mercoledì 3 giugno 2020

BLOG TOUR "Il richiamo del sangue" di Gianmario Mattei


Buongiorno lettori, in occasione del blog tour dedicato al romanzo gotico/horror Il richiamo del sangue di Gianmario Mattei edito dalla collana Segreti in giallo di Pubme vi presentiamo la tappa dell'incontro di Van Helsing con Vlad Tepes, il futuro Dracula.
DATA DI PUBBLICAZIONE: 28 Maggio 2020

TITOLO: Il richiamo del sangue

SERIE: #1 Van Helsing
AUTORE: Gianmario Mattei

GENERE: gotico - horror
EDITORE: Pubme (Segreti in giallo)

TRAMA

Amsterdam, 1438. Boudjiewin Van Helsing è sbarcato dalla Santa Trinidad. Un'atmosfera inquietante lo accoglie appena ritornato in patria per presenziare al fidanzamento della sorella Sonja con un ricco principe russo. La gioia del ricongiungimento familiare dura poco. Un oscuro presagio luttuoso incombe. Il Fato avverso ha gli occhi demoniaci di una creatura dalle orrende sembianze e il gusto amaro della morte che travolge i Van Helsing mutando per sempre le loro sorti. Il dolore folle muta in vendetta, così Boudjiewin intraprende un pericoloso viaggio che lo condurrà fino al cospetto di un giovane Vlad.
Minacce mortali, menzogne, terribili rivelazioni e colpi di scena in successione fino all'epilogo.
Ma è solo l'inizio.
Il richiamo del sangue è il primo romanzo della saga dedicata ai Van Helsing.



BLOG TOUR

L’incontro con Vlad Tepes, il futuro Dracula

Sarebbe stato impensabile scrivere un romanzo sui Van Helsing senza parlare dei principi Draculesti. Più che una necessità per me è stato un obbligo.
Ma come creare un legame tra le due parti?
Una connessione che doveva trovare radice in un contesto temporale ben preciso, che ha mi spinto a plasmare la trama in maniera tale che il tutto avvenisse nel periodo storico più significativo per entrambi i personaggi.
Far collimare eventi e appositamente creati per il romanzo con quelli reali, però, è stato tutt’altro che facile. Se per i Van Helsing il contesto storico ha fatto solo da sfondo a personaggi creati in maniera fantasiosa ma consona al periodo, per i Draculesti è stato tutto molto più complicato. Purtroppo non esistono di documenti storici contemporanei a Vlad II Dracul, poche menzioni nei documenti ungheresi e polacchi contemporanei e pochissime nei memoriali posteriori, né scritti riguardanti i suoi figli. Della loro infanzia vissuta in Valacchia si sa pochissimo e nulla durante il periodo che hanno vissuti da ostaggi alla corte del sultano ottomano Murad II (escluse alcune dicerie sulla sessualità del fratellastro più giovane di Vlad, Radu).
Fondamentale e illuminante è stata la ricostruzione monografica dell’Impalatore a cura del professor Matei Cazacu, un’opera grazie dalla quale ho potuto ricavare un quadro generale dell’epoca in cui sono cresciuti i figli di Dracul e ricostruire approssimativamente la mentalità di un ragazzo dell’epoca.
Com’era il famoso Vlad Tepes da bambino?
È una domanda che mi ha assillato durante tutta la composizione del romanzo e a cui nessuno potrà dare mai una risposta del tutto veritiera. Tra tutte le probabilità, ho scelto quella che vedeva Vlad Tepes come di un bambino taciturno, attento al dettaglio, possessore di una grande forza di volontà, abituato a continui spostamenti al seguito del padre e presto conscio, forse troppo presto, di quanto potessero essere minacciosi e ingannevoli gli uomini. Amante dei cavalli veloci, istruito in giovane età alla guerra e alla politica. Solo un ragazzo di questo tipo sarebbe potuto sopravvivere all’addestramento che patì sotto gli ottomani e che lo trasformò in una temutissima e micidiale macchina da guerra.
Al momento non preferisco aggiungere altro sul suo conto, in quanto è mia intenzione narrare ancora di Vlad Tepes e del giovane Radu. Siamo solo agli inizi.

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