lunedì 25 maggio 2020

RECENSIONE "Le Black Holes" di Borja Gonzalez





TITOLO: Le Black Holes
TITOLO ORIGINALE: The Black Holes
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Borja Gonzalez 
DATA D’USCITA: 19 Maggio 2020
EDITORE: Mondadori
GENERE: graphic novel fantasy
FINALE: chiuso
PROTAGONISTITeresa, ragazza debuttante del 1800; Laura, ragazza del presente che vuole mettere su una band rock.




TRAMA



Gloria, Laura e Cristina vogliono mettere su una band punk chiamata "The Black Holes". Hanno tutto ciò che serve: talento, presenza, istinto. Solo il loro background musicale è un po' debole. Ma non è questo il loro principale problema: non appena iniziano a provare, infatti, un'aura di inquietudine pervade la loro vita quotidiana. Ricorda dei fatti avvenuti 160 anni prima che continuano a perseguitare una di loro.

RECENSIONE



Le Black Holes è una graphic novel singolare e spettrale tutta al femminile, ovvero un libro a fumetti che permette al lettore di immergersi in un romanzo non solo attraverso dialoghi ma soprattutto attraverso i bellissimi disegni che danno forma al romanzo stesso. Dobbiamo sfatare il mito che le graphic novel sono libri per bambini, perché in realtà non è così. Sono libri adatti a tutte le età che ci permettono di immergerci totalmente in un libro, ancora di più di un romanzo normale di solo testo, e che ci trasmettono importanti insegnamenti che molte volte diamo per scontato. La storia si svolge in due epoche diverse che si intrecciano solo nel finale e che lasciano il lettore con congetture e domande senza risposta: la prima ambientata nel 1856 che segue Teresa, una ragazza debuttante che vuole fuggire dalle regole impostale dalla famiglia, appassionata di poesie dell’orrore e di macabro e di tutto ciò che riguarda i vampiri e le cripte, che incontra nel bosco uno scheletro dall'aria triste; la seconda ambientata nel 2016 e che vede protagoniste Gloria, Cristina e Laura, tre ragazze determinate a mettere su una band rock, nonostante i loro testi siano indecifrabili. Questi due mondi agli occhi del lettore appaiono così distanti ma c’è qualcosa che li unisce: ciò che le protagoniste sono e ciò che vorrebbero. Da una parte troviamo una Teresa che deve adattarsi ai dettami del suo tempo, che deve in qualche modo soffocare i suoi sogni e i suoi desideri, separarsi dalle sue passioni, rinunciare a quello che lei vuole per se stessa per far spazio alla fanciulla che tutti pretendono che lei sia; dall'altra invece, troviamo una Laura che non si sente adeguata, che ha timore di scrivere strofe prevedibili e non all'altezza, che ha timore di farsi vedere agli occhi degli altri per quella che è davvero, senza maschere. Insomma, due protagoniste femminili che si sentono diverse e hanno paura di mostrare se stesse agli altri. Ciò che contraddistingue le due epoche sono proprio i colori e le sfumature utilizzati dall'autore per delineare ambientazione e personaggi: se il passato presenta toni più vivaci e brillanti; il presente invece è tratteggiato da colori più scuri. Lo scheletro e le farfalle, come anche il significato della storia e ciò che i personaggi vogliono trasmetterci e insegnarci, hanno un significato assolutamente soggettivo che varia da lettore a lettore. In conclusione vi consiglio di immergervi in questa graphic novel breve e leggera, che parla al lettore attraverso i colori e i personaggi e che vuole trasmettere importanti insegnamenti che non dobbiamo mai dare per scontato. Una storia incentrata sulla paura del giudizio, sulla voglia di nascondersi dal mondo e sulla difficoltà di accettarsi per quelli che siamo, impreziosita da abili pennellate di colori che la rendono una piccola perla preziosa.


Raffaella





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