martedì 21 aprile 2020

RECENSIONE "Remember Tiffany" di Francesca Baldacci

Buongiorno lettori, Raffaella ci parla di Remember Tiffany, il nuovo romanzo di Francesca Baldacci uscito lo scorso mese con la collana Literary romance di Pubme. Una storia spensierata e frizzante che ci permette di fare un tuffo nei mitici anni Sessanta, tra juke-box, musica pop e rock con gli intramontabili artisti che ancora oggi amiamo, il lancio delle minigonne e il famoso film Colazione da Tiffany con protagonista Audrey Hepburn, in un tempo lontano che ancora oggi ci affascina e ci attrae.



TITOLO: Remember Tiffany
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Francesca Baldacci
DATA DI PUBBLICAZIONE: 25 Marzo 2020
EDITORE: Pubme (collana Literary romance)
GENERE: narrativa contemporanea
AMBIENTAZIONE: Italia
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTIAngy, nipote di Camilla e Gisella; Camilla e Gisella, zie di Angy.




TRAMA

Sta per tornare l’estate, Angy si trova con le zie, Camilla e Gisella, per una nuova stagione all’hotel Tiffany, di cui le due sono titolari. Angy è curiosa circa il loro passato di albergatrici e di quando erano ragazze, negli anni Sessanta, e i genitori erano proprietari di una pensioncina a San Benedetto del Tronto chiamata Sole & Mare. Oltre a lavorare, le sorelle, si divertivano: la spiaggia pullulava di bei ragazzi! I tempi, certo, erano diversi. Gisella rievoca quel periodo, e in particolare l’estate del 1962: ha diciotto anni, sua sorella Camilla sedici. Gisella è la più gettonata fra le due, però molto diffidente in amore per via di Lele, con cui l’anno prima aveva trascorso un’estate fantastica. Ma Gisella ha anche un carattere tosto ed è più in forma che mai e quando Lele ritorna, con l’aria di voler ricominciare, lei non ci sta. L’estate promette grandi cose: le due sorelle aiutano i genitori in hotel, poi escono, si divertono, vanno al cinema, alle feste danzanti, partecipano ai concerti di Peppino Di Capri, di Mina. Intanto anche Camilla fa le sue conquiste: ama Rodolfo che lavora in un bar molto in voga in quel periodo, il “Blue River”. Tornate ai giorni nostri, le zie raccontano ad Angy il resto della storia. Intanto, la stagione nuova dell’hotel Tiffany sta per cominciare…

RECENSIONE

Francesca Baldacci torna con un nuovo romanzo che ci permette di fare un tuffo nei mitici anni Sessanta, tra juke-box, musica pop e rock con gli intramontabili artisti che ancora oggi amiamo, il lancio delle minigonne e il famoso film Colazione da Tiffany con protagonista Audrey Hepburn, in un tempo lontano che ancora oggi ci affascina e ci attrae.
Protagonista della storia è Angy, una ragazza che iniziata la stagione estiva si reca all'hotel Tiffany, situato sulla costa adriatica, gestito dalle zie, Gisella e Camilla, due personaggi che nei precedenti libri Vacanze da Tiffany e Ritorno da Tiffany ci avevano affascinato e deliziato con la loro simpatia. Attraverso gli occhi di Gisella e Camilla ritorniamo indietro nel tempo e ripercorriamo gli anni migliori della loro adolescenza, quando si dividevano tra la gestione dell’albergo con i loro genitori e le uscite con i loro amici quando si divertivano a ballare il twist, a fare i bagni a mezzanotte, trasgredendo alle regole ma assaporando la libertà e l’indipendenza. Insieme a loro vediamo il mondo degli anni Sessanta, tra i concerti di Mina e Peppino di Capri con le loro canzoni intramontabili e le passeggiate al mare, tra le prime cotte e le prime delusioni.
Gisella è la più spavalda, fiera e ridanciana; Camilla invece è timida e riservata, dolce e gentile e infine c’è la più piccola, Roberta, madre di Angy, che è un mix delle due sorelle più grandi. Sono presenti anche le figure maschili di Rodolfo, Duccio e Lele, perfettamente caratterizzati, come anche quelle del padre un po’ scostante ma buono nell'animo e della madre che intuisce tutto. La prosa è scorrevole e coinvolgente, frizzante e ironica, senza mai essere noiosa, con dialoghi brevi e divertenti, una buona caratterizzazione dei personaggi principali e secondari e ottime descrizioni che ci permettono di ambientarci nella storia e immergerci in quei tempi, anche per come me non li ha vissuti. Una storia tutta al femminile dove la figura della donna viene posta in rilievo, - senza sacrificare i personaggi maschili che hanno comunque la loro parte nella storia -, e dove la famiglia, l’indipendenza e il rapporto tra sorelle hanno un ruolo fondamentale nella vita. Una lettura leggera e spensierata, che sa regalare sorrisi e alleggerire questo periodo un po’ cupo.


Raffaella





1 commento: