venerdì 15 maggio 2020

RECENSIONE "Mastro Heidn. L'orologiaio 2" di Antonio Agostino, Rosario Dato



TITOLO: Mastro Heidn. L'orologiaio 2
SERIE: #2 L'orologiaio
AUTORI: Antonio Agostino, Rosario Dato
DATA D’USCITA: 20 Marzo 2020
EDITORE: Kimerik
GENERE: steampunk, fantasy
AMBIENTAZIONE: fantastica
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Heidn, gnomo orologiaio; Steine, socio di Heidn.



TRAMA

Lo gnomo costruttore Heidn l'Orologiaio e il mago Paracelvius sono i Soci Meravigliosi. Insieme alla loro guardia del corpo, la bella e formidabile Eunicla, viaggiano a bordo di un carrozzone magico fra i mercati della Repubblica. Nessuno sospetta che dietro la loro pittoresca facciata di stagnini ambulanti si muovano tre figure leggendarie della storia dei regni, tornate in azione per fermare una guerra che potrebbe portare alla fine del mondo. Le loro indagini li portano in un villaggio abbandonato di montagna dove, secondo le premonizioni del Mago meraviglioso, si nasconde una base militare segreta in cui i maghi-scienziati di Alunda stanno costruendo una colossale macchina da guerra per i loro re. A quanto pare qualcosa di vero c'è, perché, poco dopo il loro arrivo, vengono scoperti da una pattuglia dell'aeronautica alundese e Mastro Heidn è arrestato e deportato a bordo della Cavalletta dell'apocalisse per essere interrogato nel cuore del regno. È solo l'inizio di un carosello di intrighi che trascinerà i nostri eroi alla corte di re stregoni e sulle ali di macchine volanti, sui libri neri della corporazione dei ladri e all'attenzione di una società ancora più occulta, incontrando vecchi nemici e nuovi alleati nella lotta per svelare i misteri di Valtolina e conquistare la verità.

RECENSIONE

Mastro Heidn. L’orologiaio 2 è il secondo volume che si apre nel punto in cui si è concluso il precedente libro. Incontriamo gli stessi protagonisti del precedente volume, Mastro Heidn, Johann Steine ed Enicla, tutti perfettamente caratterizzati soprattutto a livello psicologico, con l’aggiunta di altri personaggi secondari che subentrano nella storia. Come ho detto nella recensione del primo volume, il punto forte della storia oltre alla caratterizzazione dei personaggi è il mondo creato, che spazia tra realtà e illusione, tra suspense e adrenalina, tra ingranaggi, scienza e magia, in un vortice che avvolge il lettore e non lo lascia più andare. Ho sempre apprezzato il mondo tecnologico con le sue invenzioni e stravaganze e vederlo all’interno di un libro soprattutto ben scritto e congegnato è davvero interessante. La novità di questo libro che mi ha fatto apprezzare ancora di più la dilogia è rappresentata dalle bellissime illustrazioni che accompagnano ogni capitolo iniziale. Una piccola chicca che arricchisce il libro e lo eleva agli occhi del lettore. A rendere ancora più affascinante la storia sono le ambientazioni cupe e fumose, misteriose e avventurose, passando dalla stravaganza all'incredibile. La prosa è abbastanza scorrevole, salvo alcuni punti in cui si avverte una maggiore dispersione narrativa a causa dei troppi dettagli e di termini tecnici complessi che rendono meno incalzante la lettura. Lo stile forbito, curato e magistrale è abbastanza ampolloso e rende ancora più complessa una storia che di per sé è già abbastanza intricata. Ma nonostante ciò la storia incuriosisce e ammetto che mi sono trovata di fronte ad una della serie più originali e innovative del panorama steampunk italiano. Magia e scienza, ingranaggi e misteri, tradimenti e sparizioni, sono gli ingredienti di questa dilogia intrigante e avventurosa.


Raffaella





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