteggere il suo amato Leo. Saranno arrestati, imprigionati, picchiati e umiliati e vivranno un inferno che inciderà profondamente il loro animo e infine saranno confinati sull’isola di San Domino che paradossalmente diventerà il loro paradiso.
Infatti pur tra mille difficoltà, privazioni, violenze potranno vivere alla luce del sole il loro amore e da questo trarranno la forza per andare avanti in quanto il peso più grosso da sopportare, oltre le violenze e i soprusi, è la vergogna verso la società e la famiglia. Ci troviamo quindi di fronte a una storia dolce – amara e al tempo stesso struggente, che però ci parla di un amore puro e di una speranza che non può essere spezzata e annientata. È un libro forte e intenso che porta alla luce un tragico fatto del nostro passato e lo fa in maniera pacata e gentile, ma al tempo stesso talmente veritiero che la storia di Pinuzzo e Leo diventa vivida e reale come se non fossero personaggi d’invenzione. L’unica pecca di questo libro è la sua brevità e il fatto che si arriva molto velocemente al finale quando si sarebbe voluto invece conoscere qualcosa di più di quello che succede ai due protagonisti, anche se il tutto è giustificato dal fatto che ci troviamo di fronte più a un racconto lungo che non a un romanzo. Nonostante questo è un libro che consiglio di leggere sia per conoscere una pagina purtroppo brutta della nostra storia che non si deve dimenticare, sia perché l’amore di Pinuzzo e Leo è esemplare e trascende qualsiasi connotazione di genere.


Manuela






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